(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Degodenz. Rimanere coerenti con la visione politica per la quale si è stati eletti sarebbe cosa buona per la moralità pubblica e per la credibilità delle Istituzioni. Tuttavia, cambiare bandiera è un diritto di ognuno.
Ci sono due modi per farlo. Il primo è quello di dichiarare con sincerità e trasparenza che si cambia idea e mantenere almeno per un po’ di tempo un minimo di pudico silenzio. Questo si chiama “rivedere le proprie posizioni”.
Il secondo è quello di saltare sul nuovo carro (solitamente quello che sta al Potere) in maniera subdola e strisciante. Questo si chiama “tradimento”. Dispiace constatare che il consigliere Pietro De Godenz ha scelto la seconda strada.
Rieletto con l’Unione per il Trentino, dentro la coalizione di centro sinistra nel 2018, ha presto iniziato a votare in Consiglio con la maggioranza di Destra. Ha dismesso ogni rapporto con il Partito che lo aveva eletto, senza darne motivo alcuno. E neppure onorando gli impegni di contributo finanziario sottoscritti.
Si è fatto nominare dalla Giunta quale membro del Comitato per le Olimpiadi Invernali (organismo peraltro senza potere alcuno: il classico piatto di lenticchie) senza avvertire il dovere morale se non formale di dimettersi per incompatibilità tra tale ruolo “di fiducia” della Giunta e quello di consigliere provinciale di minoranza.
Ed ora appoggia ufficialmente e pubblicamente la Sindaca Predazzo, candidata in una lista a sostegno della coalizione di Destra. Non sarà certo un caso che i due pare siano stati tra i pochi politici ed amministratori di Fiemme al corrente, fin dall’inizio, della pasticciata, discutibile e naufragata operazione imprenditorial-politica riguardante il Nuovo Ospedale ai Masi di Cavalese.
Si può cambiar bandiera, appunto, ma sarebbe bene farlo mantenendo un minimo di pudore e di dignità.
Unione per il Trentino, per chiarezza, è tra i fondatori di Campobase, sostiene Francesco Valduga candidato presidente e il candidato di Fiemme Michele Malfer.
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La segreteria provinciale di Campobase.