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INTERVISTA A LOREDANA BETTONTE * ELEZIONI TRENTINO: « FOCUS SU, AUTONOMIA – ISTRUZIONE – RICERCA – WELFARE »

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12.03 - venerdì 20 ottobre 2023

Intervista alla candidata Loredana Bettonte (Elezioni provinciali 2023 – Lista “Alternativa popolare per il Trentino)

 

Professoressa Bettonte, per quale motivo ha deciso di “scendere in campo” e candidare per il Consiglio della Provincia autonoma di Trento?

Nel momento in cui mi è stata fatta la proposta ero molto stupita e senza parole, poi ho pensato che l’obiettivo di Sergio Divina era quello di portare al governo del nostro Trentino una squadra giovane, competente e motivata. Per realizzare questo programma è però necessario, come dice lui, “traghettare” queste persone con l’aiuto di figure più mature, qualificate, portatrici di esperienze professionali anche importanti, di gestione di aziende, istituzioni e quindi con un bagaglio di competenze ampio che garantisca tutto questo a favore, appunto, della nostra terra.

Ho accettato per la stima che ho nei confronti di Sergio, ho accettato perché credo di poter dare il mio contributo a questo progetto ed ho accettato perché sento un forte dovere generazionale che mi affida ancora un compito e cercherò di realizzarlo, se i miei concittadini lo vorranno.

 

 

A suo avviso, il futuro dell’istruzione e della ricerca su quali aspetti dovrebbe essere maggiormente strutturato?

Ritengo che il periodo in cui la pandemia ha “fermato” la scuola ed i suoi processi di apprendimento abbia messo in luce qualche falla, ad esempio lo scarso allenamento all’uso della digitalizzazione, in primis le piattaforme digitali, che oggi dovrebbero essere previsti nei progetti formativi come strumento in  grande aiuto alla didattica ed elemento importante all’interno di un processo innovativo necessario. Vi sono due temi estremamente delicati e talvolta determinanti nelle scelte dei ragazzi. Il primo è l’attività di orientamento al termine delle scuole medie inferiori e l’altro è la dispersione scolastica che fortunatamente nel nostro Trentino è assai bassa, ma esiste e vanno studiate le motivazioni a monte. Quando un giovane lascia è tardi.

Dall’altra parte vi sono i Docenti che svolgono un ruolo fondamentale per la preparazione dei ragazzi; essi stessi devono portare un bagaglio di conoscenze e competenze necessarie per poter lavorare in qualità, ma devono anche godere di una adeguata valorizzazione sia nello sviluppo della carriera che dal punto di vista economico.

I percorsi curricolari dovrebbero essere strutturati in verticale, dal primo anno della primaria all’esame di maturità, con un unico filo programmatico, con ampio e continuo dialogo fra i vari cicli scolastici. Ciò eviterebbe le ripetizioni in alcune discipline e uno sviluppo continuo senza interruzioni, verso l’alto. Un percorso lineare, proficuo, senza inutili interruzioni. Maggiore valorizzazione all’uso e allo studio della lingua italiana con almeno due lingue straniere fin dalla scuola per l’infanzia. In quest’ultima l’attività didattica dovrebbe concentrarsi sull’ascolto e la comprensione. Come un bimbo che, ascoltando dal grembo della mamma, nasce e decodifica dal suono le voci che già conosce e ben presto comprende la lingua. Il bambino nella scuola materna può sviluppare un apprendimento eccezionale se basato sull’ascolto e la comprensione. A scuola, poi, svilupperà, molto facilmente, le altre abilità.

Alla fine della scuola secondaria tutte le facoltà universitarie dovrebbero essere aperte, con una attenta analisi dei fabbisogni di figure e profili professionali. La scuola, l’istruzione e la formazione al servizio del mondo del lavoro. Pensiamo solamente a talune facoltà, come medicina, infermieristica o farmacia dove vi è il numero chiuso eppure i bisogno di queste figure professionali è in continuo aumento.

Maggiori investimenti nella ricerca porterebbero al miglioramento della situazione sanitaria in moltissimi ambiti e patologie dove fino ad ora è dimostrato che la ricerca porta a risultati straordinari, ma sono necessarie risorse importanti e significative.

