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CENTRO GIOVANILE: PAT, A CANAL SAN BOVO INAUGURATO PETER PAN COSTO 71 MILA EURO

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17.49 - lunedì 15 maggio 2017

(Fonte: Ufficio stampa Pat) – Inaugurata questo pomeriggio a Canale San Bovo la nuova sede del centro diurno “Peter Pan”, struttura che nei suoi 17 anni di vita ha seguito oltre 100 bambini e ragazzi , diventando per essi una sorta di vera e propria “seconda casa”, oltre che un importante punto di riferimento per le famiglie e per l’intera comunità.

La nuova sede, messa a disposizione dal Comune alla Appm onlus, che gestisce il Centro, è quella dell’ex asilo, a pochi metri dall’attuale. Si tratta di una struttura interamente dedicata, ampia e confortevole, posta su due piani.

Attualmente i ragazzi che frequentano il centro sono 24 provenienti dai comuni di Canal San Bovo, Imer, Mezzano e Primiero San Martino di Castrozza.

Presenti alla cerimonia di inaugurazione l’Assessore provinciale alla Salute e Politiche sociali Luca Zeni, il Sindaco di Canal San Bovo Alberto Rattin, il presidente della Comunità Primiero Roberto Pradel, il presidente di Appm Mario Magnani e il direttore della onlus Paolo Romito.

Dell’ importanza di lavorare per costruire alleanze e sinergie tra i vari “mondi” che accompagnano la crescita di una persona, assieme alla famiglia – scuola, istituzioni, servizi, comunità – ha parlato l’assessore Zeni, che ha ricordato come “offrire a tutti opportunità di autorealizzazione costituisca un aspetto centrale del welfare. Spazi come questo sono importanti perché svolgono funzioni sia di prevenzione del disagio, sia della promozione della persona, valorizzando le sue potenzialità, aiutandola a crescere in autostima, consapevolezza di sé”.

Un ringraziamento particolare è stato rivolto dalle autorità presenti agli educatori, veri professionisti delle relazioni, che più di altri vivono il contatto con l’utenza, in questo caso bambini e adolescenti, condividendone i problemi e rappresentando per essi un vero punto di riferimento. “Svolgono un lavoro fondamentale – ha continuato Zeni – a volte faticoso perché coniuga agli aspetti professionali quelli affettivi e emotivi. Tutte le comunità che gravitano attorno al Centro sono loro molto grate”.

Anche il presidente di Appm Magnani ha sottolineato come il centro diurno, presente in Vanoi dal 2000, sia una realtà educativa che si rivolge ai minori “con un approccio davvero a 360 gradi: svago, gioco, ascolto, servizio mensa, ma anche dialogo con la famiglia, con interventi di natura domiciliare. Prevenzione e promozione sono due aspetti della spessa medaglia, che vanno entrambi coltivati”. Il presidente della Appm ha poi ringraziato il Comune di Canal San Bovo per l’attenzione e il sostegno, dimostrate anche in quest’occasione per l’attività del Centro.

 

 

 

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Il centro diurno
Il centro diurno “Peter Pan” è presente in Vanoi dal 2000, anno in cui fu inaugurata la sua sede presso le ex scuole elementari di Canal San Bovo, attualmente denominata “Casa delle associazioni”. Dal 2000 ad oggi ha seguito oltre un centinaio di ragazzi. Attualmente i minori in carico sono 24 (21 in modalità diurna e 3 domiciliari).

All’interno del centro sono previsti tutti quegli spazi che lo rendono una vera e propria una seconda “casa” per i propri ospiti. Una cucina, una sala svago e giochi e uno spazio per i compiti.

Il servizio viene assicurato grazie ad una specifica convenzione tra la Comunità del Primiero e Appm Onlus che prevede nello specifico:

– accoglienza diurna per i minori inviati dal Servizio Sociale;
– interventi di educativa domiciliare;
– gestione di “spazio neutro”
– prese in carico brevi e fuori target
– trasporto individualizzato;
– spazio aperto.

Il centro ha tra i propri obiettivi quello di interagire con il territorio e con le diverse agenzie educative che in esso operano, per collaborare alla costruzione di reti di promozione educativa, che si pongono come risorsa non solo per i ragazzi presi in carico, ma più in generale per la popolazione giovanile.

L’esperienza consolidatasi in Appm nella promozione dell’attività dei centri diurni, ha generato modelli operativi differenziati. Convivono nella medesima comunità educativa modalità di presa in carico centrate più esplicitamente sull’accoglienza, la cura puntuale e individualizzata, e proposte più “leggere”, maggiormente centrate sull’animazione e le proposte aggregative per adolescenti e giovani.

La presa in carico ha lo scopo di capitalizzare, in chiave educativa, il tempo e lo spazio protetto che sono offerti ai minori e che costituiscono l’occasione privilegiata per agire su due versanti pedagogicamente rilevanti: (nei confronti del ragazzo, offrendogli la possibilità di vivere un clima accogliente e positivo, caratterizzato da relazioni che possano aiutare la maturazione di una nuova rassicurazione; nei confronti dei genitori, attenuando la loro percezione di un antagonismo educativo che si tema possa stabilirsi attorno al figlio, accompagnandoli verso una persuasione progressiva dell’utilità dell’intervento attuato dall’équipe del centro.

I Centri diurni sviluppano inoltre progetti di promozione giovanile sul territorio in stretta collaborazione con le amministrazioni pubbliche locali, con gli istituti scolastici e con altre agenzie educative.

 

 

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Nuova sede
La sede del centro diurno, presso la Casa delle Associazioni, che ha egregiamente sostenuto la sua funzione per ben 17 anni, necessitava tuttavia di importanti interventi di manutenzione e risanamento.

In questa prospettiva il Sindaco di Canal San Bovo con la Giunta comunale, hanno offerto ad Appm di trasferire la propria sede presso l’ex asilo, a pochi metri dall’attuale sede. Si tratta di una struttura interamente dedicata, ampia e confortevole, posta su due piani, che ha richiesto alcuni interventi di sistemazione e manutenzione straordinaria.

Il Comune di Canal San Bovo ha sottoscritto con Appm un contratto di comodato a lungo termine (30 anni),mentre Appm ha chiesto ed ottenuto dalla Provincia autonoma di Trento, un finanziamento per gli interventi da attuare.

Il costo complessivo delle opere di sistemazione è stato pari ad euro 71.790,60 di cui euro 53.842,95 coperti da contributo provinciale. I restanti 17.947,65 a carico di Appm, verranno coperti tramite fund raising, donazioni e altre liberalità.

 

 

 

 

 

Foto: da comunicato stampa

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