L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nella riunione di Consiglio del 20 dicembre 2023, a maggioranza, con il voto contrario della commissaria Elisa Giomi, non ha approvato la proposta di Impegni notificata da TIM ai sensi degli articoli 87 e 90 del Codice delle comunicazioni elettroniche (articoli 76 e 79 del Codice europeo delle comunicazioni elettroniche) relativa al coinvestimento per la realizzazione di nuove reti ad altissima capacità – VHCN (delibera n. 339/23/CONS).
Il procedimento era iniziato su richiesta di TIM nel mese di gennaio 2021 e si era dipanato attraverso una serie di interlocuzioni formali con la società.
Da ultimo, il 9 febbraio 2023, l’Autorità aveva comunicato a TIM le conclusioni preliminari, rappresentando in particolare l’impossibilità di poter considerare il meccanismo di inflazione proposto pienamente compatibile con le previsioni dell’articolo 87 in quanto, per come strutturato, non garantiva ai coinvestitori una concorrenza efficace e sostenibile nel lungo termine. È stata pertanto evidenziata la necessità di integrare l’Offerta, attraverso specifiche richieste di modifica, al fine di garantirne la piena conformità alle disposizioni del Codice delle comunicazioni elettroniche.
TIM non ha provveduto a trasmettere la nuova ed aggiornata versione dell’offerta di coinvestimento come richiesto da AGCOM. L’Autorità, pertanto, in ragione del tempo trascorso, il 6 dicembre 2023 ha invitato la società a inviare una nuova versione dell’offerta che tenesse conto di quanto indicato nelle valutazioni preliminari, precisando che il mancato riscontro sarebbe stato considerato come definitiva volontà di TIM di non volere portare avanti il procedimento.
In risposta a tale invito, il 15 dicembre 2023, TIM ha formalmente comunicato l’impossibilità di accogliere le richieste formulate dall’Autorità, evidenziando inoltre che avrebbe provveduto a rimuovere l’offerta di coinvestimento dai siti wholesale di TIM e FiberCop per assicurare a tutto il mercato la doverosa trasparenza.
Alla luce di quanto da ultimo rappresentato da TIM, restando confermate le valutazioni operate nelle conclusioni preliminari del 9 febbraio 2023, l’offerta di coinvestimento di TIM (nella sua versione contenente la previsione di un meccanismo di indicizzazione dei prezzi) ed i relativi Impegni non sono stati approvati, in quanto non soddisfano le condizioni indicate al comma 2 dell’articolo 87 del Codice.
Il trattamento normativo concernente i servizi di accesso passivo alla rete secondaria di FiberCop sarà pertanto esaminato dall’Autorità nel contesto dell’analisi coordinata dei mercati dell’accesso, in corso di finalizzazione, che definirà il quadro di regole dirette a disciplinare l’accesso alle reti fisse di TIM/FiberCop per i prossimi cinque anni, tra cui anche quelle relative al servizio di accesso alla rete secondaria (semi-GPON). Nelle more della conclusione della nuova analisi di mercato, TIM è tenuta comunque a concedere l’accesso alla propria rete a condizioni non discriminatorie ai sensi della regolamentazione vigente.
Roma, 22 dicembre 2023