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CONSIGLIO PAT * SEDUTA STRAORDINARIA: « ASSESTAMENTO, 2 MILIONI PER LE FAMIGLIE COLPITE DA CRISI / BILANCIO PREVISIONE, 20 FAVOREVOLI E 10 ASTENSIONI »

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14.34 - martedì 11 luglio 2023

Documenti finanziari del Consiglio: l’aula approva. Aggiornata ad altra data la relazione del difensore civico.  Il Consiglio provinciale ha approvato nella seduta di questa mattina, convocata in via straordinaria, la proposta di assestamento del bilancio di previsione 2023-2025 e il bilancio di previsione del Consiglio per gli esercizi finanziari 2024-2026. Infine, non c’è stato il tempo per esaminare la relazione sull’attività svolta dal difensore civico della Provincia nell’anno 2022, inserita come terzo punto all’ordine del giorno: in una capogruppo volante, convocata a seduta conclusa, si è deciso che l’argomento sarà inserito come punto aggiuntivo alla convocazione già ipotizzata il 6 settembre, per discutere i disegni di legge sui giovani.

Assestamento: 2 milioni di euro a sostegno delle famiglie più colpite dalla crisi
La proposta di assestamento del bilancio del Consiglio provinciale per l’esercizio finanziario 2022, illustrata dal Presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder e approvata con 10 astensioni, si concretizza nella destinazione dell’avanzo di amministrazione derivante dalla gestione dell’esercizio precedente. Tale avanzo è stato accertato nell’ammontare di euro 3.051.572,34, di cui euro 236.781,84 costituiscono una quota vincolata derivante dalle economie di stanziamento dei capitoli riservati al Co.re.com.

Con l’assestamento del bilancio, il contributo annuale dell’Agcom non utilizzato entro la fine dell’esercizio finanziario deve essere destinato sui capitoli di spesa relativi alle funzioni delegate al Comitato. L’avanzo libero, ossia quello che rientra nella piena disponibilità del Consiglio provinciale, ammonta ad euro 2.814.790,50 e rappresenta contabilmente una maggiore entrata. Una quota dell’avanzo libero, precisamente euro 814.790,50 viene destinata ad incrementare gli stanziamenti della spesa che necessitano di un adeguamento in ragione dei fabbisogni rilevati dalle competenti strutture consiliari. La differenza pari ad euro 2.000.000,00, rappresenta la quota di avanzo libero non utilizzata che consente di ridurre la richiesta del trasferimento dal bilancio provinciale, che passa da una previsione iniziale di euro 11.251.000,00 ad una previsione definitiva di euro 9.251.000,00. L’Ufficio di presidenza fornirà indicazioni alla Giunta provinciale di destinare la somma a sostegno delle famiglie maggiormente esposte alla crisi economico-sociale e di quella parte della cittadinanza che risente particolarmente della situazione di crisi, rimpinguando le risorse messe a disposizione per l’assegno unico, il bonus alimentare e altri strumenti simili. Con quest’ultima somma, l’ammontare complessivamente restituito alla Giunta provinciale nel corso della corrente legislatura ammonta ad euro 12.765.000,00.

Le criticità per Marini: accesso agli atti, smart working, coordinamento tra i garanti, ma sopratutto una deriva democratica
Alex Marini (Misto-5 Stelle) ha esordito ringraziando il presidente Kaswalder per l’apprezzabile organizzazione del Dreier Landtag che si è tenuto lo scorso giugno a Riva del Garda. Ha poi richiamato la copiosa attività svolta nel corso della legislatura e alcuni atti in particolare. Nello specifico, alcuni temi: la trasparenza e la questione dell’accesso agli atti. Un ordine del giorno mai attuato, su quest’ultimo punto, che limita sostanzialmente il lavoro del consigliere e impedisce l’esercizio compiuto dell’attività politica. Ai consiglieri va garantito uno strumento per accedere in maniera trasparente alla documentazione, un aspetto che è vitale per esercitare la funzione di legislatore e potersi esprimere con cognizione di causa sui provvedimenti e con consapevolezza rispetto all’impatto e alla portata normativa e finanziaria delle proposte in discussione.

