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SCUOLA: UIL TRENTINO, 500 PERSONE PATROCINATE NEI RICORSI

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13.37 - sabato 7 gennaio 2017

(Fonte: Uil Scuola Trentino) – È notizia di questi giorni che, a seguito del ricorso legale promosso da Delsa a difesa dei legittimi interessi di insegnanti di Scuola Primaria diplomati magistrali, il Ministero dell’Istruzione avrebbe inviato a Trento un “commissario” con il compito di vigilare sui comportamenti della Amministrazione provinciale. Non è dato sapere se e quanti errori si siano verificati, sembra invece acclarata una certa solita presunzione provinciale, a tratti condita da risposte ed atteggiamenti arroganti. Che Piazza Dante, sulla scuola in particolare – ma non solo, nel corso degli anni abbia spesso commesso peccati di gola e peccati di omissione appare evidente. Si corre a Roma a chiedere sempre nuove competenze eppoi non si riesce ad utilizzarle, stando ben lontani da visioni stravaganti e ideologiche, per ricercare soluzioni amministrativamente efficaci. Forse, anche in sede di revisione dello Statuto Speciale, occorre su questo porre una seria riflessione.

Nel corso degli ultimi anni la Uil più volte ha dimostrato di essere “la voce libera della Scuola”. Spesso una vox clamantis a deserto. Costantemente e con testarda insistenza, rivolgendosi a tutti i gruppi politici con la forza di chi è diverso e distante, abbiamo posto alla nostra controparte negoziale le diverse problematiche, i diversi nodi ancora da dipanare che incombono sulla Scuola e sui suoi lavoratori, presentando proposte concrete e rendendoci sempre disponibili a trovare soluzioni condivise, purchè eque. Anche attraverso inserzioni sulla stampa locale, la Uil ha chiesto per tutti i lavoratori della scuola: il rinnovo contrattuale, la stabilizzazione dei precari, la ricostruzione della carriera, la staffetta generazionale.
Il 17 gennaio, su richiesta unitaria di Uil Scuola – Cisl Scuola – Flc Cgil, il Presidente Rossi ha calendarizzato un incontro. Quello sarà il tavolo per risolvere, se effettivamente lo si vuole, i numerosi problemi posti da tempo. Le soluzioni potrebbero rispondere alle tante istanze, anche legali, fin qui avanzate. Bolzano insegna: partiamo da quella pista di lavoro. È del tutto evidente come, qualora non vi fossero risposte o impegni precisi da parte dell’Amministrazione, Uil Scuola continuerà ad avanzare in altre sedi le ragioni e i diritti dei propri iscritti. Su questo, in Trentino, la Uil non è seconda a nessuno: circa 500 persone patrocinate in ricorsi, alcune decine di migliaia di spese annue (versate dalla nostra organizzazione) per le azioni legali sostenute.
E’ necessario ricordare che se i Renzi e i Rossi si sono impegnati nelle stabilizzazioni lo si deve soprattutto (e lo hanno dichiarato) ai numerosissimi ricorsi avanzati dalle organizzazioni sindacali ed alla conseguente pronuncia della Giustizia Europea? In Trentino le stabilizzazioni le hanno fatte pagare a tutti. Ma questa è un’altra storia. Ed ha tante, diffuse responsabilità. Essere sindacato, e non solo sembrarlo: è per noi non uno slogan, ma una Stella polare. La linea di indirizzo di ogni azione della Uil Scuola. Non possiamo, né vogliamo essere gregari politici asserviti alle posizioni dell’Amministrazione provinciale (magari per uno strapuntino); non possiamo né vogliamo essere una associazione di ricorsi legali facili (magari per qualche momentanea tessera sindacale in più). Lo facessimo tradiremmo i nostri Iscritti, ancor che il nostro ruolo sindacale, la nostra dignità ed onestà personale. Chi nella legittima critica dei comportamenti altrui suol fare “di tutta l’erba un fascio” o ha la vista corta, ché non vuol vedere bene le cose (costa un po’ di fatica), o non ha lo sguardo onesto. Magari per piccolo tornaconto personale o di bottega. Spesso si incappa in questa seconda categoria di persone.

Pietro Di Fiore

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