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ISTITUZIONE ASSEGNO UNICO PROVINCIALE: CAL, PARERE FAVOREVOLE ALLA LEGGE 20 PAT

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20.52 - mercoledì 27 settembre 2017

(Fonte: Ufficio stampa Consiglio delle autonomie locali) – Istituzione dell’assegno unico provinciale. Parere favorevole.

Il Consiglio delle autonomie locali ha dato parere favorevole alla delibera sull’approvazione dei criteri e delle modalità di attuazione dell’articolo 28 della legge provinciale n. 20 del 2016 che prevede l’istituzione dell’assegno unico provinciale”.

I lavori sono stati introdotti dal Presidente del Cal Paride Gianmoena che ha voluto dedicare un momento di silenzio in ricordo del Presidente Renzo Anderle scomparso nei giorni scorsi.

Ha quindi evidenziato come l’assegno unico sia un deciso passo in avanti nell’intenzione di dare risposte concrete ai bisogni di una società che evolve.

Una misura che incide in tre aree: quella della famiglia; della prima infanzia e degli invalidi.

“Un percorso – ha detto a Gianmoena – al quale ha dato il suo importante apporto il Consiglio delle autonomie nel trovare equità, semplificazione e razionalizzazione”.

L’assessore del Cal Stefano Bisoffi, competente in materia di sociale ha ricordato come il provvedimento di oggi segua la recente approvazione del regolamento. Ha espresso apprezzamento anche per un adeguamento delle risorse.

“Per questo – ha affermato – in giunta abbiamo deciso di proporre al Consiglio un parere favorevole, corredato da minime osservazione mirate a perfezionare i meccanismi del provvedimento”.

L’assessore provinciale Alessandro Olivi ha sottolineato la valenza del provvedimento che diventa uno strumento unico, frutto di una complessiva rivisitazione di una serie di interventi. Ha quindi rimarcato come si siano precorsi i tempi nell’affrontate i cambiamenti nel welfare.

Ne è conferma l’apprezzamento uscito dal confronto in alcuni tavoli tematici a livello nazionale. Cosa non di poco conto il fatto che non si tratta solo di un’azione di contrasto alla povertà, ma bensì di un approccio nuovo per affrontare situazioni che potenzialmente investono 138mila persone in Trentino.

Si alza, infatti il coefficiente dell’Icef, considerando le varie situazioni famigliari, con il contributo che arriva fino al raggiungimento dei 18 anni con criteri di progressività. La novità odierna riguarda il fatto di contenere i costi dell’asilo nido per le famiglie riducendo la forbice nei nuclei da uno a due figli.

Nel dettaglio l’assegno unico provinciale, che partirà il 1 gennaio 2018, mira a razionalizzare l’intera materia, con l’obiettivo di garantire equità e semplificazione. E’ composto da due quote che possono essere erogate singolarmente o accorpate.

La prima prevede il raggiungimento di un livello di condizione economica sufficiente al soddisfacimento di bisogni generali della vita, la seconda sostiene la spesa necessaria al soddisfacimento di bisogni particolari della vita, quali, tra l’altro, la cura, l’educazione e l’istruzione dei figli, l’assistenza di soggetti deboli, invalidi o non autosufficienti e l’accesso a soluzioni abitative idonee.

I criteri e le modalità per la determinazione e la quantificazione dell’assegno unico tengono conto della condizione economica familiare del nucleo, dell’intensità dei bisogni, della tipologia dei beni e dei servizi necessari al loro soddisfacimento, nonché di altri benefici o agevolazioni, anche di natura fiscale, che il nucleo familiare riceve dallo Stato, dalla Regione, dalla Provincia o da altri enti pubblici i medesimi bisogni.

Vengono previste le modalità e i termini di presentazione delle domande; le condizioni per l’erogazione dell’assegno unico, i criteri e le modalità di utilizzo dell’assegno unico, anche in relazione ai bisogni per il soddisfacimento dei quali è erogato e i casi e i criteri di rideterminazione dell’assegno unico.

E’ stato specificato come le misure provinciali e statali a sostegno del welfare non siano cumulabili. I cittadini non potranno cioè beneficiare in contemporanea del Rei, il reddito di inclusione, e dell’assegno univo provinciale.

In Trentino si stima siano circa 700 i beneficiari del Rei per una cifra erogata dallo stato che si aggira sui 3 milioni di euro.

 

 

 

 

 

 

 

Foto: da comunicato stampa

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