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BENESSERE FAMIGLIE: PAT, STANZIATI 540 MILA EURO E FINANZIATI 18 PROGETTI

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09.15 - domenica 7 maggio 2017

(Fonte: Ufficio stampa Pat) – In arrivo il bando per la presentazione di proposte progettuali territoriali per il benessere delle famiglie e il sostegno nelle fragilità; il progetto è cofinanziato dalla Regione con le somme finora recuperate dai vitalizi dei consiglieri e confluite in un apposito “Fondo regionale famiglia e occupazione”, pensato per sostenere iniziative di carattere sociale, conformemente ai programmi e agli obiettivi delle due Provincie autonome.

Oggi la Giunta provinciale, su indicazione del presidente Ugo Rossi e dell’assessore alla salute e politiche sociali Luca Zeni, ha approvato il bando fissando fra le finalità il sostegno alle famiglie con percorsi e attività, soprattutto nella fasi delicate dei cicli di vita, la conciliazione famiglia lavoro, la formazione e il supporto alla genitorialità.

E’ già possibile presentare le domande presso il Servizio politiche sociali, la scadenza è il 30 giugno 2017; in totale sono stati stanziati 540.000 euro e verranno finanziati 18 progetti, uno per ogni Comunità/Territorio, più uno per il Comune di Trento e uno per il Comune di Rovereto. Il bando è coprogettato fra il Servizio poltiiche sociali e l’Agenzia per la Famiglia; è previsto che il soggetto beneficiario del finanziamento partecipi con un cofinanziamento.

 

 

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Domande
Le domande vanno presentate fino al 30 giugno 2017, per progetti da concludersi entro il giorno 1° luglio 2019.
Queste le modalità di consegna, alle domande vanno allegati la relazione illustrativa del progetto e il relativo piano finanziario:

1. Se il richiedente è un soggetto privato

spedite a mezzo posta, unicamente mediante raccomandata con avviso di ricevimento, e inviate al Servizio politiche sociali, via Gilli n. 4, 38121 Trento;
trasmesse a mezzo fax (0461 493801) o con e-mail (serv.politichesociali@pec.provincia.tn.it)
consegnate a mano al Servizio politiche sociali, via Gilli n. 4, 38121 Trento entro le ore 12 del 30 giugno 2017.
2. Se il richiedente è un soggetto pubblico

consegnate a mano al Servizio politiche sociali, via Gilli n. 4, 38121 Trento entro le ore 12 del 30 giugno 2017;
trasmesse a mezzo del sistema di interoperabilità Pi.Tre;
trasmesse con e-mail (serv.politichesociali@pec.provincia.tn.it). Finalità dei progetti

 

 

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I progetti dovranno perseguire uno o più delle seguenti finalità:

-Genitorialità diffusa: sostenere e aiutare concretamente le famiglie nelle fasi delicate dei cicli di vita (nascita dei figli, adolescenze complesse, uscita dal nucleo familiare, malattie, lutti, perdita del lavoro, problemi economici, separazioni conflittuali e anziani a carico), valorizzando le capacità di far fronte agli avvenimenti critici favorendo il confronto, lo scambio e il supporto tramite una condivisione delle esperienze.

-Genitorialità fragile: promuovere interventi al fine di affrontare situazioni di emergenza familiare a fronte di nuove situazioni di disagio sociale poco visibili ma gravose nella vita quotidiana e che esulano dallo schema abituale del disagio/agio.

Difficoltà scolastiche: promuovere interventi di cura alle famiglie con figli attraverso attività di accompagnamento allo studio e di orientamento scolastico al fine di prevenire e curare difficoltà varie.

-Conciliazione famiglia-lavoro: sostenere le politiche di conciliazione dei tempi con riferimento alle iniziative che consentono di equilibrare i tempi di vita familiare con i tempi di vita lavorativa, programmando attività in modo flessibile in base alle singole esigenze.

-Formazione e supporto alla genitorialità: promuovere e diffondere iniziative di formazione rivolte al sostegno delle competenze relazionali, genitoriali ed educative finalizzate a rafforzare le relazioni e la gestione dei conflitti familiari ed intergenerazionali all’interno della famiglia.

-Progessi generativi: supportare processi generativi territoriali tramite forme di pianificazione integrata che coinvolgano attori economici e sociali del territorio, favorendo il protagonismo delle famiglie anche nella logica del Distretto Famiglia.

Autonomia giovanile: sostenere le famiglie attraverso percorsi ed attività consulenziali in particolare sul tema dell’adolescenza dei figli al fine di favorire il passaggio verso l’autonomia giovanile lavorativa ed abitativa.

Luoghi di aggregazione: sostenere le relazioni familiari attraverso la creazione di luoghi e di spazi di incontro anche informali laddove le famiglie possano condividere le proprie esperienze ed anche le funzioni genitoriali.

 

 

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Soggetti e modalità
Possono richiedere il contributo per la realizzazione dei progetti: le Comunità di Valle ed il Territorio Val d’Adige, i Comuni, le Organizzazioni del terzo settore.

Il partenariato deve essere costituito prioritariamente da almeno un soggetto pubblico e un soggetto privato con sede legale od operativa sul territorio della provincia di Trento.

Le certificazioni “Family in Trentino” e “Family Audit” conseguite dal soggetto capofila costituiscono elemento premiante, come la composizione mista del partenariato (pubblico-privato).

 

 

 

 

Foto: da comunicato stampa

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