Sono da parecchi anni impegnata anche sul fronte associazionistico, nel quale le Associazioni di servizio sono molto spesso sostenitrici delle Fondazioni per la lotta contro i tumori e quant’altro; però si tratta sempre di investimenti assolutamente insufficienti. È l’Ente Pubblico che dovrebbe farsi carico di fare di più, molto di più. Nel nostro territorio, tra l’altro, abbiamo dei Centri di Ricerca estremamente qualificati nel mondo, la nostra Università è un’eccellenza anche in questo ambito.

 

 

Perché ha scelto di sostenere Sergio Divina?

Ho scelto di sostenere Sergio Divina anzitutto perché lo stimo molto; ritengo abbia le doti che un bravo Presidente di Provincia dovrebbe avere. È serio e corretto ed ha grandi esperienze che acquisite sia a livello provinciale che in Parlamento. Lo ritengo la persona ideale per guidare una squadra di governo al meglio. Ho scelto di sostenerlo poiché ha voluto compiere con me delle riflessioni programmatiche, ha chiesto il mio parere nel settore in cui ho maturato maggiore esperienza, mi ha coinvolto in maniera chiara e onesta, non perché io sia una donna, ma perché sono una “donna di scuola”. In questo momento io non sono interessata ad entrare in un partito, ma in un grande gruppo di lavoro, dove ognuno potrà dare il suo contributo con passione, capacità e competenze.

Sergio Divina mi ha dimostrato di puntare molto sulla scuola e quindi il settore formativo e culturale, sulla sanità nella quale la programmazione e la lungimiranza può e deve prevenire le emergenze della mancanza del personale ed infine, anche nei confronti degli anziani. Molti altri sono i temi che in questo momento sono al centro dell’attenzione quali l’ambiente, l’immigrazione e la guerra. Moltissimo sarà il lavoro ed altrettanta la nostra motivazione e lavorar bene!

 

Il suo passato di Presidente dell’Isit quali esperienze le consentirà di tradurre in esperienza politica?

Attualmente sono ancora Presidente e Legale rappresentante di ISIT, che fino ad un paio di anni fa, comprendeva anche l’Istituto Accademico per Interpreti e Traduttori, l’unica realtà universitaria non statale della regione, da me fondato nel 1989 ed  è stato la realizzazione del mio sogno da bambina. Per più di trent’anni ho vissuto accanto ai ragazzi, ascoltandoli uno ad uno, dal giorno dell’iscrizione fino alla scelta della tesi di laurea ed alla loro proclamazione. Conoscevo i loro talenti, ascoltavo le loro richieste, alimentando le loro attitudini e pretendendo studio e preparazione senza sconti ed infine accompagnandoli nel mondo del lavoro. Sono ancora in contatto con molti di loro e fino ad un paio d’anni fa il collegamento fra loro e le matricole era praticamente costante per far conoscere le loro esperienze, i loro percorsi; quelli che erano stati sui banchi prima di loro e poi divenuti i protagonisti, sono state testimonianze essenziali.

È stata necessaria ed utile una attenta e continua analisi del mondo del lavoro per decenni e conseguentemente con un aggiornamento costante del piano degli studi, anche con l’introduzione di discipline molto innovative, anticamera di nuove professioni. Il Consiglio Provinciale viene definito “aula” dove ognuno parte con una dichiarazione di programma, entra, inizia a lavorare e deve dimostrare quello che sa fare portando risultati, migliorando la situazione  e governando al meglio il territorio.

Alla fine della legislatura c’è la verifica: chi non ha lavorato bene… Anche qualche studente, nel corso degli anni, se trovava troppo impegnativo il percorso, decideva di lasciare poiché non riusciva a reggere l’impegno! Non è un peccato abbassare il tiro, è segno di consapevolezza. Mi pare ci sia una certa similitudine!

 

 

Per innovare e rafforzare l’autonomia del Trentino quali possono essere i prossimi passi a Roma e a Bruxelles?

