Stamattina, purtroppo, abbiamo avuto la conferma che il presidente del Consiglio provinciale non è idoneo al suo ruolo. In risposta alla mia richiesta di spiegazioni, Walter Kaswalder infatti ha negato di essersi rivolto, in aula, venerdì 31 luglio pomeriggio, a un giornalista del Corriere del Trentino, dicendo “scrivilo, che noi siamo qui a lavorare mentre le opposizioni sono al bar a cazzeggiare”. Ha affermato di averlo detto nella buvette.
A parte che cambia poco, per sfortuna di Kaswalder in quel momento in aula c’erano in tribuna, oltre al cronista del Corriere e al capo ufficio stampa del Consiglio, anche il sottoscritto consigliere, che ha ascoltato la frase che contiene un’offesa volgare alle consigliere e ai consiglieri di minoranza, che avevano abbandonato l’aula con una legittima forma di protesta contro lo strapotere della maggioranza e il blitz di Fugatti sui 218 milioni.
Purtroppo non credo che la sciagurata frase del non imparziale Kaswalder sia stata registrata (eravamo in una pausa dei lavori, a microfoni spenti). L’offesa e la susseguente bugia (su cui presenterò puntuale interrogazione) del presidente del Consiglio provinciale purtroppo confermano la sua inidoneità a ricoprire un ruolo di garante neutrale dei diritti delle consigliere e dei consiglieri provinciali.
Il fatto che poi – come ha fatto stamattina – se la prenda con i giornalisti, allontanandoli dalla buvette del Consiglio provinciale e cercando di spegnergli i telefonini, la dice lunga sul suo rispetto della trasparenza e dell’informazione”.
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Paolo Ghezzi
Gruppo consiliare Futura