Altro tema quello dello smart working, al fine del risparmio energetico: se talvolta la presenza è necessaria, spesso si risparmierebbero risorse facendo lavorare i dipendenti da casa, senza incidere rispetto alla produttività e qualità del lavoro. La digitalizzazione è un altro argomento: dobbiamo intervenire con misure di sistema per rendere l’attività più rapida e accessibile e in questo contesto c’è ancora parecchio da fare. Sul tema “garanti” il Consiglio ha ancora un margine di miglioramento per favorire il coordinamento, organizzando eventi in maniera congiunta, individuando meccanismi di interazione, affrontando temi in forma congiunta e dando così contributi significativi e lanciando un monito all’attività dei consiglieri. Infine, la questione dell’attività politica inevasa: a fronte di 4689 interrogazioni a risposta scritta presentate, quelle in attesa di risposta sono 1215, ovvero il 25,9%, un interrogazione su 4: un fenomeno inaccettabile che diventa ancora più critico se si considerano gli atti di indirizzo inattuati: su 643 ordini del giorno 556 non sono stati tradotti, vanificando un’attività fondamentale del consigliere. Stesso discorso vale anche per le risoluzioni e le mozioni. Occorre trovare un meccanismo (anche sanzionatorio) per risolvere questa questione che mette in evidenza una deriva democratica: è una sciagura che gli interventi e le sollecitazioni dei consiglieri non trovino risposta e soluzione.

Rossi: bilancio critico della guida d’aula
Ugo Rossi (Misto) ha colto l’occasione per proporre un piccolo bilancio dello svolgimento del mandato a guida dell’aula del Presidente Kaswalder. Ha ricordato come avvenne l’elezione, nel momento delicato seguito alla tempesta Vaia e con l’impegno di assoluta garanzia di equilibrio e di autonomia da parte del candidato. Un impegno che si pensava Kaswalder potesse assolvere, anche in virtù dell’intenso trascorso autonomista, mentre nella sua presidenza, ha detto rivolto a Kaswalder, non ricordo un solo atto di presa di distanza dalla maggioranza: non è stato un bel segnale. Ma lei ha toccato l’apice e il punto più criticabile, ha aggiunto, nel maggio del 2020 nel pieno della crisi finanziaria seguita alla pandemia, quando dall’alto del suo ruolo di presidente del Consiglio condannò a mezzo stampa il patto di garanzia definendolo pericoloso, mettendo così a repentaglio il bene stesso della nostra autonomia. Parliamo di un patto sulla base del quale è stato possibile ottenere dallo Stato la neutralità fiscale che ha garantito alla Provincia di disporre di tante risorse: non posso pensare che la massima istituzione della Provincia abbia potuto denigrare e citare come dannoso un patto che all’epoca della sua introduzione lodò ed approvò. Infine l’auspicio: che qualsiasi sia la persona che siederà al suo posto nella prossima legislatura, ci sia l’impegno di migliorare la tenuta del quadro istituzionale, che passa anche da decisioni inoppugnabili e di rottura nei confronti della maggioranza, come sul tema dell’ammissibilità giuridica di proposte e norme all’interno delle leggi di bilancio e di assestamento: su questo in questa legislatura abbiamo visto un grave decadimento. Il riferimento ultimo è una norma inserita nell’assestamento di bilancio in discussione (l’articolo 51 sul tema orso), rispetto alla quale il dovere sarebbe quello di assicurare rigore e rispetto delle regole.

Savoi: a Kaswalder un attacco reiterato inaccettabile – Nulla quaestio sui numeri dell’assestamento in discussione, ha esordito Alessandro Savoi (Lega), che è intervenuto stuzzicato dal collega Rossi per riscattare la gestione del Presidente Kaswalder. Ha ricordato che è la maggioranza ad indicare il Presidente del Consiglio mentre alle minoranze spetta la nomina del vicepresidente, ruolo rimasto vacante da oltre tre anni. Ha ricordato che fin da subito Kaswalder fu osteggiato dalle Minoranze al punto da chiederne le dimissioni, mentre lui si è sempre ampiamente confrontato e ha mostrato apertura verso tutti. Quanto all’articolo 51 Kaswalder ha chiesto alla Giunta elementi esplicativi, dai quali è emersa con chiarezza l’ammissibilità del tema. Tutti hanno dei difetti, ma l’attacco reiterato lungo tutta la legislatura alla figura del Presidente Kaswalder è inaccettabile. Da autonomista, ha aggiunto, mi vergogno nel vedere le norme approvate da quest’aula impugnate dalla canaglia romana: questa è la vera sciagura per la nostra autonomia, così come è avvilente che ci sia qualcuno che fa il tifo affinché questo avvenga.