Sono sempre stata orgogliosa di essere nata e di vivere in una provincia autonoma poiché credo che la nostra autonomia ce la siamo conquistata, attraverso il lavoro della gente e l’impegno enorme di grandi personalità politiche che nel corso degli anni si sono prodigati a costruirla e poi a mantenerla.  L’autonomia, credo, consista nel buon governo, nella buona amministrazione nell’interesse generale del territorio e della popolazione. In molti ambiti noi siamo un modello, come pure nella gestione dell’autonomia, che va vista non come chiusura o definizione di confini, ma con una visione nazionale. Dobbiamo coltivare le nostre tradizioni, pur tutelando l’identità collettiva. Gestire l’autonomia significa anche saper gestire bene le relazioni. Alcide De Gasperi disse nell’assemblea costituente del 29 gennaio 48: “Le autonomie si salveranno, matureranno, resisteranno se sapranno dimostrare di essere migliori della burocrazia statale, migliori del sistema statale accentrato e migliori soprattutto per quanto riguarda le spese”.

 

 

Nei primi cento giorni, qualora lei fosse eletta, in quali àmbiti orienterebbe il suo agire politico?

Chiederei subito mandato al Presidente o all’Assessore competente di poter aprire un Osservatorio nei confronti delle scuole per raccogliere le loro esigenze, i punti di forza e i punti di debolezza. Magari farei un gruppo di lavoro con degli studenti della facoltà di Sociologia. Con le scuole iniziate da poco mi piacerebbe anche fare una bella indagine per scoprire se tutte  hanno iniziato con l’organico al completo. Trovo importantissimo, che ci siano tutti gli insegnanti al loro posto fin dal primo giorno di scuola. Cercherei di preparare un Dossier con un questionario che abbracciasse diversi ambiti, non escluso il “mio” Trilinguismo. Credo che sarebbe opportuno incontrare gli “attori” nelle scuole per portare a conoscenza il percorso che si potrebbe intraprendere, anche con il loro aiuto, genitori compresi. Le scuole “virtuose” nei vari progetti vanno “sostenute”.

Parallelamente farei una ricerca presso le aziende più significative del territorio per capire i fabbisogni o il loro orientamento dal punto di vista occupazionale.

Quindi vorrei saperne di più sul personale dell’ospedale, che lancia continuamente segnali di emergenza, sul fronte dei turni estremamente impegnativi, ecc. Credo che migliorare la situazione al Pronto Soccorso sia una vera emergenza. Non si possono aspettare ore ed ore prima di giungere ad una diagnosi. Sono momenti in cui una persona o una famiglia vivono momenti di grande apprensione, forse dolorosi, magari fino a notte fonda.

Infine, ma certamente non meno importante, anzi!! Un ricordo: nel 2012 organizzammo come Commissione Provinciale Pari Opportunità una giornata denominata “Staffetta di idee e proposte sulla rappresentanza di genere in politica economia e società civile”. Le donne rappresentanti delle istituzioni di quel momento (Provincia e Comune) firmarono un documento nel quale si impegnavano a “mettersi insieme” per lavorare verso una reale democrazia paritaria. Ebbene, vorrei riprendere questo lavoro poiché l’impegno è stato completamente disatteso. Se fossi eletta andrei a cercare tutte le elette e cercherei di convincerle ad unirci verso questo obiettivo comune, al di là delle appartenenze di partito. Dobbiamo essere unite per lottare verso le discriminazioni di genere, per combattere la violenza contro le donne, per ottenere una decente parità salariate e quindi per aumentare i servizi per la conciliazione “affetti e affari”.

Cento giorni sono solo l’inizio, ma in cinque anni si possono ottenere dei grandi risultati.

