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RETEQUATTRO * “ QUARTA REPUBBLICA ”: « ARMANNA EX MANAGER ENI – PRESUNTA “ LOGGIA UNGHERIA ”, «AMARA CON ALTRI FACEVA LE NOMINE E ALLE CENE C’ERA IL PREFETTO DI ROMA »

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02.55 - martedì 18 maggio 2021

Riceviamo e pubblichiamo integralmente:

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«Amara è una persona molto complicata. È furbo come un diavolo ma non è uno che ha una strategia, c’è qualcuno che in questo momento lo sta utilizzando per fare qualcosa. Che cosa? Non ne ho idea». A Quarta Repubblica, in onda questa sera, in prima serata, su Retequattro, le parole di Vincenzo Armanna, ex manager dell’Eni, grande accusatore nel processo milanese sulla presunta tangente Eni Nigeria. Due mesi fa la sentenza di primo grado ha assolto tutti gli imputati e la Procura generale ha chiesto di indagare per calunnia Armanna, già tirato in ballo anche nella presunta vicenda della Loggia Ungheria. L’ex legale dell’Eni Piero Amara, già nel 2019 lo aveva indicato ai p.m. come uno dei componenti.

L’ex manager prosegue: «Ho visto in maniera più o meno sistematica, per un paio di mesi, un gruppo di persone… È un sistema con relazioni forti, dove più persone di interessi si occupavano di più cose. Il nome Ungheria? C’era un modo scherzoso di salutarsi, ma il nome Ungheria non ha a che fare con la piazza come tutti dicono. Di quello che dice – spiega – le dico che non è tanto falso o poco vero, magari un po’ romanzato, però i nomi sono…».

Alla domanda se qualcuno a Milano avesse mai chiesto conferme su queste informazioni, Armanna replica: «Mi sono avvalso della facoltà di non rispondere. Le poche persone che ho visto a queste cene, alcuni li conoscevo, c’era il Prefetto di Roma, c’era il capo della Guardia di Finanza di Roma… ».

Parlando della presunta Loggia Ungheria, Armanna racconta: «C’era un’affiliazione, assolutamente, infatti mi sono rifiutato. Così come ho detto no ad andare alla cena per la nomina dei vertici dei Servizi. Perché dovevo partecipare?».

«Come funzionava? C’era il vaglio di tre persone e poi queste tre persone, in funzione dell’appartenenza – se uno era un magistrato o quant’altro – davano l’ok per l’ingresso. Non è una loggia massonica, una loggia massonica ha dei riti, ha un credo, recitano delle parti. Qua non c’era nulla di tutto questo, cioè non c’erano grembiuli, non c’era la spada, non c’erano queste cose. Esiste una loggia massonica chiamata Ungheria? La risposta è no. Esiste un sistema che poteva essere anche travestito da loggia massonica? La risposta è sì. Ci sono appartenenti fissi a questo sistema? La risposta è sì. Sono sempre gli stessi? La risposta è sì».

A Milano tra la fine del 2019 e il 2020 in procura vengono più volte interrogati Piero Amara e Vincenzo Armanna, entrambi interrogati per il depistaggio del procedimento Eni Nigeria. Amara racconta della presunta Loggia Ungheria e i verbali vengono secretati, Uno di questi firmato, però, sarebbe stato mostrato da Armanna durante uno dei suoi interrogatori ai Pm Laura Pedio e Paolo Storari; l’ex manager lo avrebbe ricevuto via Wrick, una chat con messaggi che si autodistruggono e che Armanna e Amara usavano per comunicare tra loro. Su chi possa avergli mandato questo documento mesi prima che il p.m. Storari si rivolgesse all’allora Consigliere del Csm Piercamillo Davigo, Armanna afferma: «Non me l’ha mandato Amara, una sola pagina era. Una foto sì, firmata. Quello è stato l’ultimo mio interrogatorio a Milano perché ho detto: “Io da questo momento in poi, finché voi non mi spiegate come ha fatto a uscire questa roba da qui…”, perché i verbali di Amara, come i miei verbali, non solo sono secretati ma sono in copia unica. Quindi i verbali ce li hanno solo i pm, non ce li ha neanche la Guardia di Finanza. La dottoressa Pedio era scioccata pure lei, Storari mi ha aggredito: “Lei ora mi dice come è uscito”. Io ho detto: “No, guardi, funziona al contrario. Io mi avvalgo della facoltà di non rispondere e lei mi dice com’è uscito perché o l’ha dato lei o l’ha dato la dottoressa».

«Mi hanno contattato via Wickr, se poi mi dice con certezza chi sia stata la persona che mi ha contattato la risposta è Wickr, non si riesce a capire se la persona era… Io cosa ho preso la paginetta e ho detto: “E allora?” E allora il mio dubbio è, se io so certe cose, facciamo finta che io le sappia, andandole a confermare, il gioco di chi sto facendo? Di chi? Non lo so. E se invece le vado a sconfessare, per chi sto giocando? Io so quello che diceva a me Amara e che ho avuto modo di verificare, io non mi aspetto che in quei verbali ci siano scritte cose diverse da quelle che mi ha detto».

«Non è importante capire se questa organizzazione fosse una loggia o meno, se il nome fosse Ungheria o meno, ma esiste un sistema che in qualche modo pilota le nomine? Se lei pensa a una rete, ci sono delle persone e dei gangli che si sviluppano da questa rete» continua l’ex manager che conclude affermando: «Amara, lui con altri, faceva le nomine, mi ha anticipato dei movimenti prima ancora che accadessero…Negli uffici giudiziari? Certo, mi ha parlato di tantissimi p.m. Se lei mi dice: “lei ha mai visto le capacità di Amara di influenzare le nomine del Prefetto di Roma?” Io le dico sì».

 

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