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GUGLIELMI (FASSA) * REGIONI A STATUTO SPECIALE – INCHIESTA GIORNALISTICA : « SORPRENDE SIANO CONSEGNATE IN PASTO AGLI ITALIANI TESI NON DOCUMENTATE, SULL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA »

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18.25 - martedì 28 marzo 2023

Disinformazione in prima serata. Dopo la disinformazione a pagina 13 del primo quotidiano nazionale, ieri sera abbiamo assistito alla replica in prima serata su uno dei TG più seguiti, vale a dire il TG La 7. Infatti la consueta rubrica di Milena Gabanelli già pubblicata sul Corriere della Sera con il presuntuoso titolo di “Data Room” ha tradito il suo nome dimostrando di non conoscere i dati dei quali si occupa, né la materia sulla quale si permette di predicare. Sorprende che siano consegnate in pasto agli italiani, all’ora di cena, tesi non documentate sull’autonomia differenziata, al solo scopo, credo, di denigrare un disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri ed in procinto di essere esaminato dagli organi legislativi.

All’Autonomia trentina non fanno certo paura alcuni minuti di trasmissione nel TG dell’editore del Corriere della Sera, né una presunta inchiesta sulla differenza tra le regioni e le province a statuto speciale e le regioni ordinarie. Nei sei minuti del servizio del TG di Mentana non si è parlato di competenze delegate alle regioni e alle province a statuto speciale, non si sono confrontate le spese pro capite complessive, non sono state illustrate le differenze fra un’autonomia e l’altra, come se il Trentino fosse uguale alla Sicilia o il Friuli alla Sardegna. Non mi voglio soffermare però sulle sgradevoli sensazioni che hanno colpito tutti gli abitanti del Trentino che si sono sentiti dei diversi, che sono stati definiti dei privilegiati.

Voglio segnalare i dati errati che sono stati diffusi ieri sera al TG e ieri sul giornale più letto d’Italia. Siamo stati messi alla berlina, noi consiglieri regionali del Trentino Alto adige, perché, questa è la tesi, con tutti i soldi in più che lo stato ci gira rispetto alle regioni ordinarie facciamo davvero quello che vogliamo, incluso pagarci gli “stipendi” più alti d’Italia. La malafede di chi ha illustrato questi dati falsi è evidente fin dal primo aspetto: come si può parlare di “stipendi”, già un termine improprio, senza mai definire se le cifre illustrate siano lorde o nette? Nell’edizione televisiva dietro le spalle della giornalista campeggiava una tabella che illustrava come i Consiglieri regionali del Trentino Alto Adige incassassero 10.500 euro al mese e, ad esempio i poveri colleghi calabresi un misero “stipendio” di 6.136 euro.

La realtà, facilmente comprensibile da ciascun cittadino italiano, sta nelle pubbliche pagine di tutti i siti dei Consigli regionali d’Italia: con un paio d’ore di lettura e un po’ di buona volontà si comprendono molte cose, grazie alle sezioni denominate Amministrazione trasparente, come quelle dei nostri Consigli provinciale e regionale.
La prima cosa che salta agli occhi, partendo proprio dal sito del nostro Consiglio regionale, è che consiglieri regionali del Trentino Alto Adige hanno l’indennità di carica di 10.500 euro mensili LORDA e che il rimborso spese è pari a 732 euro NETTI, sempre mensili. Scendendo in Calabria si scopre che i consiglieri regionali di questa splendida regione del sud percepiscono una indennità lorda di 5.100 euro LORDA ed un rimborso spese esentasse, sempre mensile, di 6.000 euro NETTI. Ritengo questo esempio illuminante per definire con quale precisione sia stata confezionata questa parte del Data Room.

Come si può sperare che l’inchiesta, svolta a quanto pare da 4 giovani ricercatori, sia da considerarsi approfondita e rigorosa se i pochi dati forniti sono palesemente manipolati e falsi? Come si può contrastare la demagogia se a propinarla è il primo quotidiano italiano ed uno dei principali editori televisivi, che sono, tra l’altro, proprietà dello stesso imprenditore?
Come possiamo pensare di approcciarci ad analizzare un processo complicato come quello dell’autonomia diffusa e differenziata se chi ci dovrebbe informare manipola i dati e disorienta l’opinione pubblica?

 

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Luca Guglielmi
Consigliere provinciale e regionale ladino

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