 

 

 

 

 

 

PROFILO PROFESSORESSA LOREDANA BETTONTE

Loredana Bettonte, nata e vissuta a Trento, è sposata con Alberto Defant da 51 anni, con un figlio DAVIDE, che, con Daniela, le hanno dato il nipotino (Sebastiano). Da anni il figlio è anche il suo braccio destro, nonché Direttore Generale. Terminati gli studi al Magistero di Milano nel 1971, ha insegnato presso Istituti Superiori Statali fino al 1982. Nel corso degli anni ha intrapreso moltissimi percorsi di formazione ed aggiornamento.
Dirigente scolastico fino al 1989, è stata Dirigente Universitario fino al 1996, allorquando ha fondato I.S.I.T. srl di cui è Presidente oltre che Amministratore Delegato, fondando l’unico Istituto Universitario non statale della regione Trentino Alto Adige, l’ISTITUTO ACCADEMICO PER INTERPRETI E TRADUTTORI, ceduto lo scorso anno come ramo d’azienda.

Con un qualificato team di linguisti e ricercatori nel settore dei “codici linguistici e microlinguaggi” ha istituito un Nucleo di Ricerca e coordinamento volto a progettare e sperimentare metodologie innovative per l’insegnamento e l’apprendimento delle lingue straniere.
Dal 1989 al 2022 l’Istituto ha intrapreso un’intensa attività a livello nazionale e internazionale nel settore del Multilinguismo e della Multiculturalità.
Il Corso di Laurea ha preparato, negli anni, centinaia di studenti provenienti da tutte le zone d’Italia e dall’estero, venuti a Trento per diventare degli professionisti specialisti nelle lingue tradizionali, ma anche nelle lingue extraeuropee. Infatti si studiavano anche altre lingue come la lingua araba, il cinese, oltre che le lingue europee tradizionali come inglese, tedesco, francese, spagnolo, romeno, svedese e norvegese, in aggiunta a discipline professionalizzanti come il Marketing, la Comunicazione e la Turismatica per il conseguimento di competenze immediatamente spendibili. Per molti anni sono stati attivati insegnamenti del settore delle tecnologie innovative per la traduzione assistita, automatica (con collaborazione con FBK) e per il riconoscimento e trattamento automatico del parlato, nel settore del sottotitolaggio e della L.I.S. Lingua dei Segni.

La professoressa Bettonte, con grande passione e attaccamento, seguiva personalmente i suoi studenti, insegnando la Neurolinguistica, disciplina che il suo Dipartimento di Ricerca ha portato avanti per anni, e all’interno del quale si era elaborato un innovativo strumento tecnologico per lo studio delle lingue straniere. Parallelamente all’attività istituzionale del corso di Laurea I.S.I.T., è Ente di Formazione accreditato con specializzazione nella formazione continua e permanente e per l’Aggiornamento degli Insegnanti, degli Educatori e degli Adulti.

A livello personale collabora affiancando prestigiosi Scuole del territorio nel recepimento del principi del Trilinguismo, in particolare nella progettazione del “Curricolo Verticale” per l’attuazione dell’intero percorso per il raggiungimento di conoscenze e competenze elevate nel campo delle lingue straniere, con particolare attenzione alla valorizzazione della lingua italiana. Nel 2005, nel 2007 e nel 2008 I.S.I.T. è stato insignito di un prestigioso premio internazionale, denominato LABEL, rilasciati dal Commissario Europeo per l’Educazione e dai Ministri della Pubblica Istruzione e del Lavoro. Ogni progetto è stato prescelto su una rosa di parecchie decine perché presentava requisiti di innovazione e di grande qualità. Il primo, ottenuto nel dicembre del 2005 riguardava un corso di inglese, tedesco ed arabo per i Carabinieri e l’altro, l’ultimo, nel dicembre del 2007, un corso di inglese e cinese per la Guardia di Finanza; il terzo si riferiva ad un Corso di Lingua Inglese per portatori di handicap fisici gravi.
L’Istituto è stato punto di riferimento di importanti certificazioni linguistiche europee ed americane, come ad esempio il prestigioso TOEFL, di cui era unico riferimento nella Regione.

