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SINDACATO AUTONOMO TRENTINO DELSA * SCUOLA: STABILIZZAZIONE SOLO PER CHI È ABILITATO E HA 3 ANNI DI SERVIZIO NEGLI ULTIMI 8.

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15.52 - martedì 27 febbraio 2018

Scuola. Provincia Autonoma di Trento : stabilizzazione solo per chi è abilitato ed ha 3 anni di servizio negli ultimi 8.

Si è tenuto ieri presso il dipartimento della conoscenza l’incontro finalizzato ad anticipare le modalità con le quali verranno eseguite le norme previste in finanziaria trentina per la stabilizzazione dei docenti delle scuole superiori con abilitazione Pas o Tfa e gli insegnanti di Irc. Questo è il piano di stabilizzazione promesso da Rossi.

Un Progetto di stabilizzazione che sarebbe dovuto andare o che vorrebbe andare nella direzione di quanto già realizzato a Bolzano nello scorso anno per venire incontro alle esigenze di servizio e al tempo stesso cercare (sebbene con enorme ritardo) di restare in linea con quanto previsto dalla Direttiva 70/99 che diretta l’uso reiterato dei contratti a tempo determinato.

Le graduatorie riservate pertanto saranno due: GPT e Graduatorie Provinciali dalle quali si assumerà per un 25% ciascuna, lasciando il rimanente 50% dei posti disponibili alle assunzione tramite concorso (rimangono salve le posizioni di coloro che hanno superato il concorso del 2012 e del 2016).

L’amministrazione in questo modo – secondo Mauro Pericolo di Delsa Sindacato Autonomo – aspira a ridurre il contenzioso in atto ed a prevenirne ulteriore. Una misura questa che, secondo Pericolo, va incontro solo in parte a questo obiettivo dell’amministrazione, poiché tiene conto, seppur tardivamente, del valore abilitante del titolo Pas e Tfa e del servizio prestato dei docenti nella provincia, ma esclude una grossa fetta di personale scolastico che sta svolgendo il proprio servizio con tanto di merito, di capacità, di competenze nel sistema scolastico trentino da anni, spesso addirittura da decenni e che per la sola mancanza del valore abilitante del titolo oggi rimane completamente fuori da un progetto di stabilizzazione che dovrebbe invece puntare a recuperare il più alto numero possibile di risorse interne al sistema. A questo poi si aggiunge il mancato riconoscimento di titoli abilitanti Afam ed Itp.

Per quanto riguarda la situazione della scuola primaria tutto rinviato in attesa del contenzioso pendente davanti al Consiglio di Stato la cui udienza finale ha visto un ulteriore rinvio al 26 giugno 2018; un rinvio letto come positivo dall’ufficio legale di Delsa perché evidentemente espressione di una consapevolezza dei giudici di trovarsi di fronte ad un caso giudiziario molto diverso da quello definito con la plenaria del 20 dicembre 2017.

“Appare, inoltre, ridicola – sostiene Pericolo di Delsa- l’idea che il personale scolastico possa essere considerato utile, valido e competente nel momento in cui svolge il servizio e copre esigenze di sistema, per poi ritornare ad essere non più competente, non più utile e non più valido quando si tratta di potergli attribuire una certezza di lavoro”.

Pertanto Delsa esprime soddisfazione da un lato per il riconoscimento di una richiesta che parte già dal 2014, da quando solitario questo sindacato chiedeva che il valore abilitante dei titoli fosse idoneo e sufficiente all’immissione in ruolo contro le tesi di tutti, organizzazioni sindacali comprese, che invece ne sostenevano la sola strumentalità di partecipare a concorsi ordinari; dall’altra però lamenta la scarsa sensibilità che l’amministrazione continua a dimostrare verso il lavoro inteso come attività concreta e formativa, svolta effettivamente sul campo ed alla quale va attribuito un valore indiscutibile, soprattutto quando questa attività protrattasi nel tempo si è dimostrata utile al sistema anche in termini di qualità.

Pertanto, “… noi facciamo sapere alla Provincia – dichiara Pericolo – che siamo disposti a ridurre il contenzioso il più possibile, ma certamente non possiamo ignorare le esigenze di tutela di lavoratori che rimangono fuori da questa procedura pur essendo stati assolutamente di fatto strutturali all’interno del sistema per anni ed anni.”

Riguardo alla scuola dell’infanzia, alle scuole professionali ed a tutto il personale Ata per il quale evidentemente ancora non abbiamo chiarezza di posizioni di alcun genere e che non può certamente essere ignorato in questa nuova fase di politica di stabilizzazione, valuteremo le proposte dell’amministrazione non appena saranno rese note.

Ci aspettiamo un impegno da parte dell’amministrazione immediato è chiaro anche per queste categorie di personale che intendiamo tutelare in ogni sede. Insomma, siamo ancora lontani da una significativa riduzione del contenzioso in atto e quello potenziale.

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