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COORDINAMENTO INTERREGIONALE TUTELA GARDA * “CICLOVIA“: « CHIEDIAMO AL PRESIDENTE FUGATTI DI SOSPENDERE L’OPERA, DI RIPENSARE IL PROGETTO » (TESTO DELL’APPELLO)

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09.41 - martedì 30 gennaio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Sono state un centinaio le persone che domenica mattina hanno partecipato al sit-in di protesta Ciclovia del Garda non così organizzato dal Coordinamento Interregionale per la Tutela del Garda, alla Casa Rossa (cantoniera) sul lungolago all’inizio ipotetico della ciclovia. Qualcuno è arrivato anche via acqua. L’azione è stata decisa a seguito della risposta negativa di Fugatti e maggioranza, alla mozione presentata da tutta la minoranza al consiglio provinciale che richiedeva per la Ciclovia del Garda la sospensione dell’opera e un ripensamento del progetto e della comunicazione ufficiale dell’inizio dei lavori del tratto trentino dal confine con Limone: i famosi 98 metri, costo preventivato 2.622.000, che si fermano all’imbocco della Galleria delle Limniadi. Costi, sicurezza e danno paesaggistico irrimediabile le ragioni della contrarietà a questo progetto di ciclovia.

Esposta a rischio geologico elevatissimo; con costi esorbitanti: per 5,5 km (sponda trentina ovest) da 25 milioni preventivati nel 2018 agli 81 milioni preventivati nel 2023, quando invece non ci sono i soldi per la circonvallazione di Torbole, che non verrà messa in bilancio; devasta irrimediabilmente un paesaggio di bellezza unica. E, se fosse realizzata, non corrisponderebbe certo all’immagine affascinante che molte persone si fanno sulla scorta della passerella di Limone che non è ciclovia, tant’è che è percorsa quasi esclusivamente da pedoni, ha un limite di velocità di 10 km per le biciclette, si conclude in un vicolo del centro storico di Limone, e viene ripulita costantemente dai “sassolini” che vi cadono.

La richiesta:sospensione dell’opera e il ripensamento del progetto. L’alternativa c’è: la via d’acqua. Questo in sintesi quanto è stato affermato dagli interventi che si sono succeduti tra cui quelli dei consiglieri provinciali Michela Calzà e Filippo Degasperi. Questo quanto è stato spiegato attraverso un volantino ai ciclisti e ai pedoni di passaggio sul lungolago, che per la maggior parte sono disinformati rispetto alle reali caratteristiche del progetto.

Il Coordinamento fa sapere che è attiva una raccolta fondi per sostenere le azioni legali ed informative contro questa ciclovia (FERMIAMO LA CICLOVIA DEL GARDA https://gofund.me/2dfc2260), una petizione su change.org ed un appello diretto al Presidente della Provincia che ha appena bocciato la richiesta di sospensione del progetto per ripensarlo.

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Il testo dell’appello:
Se la frana non ferma la Ciclovia del Garda, fermiamola noi cittadini e cittadine! Invia al presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti questo semplice appello:
‘NO alla Ciclovia del Garda pericolosa, costosa, devastante
SI’ alla navigazione coi battelli
FUGATTI, FERMATI!’

Spediscilo via mail contemporaneamente agli indirizzi
presidente@provincia.tn.it
e
trento@italianostra.org

 

 

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