(Fonte: Michaela Biancofiore) – Il consigliere Bezzi è libero a titolo personale di esprimere ogni opinione -o meglio sensazione- avuta nel suo splendido viaggio in Corea del Nord, ma non lo faccia in nome e per conto del movimento politico di Silvio Berlusconi, uno dei massimi esperti mondiali -peraltro- di politica estera.
In forza degli anni trascorsi come consigliere del Ministro degli affari Esteri e come membro della Commissione Affari esteri della Camera, non posso infatti che prendere le distanze da quanto affermato dal consigliere Bezzi (e per lo sconsiderato attacco agli Stati Uniti) e al quale ricordo che tutti i regimi -specie quelli più sanguinari- hanno tutto l’interesse a dare un’immagine positiva agli sprovvisti visitatori ai quali prospettano società immaginifiche e facili ricchezze.
Il regime di Kim Jong-un è una dittatura del terrore e di orrori inauditi che ha messo in campo ogni tipo di sconvolgenti atrocità. Violenze gratuite, da i campi di prigionia alle uccisioni per nulla di bambine, dal far giustiziare zii e ministri come il suo ministro della Difesa fatto assassinare con una bomba della contraerei semplicemente perchè si era addormentato. O l’assassinio dello zio, numero due del regime.
Kim lo ha fatto massacrare a fine 2013 con l’accusa di tradimento e si sospetta anche di essere artefice di cannibalismo. A lui si devono anche purghe di stampo staliniano, e in meno di due anni Kim Jong-un, secondo tutte le intelligence internazionali, avrebbe seppellito una settantina di ufficiali militari che lui sentiva avversi alla sua politica interna.
Questi solo alcuni esempi appurati della follia del dittatore di Pyongyang che non può certo essere un esempio da esportare come modello di società. Il consigliere Bezzi rifletta e si informi prima di affermare sue sensazioni che non rispondono in alcun modo alla realtà delle cose, magari eviterà che tutto il mondo oggi, Cina compresa, possa rimanere basito e ci possa deridere.