Paccher: elogio di Kaswalder alla guida dell’aula in anni difficili – Roberto Paccher (Lega) ha fatto eco al collega definendo l’intervento di Rossi “il canto del cigno”. Ha ringraziato Kaswalder per i cinque anni di guida dell’aula, anni caratterizzati da continua delegittimazione del Presidente da parte del centrosinistra, nei quali Kaswalder ha svolto il suo ruolo di garante, a volte anche troppo super partes, a suo avviso. Lei ha operato in difficoltà anche per l’assenza del vicepresidente, ha aggiunto rivolto a Kaswalder, non per volere suo, ma per l’incapacità delle minoranze di accordarsi su una sostituzione. Con riferimento al famoso articolo 51 ha notato che dai cittadini emerge l’urgenza di trovare una soluzione sul tema dei grandi carnivori, che creano grande apprensione: se siamo seri e se abbiamo a cuore davvero la nostra gente noi dobbiamo agire tutti assieme. Con riferimento al documento in discussione, Paccher ha elogiato il risparmio di oltre 12 milioni di euro e questo è un risultato della condotta parsimoniosa della Presidenza con riferimento ai soldi pubblici, in anni difficili e pieni di insidie.

Tonini: col risparmio ci siamo tolti un pezzo di cervello – Anche Giorgio Tonini (PD) ha svolto una riflessione sull’intera legislatura e sull’interpretazione del ruolo della presidenza, ripercorrendo i termini di come avvenne l’elezione. Il Consiglio è uscito più debole da questi cinque anni: perché l’aula è la casa di tutti, il luogo del confronto e del dialogo, depositario di un patto che però si è rotto e la vicenda Pruner è stata solo la miccia scatenante. Noi abbiamo agevolato i rapporti con il Governo centrale, finché possibile. Con la salita al potere della Lega il nostro ruolo è venuto meno ed oggi ci riduciamo ad una conta, se non ad uno scontro esacerbato da astio personale, spesso in punta di regolamento, per sottrarre al Consiglio la possibilità di indirizzo, di confronto, di dialogo. In un siffatto contesto, l’ostruzionismo è l’unico strumento nelle mani delle minoranze, che però inevitabilmente non esalta, ma mortifica il ruolo dell’istituzione. Non penso che Kaswalder, ha detto rivolto al Presidente dell’aula, possa andare fiero di questo, anche se è colpevole solo in quanto orchestrale. Quanto all’assestamento del Consiglio in discussione, non si è detto troppo fiero del risparmio operato dalla presidenza: quale privilegio o spreco abbiamo eliminato, si è chiesto? Abbiamo piuttosto ridotto il tono muscolare del Consiglio, abbiamo perso la massa magra, “ci siamo tolti un pezzo di cervello”, ha detto e il risultato è un Consiglio indebolito, che ha allargato la distanza tra i poteri. Se risparmiare sul Consiglio è considerata una cosa buona, significa che la percezione in quest’aula è che il Consiglio non serve a niente ed è uno spreco.

Guglielmi: contestazioni fuori luogo – Luca Guglielmi (Lista Fassa) ha apprezzato il risparmio operato dal Consiglio, solo per il fatto che ingrasserà le famiglie bisognose e questo basta. Quanto alle critiche a Kaswalder, le contestazioni sono tutte in merito a lecite proposte e atti della Giunta. Lei è stato forse troppo vicino alle Minoranze, ha notato rivolgendosi a Kaswalder, e questa sua apertura non è stata apprezzata. Ha infine ringraziato il personale di Consiglio e Giunta che sta lavorando bene ed aiutando i consiglieri a dare il meglio.

