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UIL – TRENTINO * INFORTUNI – 1° SEMESTRE 2020: ALOTTI, « IN PROVINCIA DI TRENTO SONO STATI 3.836, I DATI SONO PREOCCUPANTI »

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17.16 - lunedì 3 agosto 2020

Denunce infortuni sul lavoro 1° semestre 2020 – La UIL preoccupata dei dati INAIL del Trentino. Sono stati pubblicati dall’INAIL, i dati relativi alle denunce di infortunio e malattia professionale, presentate all’istituto al 30 giugno 2020.

Dai numeri emerge un andamento delle denunce di infortunio molto preoccupante a livello nazionale e tanto più a livello provinciale. Se in Italia le denunce sono state 244.896 nei primi sei mesi del 2020, appena il 24% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in Trentino sono state 3.836, ridotte solo del 5,03%, il minor decremento regionale in comparazione con il 2019.

Tanto più grande la preoccupazione se consideriamo che al 30 giugno 2020, una larga parte dei lavoratori e delle lavoratrici ha svolto la propria attività in modalità agile, lontano, quindi, dai luoghi di lavoro e che, tra marzo e maggio, molte delle attività produttive “non necessarie” sono rimaste chiuse.

A fronte del citato decremento delle denunce di infortunio (-24%), si è registrato purtroppo, un incremento dei decessi denunciati di quasi il 18,6% (482 a gennaio-giugno 2019 vs 570 a gennaio-giugno 2020). Ed anche qui emergono dati significativi: oltre a diminuire, a causa della mobiltà ridotta nel lockdown, il numero degli infortuni “in Itinere”, sono aumentate le denunce di infortunio “in occasione di lavoro” delle donne e, con l’incremento percentuale del 66,67% (incremento secondo solo a quello della Lombardia) gli infortuni con esito mortale in Trentino (da 3 a 5 da un anno all’altro).

È evidente che anche il Covid-19 ha influito negativamente sul numero complessivo della statistica nazionale, infatti ben 252 denunce nel semestre, hanno riguardato decessi legati al virus (1 in Trentino). Va quindi tenuta alta l’attenzione, soprattutto nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici più “fragili” in ragione all’età – ricordiamo che l’incremento dei decessi ha riguardato soprattutto lavoratori e lavoratrici over 55.

Alla luce di questo inaccettabile andamento, ci auguriamo che il tavolo aperto a livello nazionale con la Ministra del Lavoro acceleri il percorso intrapreso prima di questa terribile pandemia e che, anche con la Provincia di Trento, si riapra un’interlocuzione con le Parti Sociali sul delicato teme. Si dia avvio inoltre ad un rafforzamento di organico e risorse delle strutture provinciali (Servizio Lavoro e Uopsal), per dare risposte efficaci in termini di prevenzione e tutela dei lavoratori e delle lavoratrici oltre che di opportuna repressione e sanzionamento dei comportameti inadeguati di aziende e lavoratori.

 

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Walter Alotti
Uil del Trentino

Segretario generale

 

Alan Tancredi

Segretario confederale

 

 

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