(Fonte: Centopercentoanimalisti) – È chiaro che le uccisioni delle Orse Daniza e Kj2, con la conseguente morte dei loro cuccioli, non sono episodi casuali ma rientrano in un piano preciso di eliminazione.
Il presidente della Giunta Regionale del Trentino Alto Adige, Arno Kompatscher, e l’assessore all’agricoltura della Provincia di Bolzano, Arnold Schuler, premono per uscire dai piani di ripopolamento di orsi e lupi nelle montagne, piani per i quali hanno ricevuto sostanziosi contributi.
Quello che vogliono è permettere ai cacciatori di ammazzare liberamente orsi e lupi, oltre a marmotte e cervi che già sono cacciabili.
Cosa che ha già provocato vive proteste nella vicina Austria, dato che gli Animali non conoscono frontiere.
Lo scopo è liberare zone oggi vincolate per poterle sfruttare turisticamente, costruendo strade, alberghi, impianti e piste da sci. E poi accontentare gli elettori che praticano la caccia, numerosi in regione, con un vero e proprio voto di scambio.
Così i politicanti locali confermano di essere servi degli speculatori e della lobby dei cacciatori.
Ma gli animali, le montagne, la natura non sono proprietà dei trentini, men che meno dei cacciatori. Sono un patrimonio mondiale! E ci chiediamo che senso abbia mantenere lo status di Regione autonoma in questa situazione.
Nella notte tra il 13 e 14 settembre, per non far passare in silenzio l’ennesimo scempio trentino, militanti di Centopercentoanimalisti hanno affisso striscioni e manifesti contro la caccia in alcune zone di “confine” del Trentino…
Foto: da comunicato stampa