(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Lettera a favore dell’associazionismo trentino. Fin dal 1995 sono stato Presidente dei “Gruppi folkloristici del Trentino”, anche Vicepresidente della Feccrit e Assessore nazionale del folkloristico per la Fitp.
Sempre dal 1995 anche collaboratore presidente della Pro Loco di Pieve Tesino (la più antica d’Italia). Per me, chiunque si riconosca nella storia o nella vita delle proprie famiglie, delle proprie comunità, del nostro Trentino, l’associazionismo è anche, soprattutto, l’anima del volontariato.
Un volontariato che è patrimonio ed eredità delle nostre tradizioni popolari, ricordo ed esempio di usanze e di trasmissione del patrimonio culturale, di costanza e di impegno, di fatica, di desiderio e di orgoglio, presenti nella vita e nella storia di persone, di comunità, di piccoli paesi.
È esempio e ricordo di “scalate e di battaglie” personali e comuni per crescere, migliorare, andare avanti, progettare e vedere un futuro migliore per tutti, insieme. Se fossi eletto, molte sarebbero le proposte che desidero presentare e rendere realizzabili e, tra tutte, quella relativa al principio di associazionismo e volontariato.
Una delle idee?… Magari iniziare a far conoscere nelle scuole le tradizioni, la storia, la cultura del folklore trentino, in modo che bambini e ragazzi possano scoprire anche nuove notizie sulla storia, vera, dei nonni, degli avi e degli anziani vicini di casa. In modo che possano scoprire e sperimentare (magari), la cultura dei lavori nei campi e della fatica nei boschi, l’educazione nei rapporti umani, la vicinanza ai bisognosi, la collaborazione e la compartecipazione.
Oltre a ciò, potrebbero anche scoprire altri esempi molto interessanti: i costumi, le cerimonie, le musiche, le danze, i canti, i proverbi, le fiabe e i racconti che trasudano, oltre all’allegria, rinunce e fatiche dettate dal lavoro continuo e anche qualche sconfitta, che porta alla costante volontà di “farcela”.
Tutto ciò, per far comprendere l’importanza del confronto con gli altri, con chi ha anche tradizioni diverse legate alla storia familiare passata, per far capire che comunicare, raccontare, chiedere, rispondere e trovare somiglianze, porta a non sentirsi “unici” e a far capire che ognuno deve essere importante per gli altri.
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Dario Granello
Candidato Elezioni Pat – Noi con Divina Presidente