La professoressa Bettonte è membro di alcune associazioni culturali e Club Service (per attività di solidarietà) delle quali è referente e nelle quali si è dimostrata parte attiva, motivata e coinvolgente. La cultura, il benessere della collettività e i giovani, per i quali ha lavorato tanto allo scopo di progettare e garantire loro un futuro positivo e gratificante, sono stati i motivi ispiratori della sua vita e del suo operato.
Fino al 30 giugno 2023 è stata, per il quinto anno non consecutivo, Presidente di International Inner Wheel Club di Trento Castello; è Socia di Mafalda Donne Trento; è componente del Direttivo di Terziario Donna; fino al 2014 membro della Commissione provinciale per le Pari Opportunità; è stata per anni membro della Giunta Assindustria per il settore dell’ICT; socio fondatore di “Iter Legis Progetto Formazione”; socio fondatore di altre associazioni in campo formativo e linguistico come l’Associazione nazionale Scuole Interpreti, Vicepresidente dell’Associazione culturale “Accademia Aliprandi & Rodriguez”, con sede a Firenze, è da parecchi anni coordinatrice nazionale dei progetti di formazione dedicati ai portatori di DSA e, in generale dei portatori di BES.

Autrice della sperimentazione di percorsi formativi destinati a portatori di DSA con particolare riguardo all’apprendimento delle lingue straniere. Docente del primo progetto a livello nazionale: Special Education for Learning disabilities “The English language typed. Particolarmente attivo è anche il suo interesse nei confronti del tema riguardante la Democrazia Paritaria e tutte le problematiche femminili, dal lavoro, alla parità salariale, alla conciliazione “affetti & affari”. È componente dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio delle Donne del Comune di Trento.

 

PUBBLICAZIONI (Qualche esempio)

Antologia stenografica in tre volumi (nei tre sistemi stenografici riconosciuti dallo Stato) “Stenografia Oggi” per gli Istituti Tecnici Commerciali – gli Istituti Professionali di Stato per il Commercio ed i Centro di Formazione Professionale – 1980; “Antologia Stenografica”: n. 3 volumi (sistemi riconosciuti dal Ministero della Pubblica Istruzione ed ammessi all’insegnamento: Gabelsberger-Noe, Cima e Meschini) testo contenente una parte grammaticale autografa ed una parte antologica – 1984;

“Stenopratica”: nuova antologia stenografica per gli Istituti Professionali di Stato e per gli Istituti Tecnici Commerciali – stenoscritto in due sistemi – 1991.
Dal 1988 a tutt’oggi Articoli vari sulla nuova didattica nell’insegnamento delle lingue straniere
“Grammatica d’Europa”: progetto di ricerca per l’apprendimento trasversale di più lingue.

Titolare del software di apprendimento lessicale ISITMETHOD per lo studio e la pratica della lingua inglese Neurolinguistica: Tecniche e modelli di memorizzazione (da una collaborazione con il Prof. Gianni Sembianti dell’Accademia di Neuroscienza)
“Documentare la parola” Manuale di elaborazione del testo (dallo stenografo al resocontista)
“La multimedialità nel multilinguismo per una reale dimensione di integrazione multiculturale”
Le Basi biologiche e i meccanismi della memoria (in collaborazione con il Prof. Gianni Sembianti dell’Accademia di Neuroscienza)
“Per un cervello domani” in collaborazione col il Prof. Gianni Sembianti (Editrice U.C.I. Trento)

Studiosa nel settore della neurolinguistica ed esperta nella didattica innovativa nel settore delle lingue straniere promuove studi, ricerche ed attività formative;
pubblica monografie e manuali, libri di testo, manuali di didattica e metodologia;

È autrice di articoli della Rivista on line “Specialinguaggi”. È stata Autrice di numerosi articoli per la:

– Rivista poliglotta di informazione e cultura delle lingue “Europa Vicina”; – Rivista scientifica “Rene e Salute”

 

ONORIFICENZA E RICONOSCIMENTI

  • –  Con Decreto del Capo dello Stato datato 2 giugno 2014 le è stata conferita l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, in considerazione di particolari benemerenze in ambito accademici e culturale, a livello nazionale e internazionale.
  • –  Il 15 marzo 2017 la Fondazione ROTARY le ha conferito il riconoscimento PAUL HARRIS FELLOW in segno di riconoscimento tangibile della sua professionalità.
  • –  il 13 maggio 2017 a Venezia le è stato conferito il “Premio Inner Wheel per la Donna”: Donne imprenditrici: le sfide del cambiamento.

 

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