(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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Ero sicura dell’innocenza del Presidente, ma non da ora che è facile per i più, anche all’interno del suo partito, felicitarsi per l’assoluzione.
Quando il Presidente era sotto attacco totale e considerato reietto anche a livello europeo, eravamo in pochi, pochissimi a batterci senza se e senza ma, per il suo onore, per la sua libertà , per la sua dignità. Per la sua storia che è la storia degli ultimi quarant’anni di storia, come scrissi nel mio libro “Il cuore oltre gli ostacoli”.
Tempi nei quali la gente ti riconosceva per strada e per la sola colpa di essere un parlamentare donna di Forza Italia, ti urlavano “Bunga Bunga”, tempi nei quali in tutti i rotocalchi perlopiù a sinistra ti trovavi sola contro tutti a difendere il Presidente per affetto e convinzione.
Io personalmente sono arrivata a dimettermi da sottosegretario del governo Letta, per la sentenza del primo agosto del 2013- unica nella storia, anche perché conoscevo personalmente il giudice Amedeo Franco del collegio che lo condannò e ne raccolsi lo sfogo della pressione subita.
Peccato che perlopiù quelli che lo hanno sostenuto nei momenti più difficili e più bui, non ci sono più e gli è stato impedito di restargli accanto politicamente. Le mie felicitazioni anche per la famiglia del Presidente, che ha dovuto subire ogni sorta di umiliazione e che nessuno potrà ripagare per anni di calunnie sul proprio papà e e sulla grande azienda da lui fondata.
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Michaela Biancofiore,
Parlamentare CI- Senatore Membro gruppo Civici d’Italia, Coraggio Italia, Udc, Maie