Dopo la decisione della Procura di Roma di oscurare un sito internet con oltre 17000 iscritti dove si davano informazioni sui suicidi, il Codacons chiede un giro di vite su web e social network che ospitano contenuti e pagine pericolose.
Non si tratta purtroppo di un caso isolato, e la piattaforma sequestrata dalla Procura è solo uno dei tanti siti pericolosi che spingono a compiere gesti estremi – spiega il Codacons – Su web, dark web e social network proliferano pagine e contenuti che istigano i soggetti più influenzabili a comportamenti a rischio, dalla violenza verso gli altri a quella verso se stessi, un fenomeno in continua crescita come dimostrato dai fatti di cronaca degli ultimi anni.
Il problema reale è che manca un controllo sui contenuti e su chi gestisce tali pagine, una anarchia totale dove trovano spazio soggetti senza scrupoli, e si interviene purtroppo quando è troppo tardi e solo dopo che le tragedie si sono consumate. Per tale motivo il Codacons chiede di aumentare i controlli su siti internet e social network, per oscurare le pagine pericolose e perseguire penalmente i responsabili di istigazione a suicidi ed atti criminali.