Leggiamo sulla stampa locale di oggi l’ennesimo caso in Trentino di bimba nata al pronto soccorso di Arco ed ecco che la lista dei nati ad Arco, a dispetto delle disposizioni che hanno portato alla chiusura del punto nascite e che prevedono di “trasferire” tutte le nascite negli ospedali di Rovereto e Trento, viene meno al lato pratico.
Le esigenze ed i casi di parti in macchina, lungo il tragitto oppure al pronto soccorso di Arco per mancanza di disponibilità di elicottero oppure per condizioni metereologiche avverse devono far capire che non si può pensare di prescindere dal contestualizzare l’applicabilità delle normative a seconda delle caratteristiche nonché peculiarità orografiche territoriali.
Ecco quindi che, in accordo con il Sottosegretario Maurizio Fugatti, verrà portato all’attenzione del Comitato Percorso Nascite, che ha stabilito i criteri secondo i quali possono o non possono rimanere aperti i punti nascita, di considerare la criticità applicativa di una normativa che attualmente non considera tali aspetti legati alla specificità che caratterizza il nostro territorio montano.
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On.le Vanessa Cattoi