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UIL SCUOLA – TRENTINO * SCUOLA INFANZIA: DI FIORE, « AD OGGI ALLE TANTE PROMESSE NON SEMBRA SIANO SEGUITI ALTRETTANTI PASSI CONCRETI »

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17.11 - lunedì 6 maggio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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La Scuola Infanzia merita attenzione: dalle comunicazioni al dialogo. Di Fiore: “Il personale della Scuola dell’Infanzia continua a non essere effettivamente ascoltato. Ché la comunicazione non riesce a diventare dialogo: riconoscimento delle istanze avanzate da lavoratrici e lavoratori. L’ultimo esempio? I 5 giorni di ferie da usufruire durante l’anno”

Da più di due mesi si attende la calendarizzazione di un nuovo incontro con l’Assessore all’Istruzione: molte le tematiche da affrontare, molte le difficoltà e i nodi da sciogliere dopo l’introduzione unilaterale dell’undicesimo mese di lavoro.
Ad oggi alle tante promesse non sembra siano seguiti altrettanti passi concreti. Non solo non è stato avviato concretamente un tavolo per la costruzione a regime di un modello diverso per le attività aggiuntive dell’undicesimo mese, ma nulla è stato concertato / condiviso sulla gestione della imminente stagione estiva.

Nessun confronto su: come utilizzare le persone in sede di diversa titolarità, a seguito di accorpamenti di scuole, tutt’altro che condivisi, di cui peraltro non abbiamo avuto informazione alcuna; come rendere concretamente esigibile (ricordandosi anche di operatori e cuochi) il diritto alle ferie, anche da usufruire durante l’anno scolastico; come valorizzare le attività didattiche, armonizzando compresenza – orario di servizio – sostituzioni. Richieste avanzate più volte e rimaste sulla carta. In una specie di post-it senza risposta. E dove la riposta vi è stata, la stessa si è dimostrata offensivamente indigesta.

Un esempio. Il FoREG provinciale. Senza dimenticare di come si sia arrivati a negoziare il fondo quasi alla fine e non all’inizio dell’anno scolastico, UIL Scuola aveva chiesto un finanziamento aggiuntivo provinciale, proprio per poter riconoscere economicamente la piena disponibilità delle persone in tema di orario di servizio – flessibilità – scambi di servizio e turnazioni – sostituzioni. La risposta? Nessun finanziamento aggiuntivo! Anzi: depauperati i progetti specifici già avviati sin dal mese di settembre.

Per UIL Scuola si è voluto negoziare un accordo inutile, irragionevole e di dubbia legittimità (cambiano le regole e i riconoscimenti ad anno scolastico in corso). Un ulteriore esempio. Le cinque giornate di ferie. Era la fine di gennaio, dopo più di metà anno scolastico già trascorso, quando si era riusciti faticosamente a negoziare un’ipotesi di modifica contrattuale per l’attribuzione di 5 giornate di ferie da usufruire durate l’anno scolastico.

Prima della firma definitiva, UIL Scuola ha avanzato alcune richieste al fine di rendere il testo non ambiguo. Si trattava di questioni tecniche: i 180 giorno continuativi, il servizio effettivo, le modalità di eventuale recupero di ferie non maturate. Nulla: non si è voluto modificare nulla.

UIL Scuola in subordine ha provato a percorrere la strada della nota a verbale: “spieghiamo in una nota congiunta che cosa si intende per servizio continuativo, quali assenze possono essere conteggiate come servizio, …”. Chiusura totale da parte dell’Agenzia APRaN: nessuna nota congiunta, decide il dirigente del servizio istruzione. Ora è giunta la nota del Dirigente del Servizio: un vero schiaffo.

Il diritto ad usufruire delle 5 giornate non è un diritto assoluto (l’Amministrazione potrebbe tranquillamente e senza nessuna fondata giustificazione non concederle); la malattia non viene conteggiata come servizio effettivo; in caso di ferie già usufruite in difetto del requisito, le giornate verrebbero trasformate in permesso non retribuito.
Per UIL Scuola non vi sono le condizioni minime per poter firmare un accordo del genere. L’unica ad aver preso ferie è la Ragione. La ragione di un’Amministrazione che non vuole ascoltare le persone, che non vuole dialogare con chi rappresenta le lavoratrici e i lavoratori della Scuola dell’Infanzia.

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