Nelle prossime sedute del consiglio comunale di Trento verrà trattato l’ordine del giorno presentato e collegato alla variazione di bilancio, avente ad oggetto aiuti concreti a favore degli esercenti della nostra città.
Non possiamo dimenticare che il servizio offerto dagli esercizi pubblici sul territorio della città ha un valore sociale e turistico estremamente elevato.
Tuttavia, nell’ultimo periodo tutta la categoria ha subito notevoli disagi a causa della pandemia, con conseguente drastica riduzione degli incassi.
Inoltre, non tutti gli esercizi pubblici della città hanno a disposizione spazi esterni propri e neppure dispongono di un marciapiede limitrofo sufficientemente ampio per installare tavolini/sedie oppure di spazi utilizzabili nelle vicinanze dell’esercizio.
Tali esercizi rappresentano indubbiamente una delle categorie più in sofferenza e sono fortemente penalizzati in quanto privi della possibilità di servire la clientela posizionando tavolini e sedie all’aperto, con conseguente riduzione o addirittura azzeramento dei propri incassi.
In alcune situazioni le spese di gestione del locale, a fronte del mancato incasso, sono pertanto diventate insostenibili.
Per tali ragioni ritengo indispensabile che l’amministrazione comunale si impegni affinchè vengano destinati adeguati fondi o strumenti che permettano agli esercenti di risollevarsi economicamente, seppur non potendo svolgere servizio all’esterno del proprio locale.
In ogni caso, è di primaria importanza prevedere anche l’azzeramento o la riduzione delle imposte comunali a favore di tutta la categoria.
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Al Presidente del
Consiglio Comunale di Trento Dott. Paolo Piccoli
Al Sindaco
Dott. Franco Ianeselli
ORDINE DEL GIORNO collegato a proposta di deliberazione n. 1/2021 “art. 175, commi 1,2,3 del D.lgs. 267/2000 e s.m. bilancio di previsione finanziario 2021-2023. Variazione”
OGGETTO: AIUTI CONCRETI PER ESERCENTI PUBBLICI DELLA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE
Premesso che:
Sul sito del Comune di Trento sono individuate le linee guida con relativi adempimenti per richiedere, da parte di titolari, legali rappresentanti e gestori di pubblici esercizi, la concessione temporanea di occupazione suolo pubblico antistante i pubblici esercizi al fine di poter offrire il proprio servizio all’esterno dei locali.
Viene precisato inoltre che, “in ragione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e della necessità di rispettare le misure di distanziamento sociale nella somministrazione di alimenti o bevande, fino al 31 dicembre 2021, gli esercizi pubblici, i rifugi alpini ed escursionistici e le strutture ricettive anche all’aperto possono installare, in deroga alle previsioni urbanistiche, al regolamento urbanistico-edilizio provinciale e ai regolamenti edilizi comunali, plateatici e relative coperture o altre strutture leggere di protezione degli spazi di pertinenza, anche occupando il suolo pubblico. A tal fine il comune territorialmente competente autorizza l’installazione delle predette strutture entro venti giorni dalla presentazione della domanda.”
Considerato che:
– Il servizio offerto dagli esercizi pubblici sul territorio della città ha un valore sociale e turistico estremamente elevato.
– Nell’ ultimo periodo tutta la categoria ha subito notevoli disagi a causa della pandemia con conseguente drastica riduzione degli incassi.
– Non tutti gli esercizi pubblici della città hanno a disposizione spazi esterni propri e neppure dispongono di un marciapiede limitrofo sufficientemente ampio per installare tavolini/sedie oppure di spazi utilizzabili nelle vicinanze dell’esercizio (vie, parcheggi o aree verdi).
– Tali esercizi rappresentano indubbiamente una delle categorie più in sofferenza e sono fortemente penalizzati in quanto privi della possibilità di servire la clientela posizionando tavolini e sedie all’aperto, con conseguente riduzione o addirittura azzeramento dei propri incassi.
– In alcune situazioni le spese di gestione del locale, a fronte del mancato incasso, sono pertanto diventate insostenibili.
Tutto ciò premesso e considerato si impegna il Sindaco e la Giunta Comunale a
– destinare adeguati fondi o strumenti, nella variazione al bilancio di previsione finanziario 2021-2023, a favore degli esercenti pubblici della somministrazione di alimenti e bevande che risultino effettivamente impossibilitati, per ragioni logistiche legate allo stato di fatto dei luoghi, allo svolgimento del servizio all’esterno del proprio esercizio;
– prevedere, di concerto con le istituzioni competenti, nella variazione al bilancio di previsione finanziario 2021-2023, l’azzeramento e/o la riduzione delle imposte comunali (a titolo esemplificativo tari, imis, etc.) a favore della categoria degli esercenti pubblici della somministrazione di alimenti e bevande.
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Silvia Zanetti
Cons. Comunale SI PUO’ FARE!