Caso Sicor: la disdetta del contratto nazionale di lavoro per Rovereto Futura è “una vigliaccata padronale”.
I lavoratori della Sicor rischiano di non avere più un salario minimo, gli aumenti salariali, i diritti per malattia, infortunio, permessi, lavoro straordinario, i diritti sindacali (ad esempio quello di iscriversi a un sindacato), fare le assemblee, eleggere i propri rappresentanti.
Queste le conseguenze della disdetta del contratto nazionale di lavoro da parte dell’aziendale: una decisione che Rovereto Futura non esita a definire una vigliaccata padronale, senza precedenti a Rovereto.
Una decisione che va decisamente respinta prima che attecchisca nel tessuto industriale di Rovereto. Il lavoro e l’occupazione vanno garantiti e salvaguardati nella nostra città e in Vallagarina. Il sindaco Francesco Valduga, che Rovereto Futura sostiene nell’ambito della coalizione Idea 2020, ha dimostrato di essere dalla parte dei lavoratori, incontrando i sindacati e chiedendo un confronto con l’azienda.
Non possiamo permettere che i titolari spagnoli della ditta spadroneggino nella nostra città, riportando le condizioni di lavoro indietro di mezzo secolo. Ci impegneremo con ogni mezzo, in sede politica e – dopo il ballottaggio del 4 ottobre – anche in sede amministrativa, per fare in modo che i lavoratori della Sicor possano riacquisire i loro pieni diritti.