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PROVINCIA AUTONOMA TRENTO * REPLICA ROBERTO SOJ A LUCA ZENI: « AFFERMAZIONI NON VERITIERE SUL COMPENSO DEL PRESIDENTE DI TRENTINO DIGITALE »

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17.42 - mercoledì 4 marzo 2020

La risposta dell’assessore allo sviluppo economico alle dichiarazioni rese da un consigliere provinciale (Luca Zeni) agli organi di stampa. Trentino Digitale, affermazioni non veritiere sul compenso del presidente Roberto Soj.

L’attenzione ai costi e, dove possibile, al contenimento degli stessi all’interno non solo della pubblica amministrazione ma anche delle società partecipate è una priorità dell’attuale giunta provinciale. Non fa eccezione Trentino Digitale, in particolare per quanto riguarda il compenso corrisposto all’attuale presidente, Roberto Soj. A ribadirlo è l’assessore provinciale allo sviluppo economico che contesta la correttezza delle affermazioni di un consigliere provinciale, apparse oggi sulla stampa locale. “Preme innanzitutto ricordare che i compensi assegnati all’attuale presidente sono pari a 59 mila euro, di cui 20 mila collegati a deleghe e al raggiungimento degli obiettivi. Al precedente presidente di Trentino Digitale, nominato dall’allora maggioranza, di cui il consigliere provinciale faceva parte, erano stati riconosciuti 115 mila euro, a sostanziale parità di responsabilità e deleghe”. Non solo. “Sorprende la volontà di reiterare strumentalizzazioni e affermazioni non veritiere – aggiunge l’assessore – il cui unico risultato è il danno diretto all’azienda Trentino Digitale che eredita una situazione complessa e di cui la società e tutti i dipendenti stanno pagando le conseguenze”.

Il presidente di Trentino Digitale, Roberto Soj, – ricorda l’assessore provinciale allo sviluppo economico – è professionista riconosciuto a livello nazionale con significative competenze manageriali nella gestione di grandi organizzazioni che operano negli ambiti dell’Information e Communication Tecnoloy. Il manager non ha alcun conflitto di interesse tra il ruolo apicale svolto in Aria Spa e il ruolo di presidente di Trentino Digitale Spa, entrambe società a totale partecipazione pubblica. Al contrario può essere elemento di sinergie tra le società inhouse del territorio nazionale.

 

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La verifica del compenso.

Stabilito che il compenso dell’attuale presidente è di 59 mila euro contro i 115 mila del precedente, l’assessore si sofferma sui criteri e le verifiche poste in essere sullo stipendio del manager.

Sia la Provincia autonoma di Trento che Trentino Digitale, attraverso gli organi amministrativi e di controllo, hanno verificato in passato e continueranno a farlo con cadenza mensile in maniera puntuale il rispetto dei criteri determinati dalla Giunta provinciale e dalle norme vigenti.

Lo stesso presidente Soj comunica al termine di ogni mese le sue retribuzioni inviando ad entrambe le amministrazioni i cedolini, nonché agli Organi di controllo di Trentino Digitale, per le verifiche di rito.

 

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Il richiamo alla legge.

La norma stabilisce che le verifiche dei limiti retributivi di legge si effettuino per competenza in ragione dell’anno – e non sul netto percepito dell’anno precedente – perché tipicamente le figure dirigenziali apicali hanno assegnate quote variabili di retribuzione, connesse al raggiungimento di obiettivi annuali, e quindi non certe.

I compensi stabiliti dagli organi societari riguardano l’espletamento dell’incarico assegnato di presidenza, con relative deleghe, a fronte del quale gravano oneri e responsabilità.

“Per queste ragioni – sottolinea l’assessore allo sviluppo economico – e in ragione della assegnazione avvenuta in corso d’anno, è evidente la impossibilità di determinare preventivamente valori limiti, proprio tenendo conto di retribuzioni variabili assoggettate al conseguimento di obiettivi”.

 

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Nessun regalo al presidente o enti.

