(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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“Sicurezza, il Consiglio comunale incontri Commissario del Governo e Questore”. Gli episodi sono pressoché quotidiani, non tutti balzano alle cronache e molti ormai non vengono neppure denunciati alle forze dell’ordine, la situazione della sicurezza urbana è un tema che va affrontato con la massima attenzione anche a Rovereto, è assolutamente controproducente minimizzare o pensare di poter operare soltanto a livello di prevenzione senza prevedere strumenti di controllo del territorio ed utilizzando in maniera efficace la tecnologia in grado di identificare i responsabili di crimini e comportamenti illeciti.
Nonostante le ripetute sollecitazioni, a fronte della chiara volontà della sindaca e dell’Amministrazione comunale di non prendere in considerazione provvedimenti assunti da moltissime città ed amministrazioni, come previsto dall’articolo 40 del Regolamento del Consiglio Comunale i consiglieri comunali di “Noi Rovereto” (Chiesa, Degasperi, Lui, Mullici e Zambelli) con Viliam Angeli della Lega ed Andrea Vaccari di “Rovereto al Centro” presentano formale richiesta di convocazione del Consiglio Comunale da dedicare esclusivamente ad un incontro con il Commissario del Governo per la Provincia di Trento, il Questore di Trento, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine a Rovereto ed in Vallagarina, il Comandante della Polizia Locale Rovereto-Valli del Leno, invitando altresì i Presidenti dei sette Consigli Circoscrizionali, per dibattere in merito alla situazione della sicurezza a Rovereto alla luce dei recenti episodi ed udire la relazione sulle azioni di prevenzione, monitoraggio e presidio del territorio che vengono messe in atto a Rovereto.
Partiamo dalla cruda ma inequivocabile realtà: i cittadini sono preoccupati e le incursioni in serie nelle abitazioni in varie zone di Rovereto, da via Bellavista a Sacco fino a Marco, anche in orario pomeridiano, stanno sollevando un ulteriore forte allarme. Pur non paragonabile per dimensioni, vale la pena di riflettere sul fatto che Trento stia adottando tutta una serie di provvedimenti sia con finalità di controllo del territorio per prevenire episodi di vandalismi, danneggiamenti e comportamenti scorretti (il Comune ha finanziato con 20mila euro il servizio di controllo del territorio nelle ore serali per contrastare il fenomeno della malamovida) sia per allontanare dal Comune i responsabili e, da ultimo, ha esteso le zone di applicazione del Daspo urbano che consente di allonatare da certe zone della città individui che si rendono complevoli di bivacco, commercio abusivo, comportamenti che mettono a rischio l’incolumità di altre persone, ubriachezza molesta, accattonaggio, danneggiamento dell’arredo urbano e, non da ultimo, anche per detenzione e consumo di sostanze stupefacenti. Tutti fenomeni dai quali, purtroppo, Rovereto non può certo dirsi immune.
A fronte di tutto ciò l’Amministrazione comunale che fa? Respinte tutte le sollecitazioni delle minoranze, diniego della gravità dei ripetuti fatti delittuosi e, come riportato dalla stampa nei giorni scorsi, anche il rifiuto a sperimentare la via dell’introduzione del daspo urbano, che si potrebbe fare in tempi rapidi modificando in tal senso il regolamento di polizia urbana, che proprio quest’anno festeggia i suoi primi 100 anni. Pensare di lavorare soltanto sulla prevenzione, senza mettere in campo strumenti di effettivo presidio del territorio, non è in alcun modo sufficiente per pensare di restituire serenità e tranquillità a roveretane e roveretani. Queste sono evidenti e ripetute richieste che provengono proprio dalla cittadinanza, non si può far finta di niente.
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Gianpiero Lui
Capogruppo “Noi Rovereto” (Tn)