Sono 5.942 le firme che corredano la petizione popolare presentata stamane a palazzo Trentini da Luca Poli a nome del comitato promotore. Responsabile tra l’altro del Movimento pinetano per la vita, il cittadino di Baselga di Piné ha spiegato al presidente Walter Kaswalder che l’appello è rivolto anche all’assessore provinciale all’istruzione, Mirko Bisesti.
Obiettivo: chiedere l’iniziativa per una legge provinciale che tuteli la libertà educativa nonché il diritto/dovere costituzionale delle famiglie a istruire ed educare i figli. La petizione è promossa dall’associazione Pro Vita & Famiglia Onlus ed è stata stimolata – ha detto oggi Poli – dalla conferenza con cui l’Istituto comprensivo Alta Vallagarina ha voluto proporre (lo scorso novembre al Muse) quello che ai firmatari appare come “l’ennesimo tentativo di indottrinamento Lgbtqia+ di ragazzi e bambini anche giovanissimi”.
La petizione contesta “il concetto antiscientifico di identità di genere fluida”, che veicolerebbe “un’antropologia dannosa per il sano sviluppo psico-fisico dei giovani”. Si chiede quindi la promozione di un disegno di legge provinciale “sulla libertà educativa, che bandisca l’ideologia gender dalle scuole”.