Job: tra critiche ed apprezzamento – Ivano Job ha auspicato che la prossima legislatura possa prendere spunto dall’operato della Commissione Vaia da lui guidata, magari mettendo in campo un analogo organismo sui grandi carnivori. In merito alle critiche emerse, ha attaccato la Minoranza per non aver nominato il vicepresidente e per non aver nominato il rappresentante della Commissione dei 12. Rispetto all’articolo 51 siamo in netto ritardo, ha aggiunto, perché la gente ha paura ad uscire di casa. Quanto al risparmio del Consiglio di è detto più vicino alla posizione del collega Tonini: risparmiando, ci si è tolto un pezzo di cervello. Infine, alla Presidenza Kaswalder ha riconosciuto dei meriti per i buoni rapporti intercorsi anche in Commissione.

Nella replica, il Presidente Kaswalder ha detto di apprezzre le critiche tanto quanto gli elogi. Ha ringraziato i dipendenti per il costante supporto e si è associato a Marini nell’apprezzamento di tutti coloro che si sono spesi nell’organizzazione del Dreier Landtag, in particolare la capo di Gabinetto Francesca Depedri che ha sapientemente guidato la struttura nel successo di una manifestazione non facile. Lasceremo scritto al mio successore, ha aggiunto, quanto da auspicato da Tonini in questa legislatura, ovvero l’avvio di un Ufficio studi a supporto dei consiglieri. In realtà considerati i risparmi accantonati, avremo potuto farlo, ha concluso.

La votazione ha dato esito favorevole con 10 astensioni e 22 voti favorevoli. Bilancio di previsione – A seguire, con 20 favorevoli e 10 astensioni, è stato approvato anche il bilancio di previsione e relativi allegati. Su quest’ultimo Alex Marini ha espresso una considerazione tecnica di funzionalità, auspicando che si possa valutare in futuro la possibilità di approvare degli ordini del giorno o degli strumenti alternativi per dare degli indirizzi e accompagnare la proposta di previsione e per migliorare l’attività del Consiglio. Ci sono già esempi a cui ispirarsi, che si possono seguire. Michele Dallapiccola (Casa Autonomia) ha considerato che il Consiglio le azioni della minoranza ci sono sempre state e l’ostruzionismo è stato anche molto più determinato di quello messo in scena in questa legislatura, caratterizzata da maggior ragionevolezza. Con riferimento ai risparmi e al suo ruolo nell’Ufficio di Presidenza, svolto assieme ai colleghi Degasperi ed Olivi, Dallapiccola ha chiarito che l’avanzo per le attività non svolte (inizialmente anche a causa della pandemia che impediva certe attività) si chiedeva venisse restituito alla Giunta a sostegno delle famiglie in crisi: 6 milioni di euro per i quali abbiamo omesso di esercitare l’attività di diffusione della cultura, quando la Provincia ha utilizzato la stessa cifra per un concertone con 30 ettari di ghiaia. Abbiamo quindi sponsorizzato e sostenuto la diffusione della cultura autonomista, chiedendo di potenziare il servizio di avvicinamento dei giovani alle istituzioni. Sul resto, ha concluso con riferimento ai rapporti tra le parti intervenuti in questa legislatura, la verità è che la maggioranza ha comandato e ha sempre reagito rumorosamente alle critiche, forse per una intrinseca insicurezza.
Alessandro Savoi ha accusato il collega Dallapiccola di incoerenza, per aver votato i documenti in Ufficio di Presidenza ed ora essersi astenuto sugli stessi.

Alle ore 13.00 restava inevaso il punto all’ordine del giorno sulla relazione del difensore civico. Dal momento che nel pomeriggio è convocata la Prima Commissione, impegnata in questi giorni nell’esame della manovra di assestamento della Provincia, si è rinunciato a proseguire i lavori ad oltranza. Il Presidente Kaswalder ha convocato una capigruppo nella quale si è deciso di inserire un punto aggiuntivo alla seduta già programmata per inizio settembre per discutere i disegni di legge sui giovani.

 

 

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