(Fonte: Agire per il Trentino) – Levico Terme, Giacomoni (Agire): “La maggioranza a Levico è contraria al ripristino della Guardia Medica”.
Nella seduta consiliare del 27 settembre si è parlato anche di ripristino della Guardia Medica a Levico. La maggioranza astenendosi, ha determinato il non accoglimento della mozione che chiedeva il ripristino.
La mozione del M5S non è dunque passata: nessuno contrario, le minoranze a favore ma la maggioranza si è astenuta…
Se le motivazioni addotte dal sindaco per il non accoglimento fossero state realmente condivise, la maggioranza avrebbe dovuto per coerenza votare contro e non astenersi.
La nostra interpretazione politica? Siccome la composizione della maggioranza a Levico è praticamente la stessa della maggioranza in provincia, non si poteva andare contro le decisioni prese dall’assessore Zeni (Pd) ma neanche contro gli elettori di Levico: quindi astensione…
Il taglio delle Guardie Mediche dovrebbe consentire un risparmio di 2,5 milioni di euro sul territorio provinciale. Vediamo allora quanto si sarebbe potuto risparmiare realizzando per tempo il Nuovo Ospedale Trento.
Il progetto Not , la cui prima ideazione risale al 1998, risulta ancora bloccato per vizi procedurali. Anche la Corte dei Conti a fine 2016 ha criticato la gestione delle procedure.
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Sempre la Corte dei Conti ha calcolato le spese sostenute fino al 2016:
61,5 milioni di euro per la preparazione dei terreni;
22,76 milioni per il Not vero e proprio;
93 milioni per ristrutturare il Santa Chiara.
Il relatore della Corte ricorda inoltre che i rischi connessi alla realizzazione delle grandi opere vanno governati e, aggiungiamo noi, non subiti.
Non è che stiamo tappando i piccoli fori quando abbiamo ancora aperte le voragini?
Alberto Giacomoni
Coordinatore di Levico Terme per Agire per il Trentino
Foto: archivio Codacons