“Non c’è alcun regalo di risorse pubbliche – chiarisce l’assessore -, né tanto meno di passaggio delle stesse ad altri enti, considerando che la norma prevede che le eventuali somme eccedenti il limite siano annualmente versate al ‘Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato’. Le evidenze amministrative e contabili certificano che le eccedenze ai limiti di legge sono già state trattenute al presidente Roberto Soj da parte di Aria Spa, con il cedolino del mese di febbraio. La verità è contenuta negli atti delle Società”.

 

 

 

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NOTA REDAZIONE OPINIONE

Di seguito il comunicato stampa e la relativa interrogazione del consigliere Luca Zeni (inviati alla stampa il 3/3/2020)

 

 

Trentino Digitale: La giunta provinciale paga troppo il presidente, sfora la legge Madia e regala soldi alla Lombardia e allo Stato.

Dopo aver costretto alla dimissioni il consiglio di amministrazione di Trentino Digitale, la giunta provinciale lo ha sostituito con persone di provata fedeltà.
Presidente è stato nominato Roberto Soj, dirigente della società informatica della Regione Lombardia (ARIA Spa), in evidente conflitto di interessi.
Soj si è così trovato a percepire due compensi, la cui somma sfora il tetto di 240.000 euro annui previsto dalla legge Madia!
La conferma di questo è nella risposta consegnata oggi dall’assessore Spinelli ad un’interrogazione del consigliere Luca Zeni (in allegato). La giunta provinciale ha infatti scelto di aumentare i 39.000 euro di compenso del Presidente Soj di altri 20.000 euro negli scorsi mesi, ed in questo modo il tetto della legge Madia è stato superato di alcune decine di migliaia di euro (la cifra esatta non è stata riportata dalla giunta, che elide da mesi le domande puntuali sulla gestione di Trentino Digitale).
Quindi alla società della regione Lombardia spetta “la riduzione della maggiore retribuzione”.
Emerge una responsabilità chiara:
– da parte del Presidente di Trentino Digitale, che in quanto rappresentante legale della società aveva il dovere di segnalare il raggiungimento del tetto, evitando alla società un esborso non dovuto;
– da parte della giunta provinciale, che dopo aver nominato un presidente in conflitto di interessi, non ha vigilato, regalando così risorse pubbliche trentine ad altri enti e dimostrando in tal modo superficialità e negligenza nella gestione della cosa pubblica.

cons. Luca Zeni

 

 

Ill.mo Signor
Walter Kaswalder
Presidente del Consiglio provinciale
SEDE

Interrogazione a risposta immediata n.

In merito al Consiglio di amministrazione di Trentino Digitale voluto dalla Giunta provinciale, chiedo al Presidente della Provincia se siano stati deliberati ulteriori emolumenti per il Presidente della società rispetto a quanto già previsto nell’assemblea di nomina; a quale titolo e con che obiettivi specifici siano stati riconosciuti; se tali emolumenti, aggiunti al reddito già percepito dal Presidente della società nel suo ruolo di dipendente di una società della Regione Lombardia superino il limite previsto dalla cosiddetta legge Madia; quale sia il compenso complessivo totale del Presidente, se vi siano scadenze rispetto a parte delle somma pattuita e se siano stabiliti obiettivi particolari a giustificazione dell’eventuale aumento; qualora siano stati riconosciuti emolumenti aggiuntivi se, superando la soglia prevista dalla legge Madia, gli emolumenti pagati da Trentino Digitale siano stati scontati alla società della Regione Lombardia e quindi introitati dalla amministrazione lombarda o come vengano effettivamente destinati e se l’amministrazione provinciale trentina ne fosse consapevole, se si è resa conto che abbia utilizzato risorse trentine a vantaggio di altra regione, e se non sia evidente che il presidente di Trentino Digitale (legale rappresentante della società) abbia privilegiato altra società pubblica di cui non è ultimo responsabile ma solo dipendente, dimostrando un evidente conflitto di interessi.

cons. Luca Zeni

Trento, 25 febbraio 2020

 

 

 

 

 

 

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