(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Leggiamo sui giornali che l’assessore ing. Ezio Facchin ed alcuni consiglieri comunali del Comune di Trento auspicano che, nella realizzazione del lotto 3 A della circonvallazione di Trento, vengano impiegate n.2 frese TBM anziché n.4 e che l’imbocco della galleria Trento venga fatta più a Nord, realizzando una parte del lotto 5, che collegherebbe in futuro la circonvallazione di Trento con quella di Bolzano.
Il CMST ha proposto tale ipotesi progettuale, elaborata dall’ing. Alberto Baccega, ed è stata inviata, nel luglio 2022, alla Commissione speciale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, nonché a tutti gli attori intervenuti nella fase autorizzativa.
Non possiamo che essere soddisfatti per questo intervento del Comune di Trento che avvalora quanto da noi proposto in passato, considerando che l’eventuale variante al progetto esecutivo comporterebbe un allungamento del termine di consegna ma realizzerebbe una diminuzione dell’inquinamento atmosferico ed acustico e i rischi dovuti al trasporto delle merci pericolose, sia in fase realizzativa che di esercizio.
Inoltre si potrebbe avviare la elaborazione di un progetto per la bonifica integrale del SIN TRENTO NORD ed aree limitrofe ed avviare un percorso virtuoso per restituire tale territorio alla città.
Peccato che esso dovrà essere effettuato in presenza di già avvenute demolizione di fabbricati e cessazione di attività. Rimaniamo in attesa di comunicazioni ufficiali da parte di RFI, italferr e Consorzio Tridentum.
Nei prossimi giorni consegneremo il Dossier 3 all’Osservatorio ambientale e per la sicurezza del lavoro sulle criticità del lotto 3, con le nostre ulteriori proposte e domande. Come da nostra richiesta, condivisa dalla Rete dei Cittadini, dovremmo essere convocati per proseguire, con metodo dialogico, l’interlocuzione con l’Osservatorio e gli attori protagonisti nel dibattito.
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I portavoce CMST
Ing. Ezio Viglietti
Ing. Pina Lopardo