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LANCIO D'AGENZIA

ISTAT * SPOSTAMENTI PRE COVID: « 3 MILIONI DI ITALIANI HANNO UTILIZZATO I MEZZI PUBBLICI, AL PRIMO POSTO LA LOMBARDIA (1.074.000 UTENTI) / TN-AA (146.000) / ULTIMA L’UMBRIA (59.000) »

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10.35 - venerdì 8 maggio 2020

Prima dell’entrata in vigore delle misure di contenimento del contagio legate all’emergenza del Covid-19 che, di fatto, hanno vietato la possibilità di muoversi sull’intero territorio nazionale se non in situazioni di assoluta e comprovata necessità, le abitudini di mobilità della popolazione erano chiaramente molto diverse sia da quelle di questi ultimi giorni sia da quelle che, probabilmente, caratterizzeranno le prossime settimane.

 

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Autobus, filobus e tram i mezzi utilizzati più spesso
Autobus, filobus e tram sono stati utilizzati almeno una volta nel 2019 da circa 13 milioni di persone, un quarto della popolazione di 14 anni e più (24,6%). Si tratta soprattutto di un uso abituale: 3 milioni circa di persone hanno utilizzato tutti i giorni mezzi pubblici e lo stesso numero di persone li ha utilizzati almeno qualche volta durante la settimana. Si tratta di un servizio usato soprattutto nelle aree metropolitane, nelle regioni del Centro e nel Nord-ovest. Hanno usato il servizio pubblico tutti i giorni oltre 1 milione di persone di 14 anni e più nel Nord-ovest, 500 mila nel Nord-est, 750 mila al Centro, 430 mila al Sud e circa 230 mila persone nelle Isole. Hanno invece usato il servizio qualche volta a settimana poco meno di 900 mila persone nel Nord-ovest, 540 mila nel Nord-est, 700 mila al Centro, 540 mila al Sud e circa 230 mila persone nelle Isole. Nel Lazio e in Lombardia il picco massimo di utenti assidui del servizio di trasporto pubblico locale: i passeggeri che l’hanno utilizzato tutti i giorni sono poco meno di 600 mila in Lombardia e circa 500 mila nel Lazio; superano il milione in entrambe le regioni considerando anche chi utilizza il servizio qualche volta alla settimana.

 

Tanti viaggiano in treno
Nel 2019 hanno viaggiato in treno più di 17 milioni di persone di 14 anni e più. Si tratta soprattutto di un uso occasionale: la gran parte, oltre 13 milioni, ha viaggiato in treno solo qualche volta durante l’anno, mentre circa 900 mila persone l’hanno usato tutti i giorni e poco meno di 1 milione qualche volta a settimana. Quote di utenza superiori alla media si sono registrate tra i residenti del centro e delle periferie delle aree metropolitane e delle regioni del Nord, dove gli utenti del trasporto ferroviario sono stati circa 500 mila ogni giorno e altrettanti più volte alla settimana. In particolare, hanno viaggiato tutti i giorni in treno 380 mila persone nel Nord-0vest, 110 mila nel Nord-est, 220 mila al Centro, 150 mila al Sud e poco più di 20 mila persone nelle Isole. Più consistente il numero di quelli che hanno utilizzato il treno almeno qualche volta a settimana: 290 mila persone nel Nord-0vest, 180 mila nel Nord-est, 230 mila al Centro, 200 mila al Sud e 50 mila persone nelle Isole.

 

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L’auto è il mezzo preferito
Il mezzo privato è quello di gran lunga quello più utilizzato: 36 milioni di persone di 18 anni e oltre hanno usato la propria auto almeno una volta durante il 2019, 2 persone su 3 l’hanno usata tutti i giorni. L’uso così sistematico è caratteristico soprattutto dei comuni più piccoli e delle regioni del Centro. L’incidenza è massima in Umbria dove hanno utilizzato l’auto tutti i giorni circa 500 mila persone, oltre il 60% dei residenti.

 

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Ogni giorno 22 milioni di persone in movimento per andare a lavoro
C’è inoltre un’ampia fascia di popolazione su cui è utile fornire un quadro conoscitivo, costituita da quanti ogni giorno si sono mossi sul territorio per raggiungere il luogo di lavoro e di studio, i cui spostamenti si caratterizzano soprattutto per una maggiore sistematicità e concentrazione oraria rispetto a quelli del resto della popolazione.
Nel 2019, 11,1 milioni di studenti e 22,4 milioni di occupati si sono mossi quotidianamente sul territorio nazionale per raggiungere il luogo di lavoro e di studio. Si tratta di oltre la metà della popolazione residente, la metà dei quali risiede nelle regioni del Nord; Veneto e Lombardia ospitano da sole oltre 9 milioni di pendolari.
Tra gli occupati, la quota più alta di pendolari si registra in Emilia Romagna e in Veneto (circa 2 milioni di persone in ciascuna regione, pari a oltre il 40% della popolazione) e nella provincia autonoma di Bolzano (230 mila circa, il 44,0%). Tra gli studenti, si raggiungono percentuali superiori al 20% nella provincia autonoma di Trento (circa 100 mila persone, il 20,8%,) e in Campania (circa 1,1 milioni di persone, il 20,5%).

 

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Un occupato su 2 e uno studente su 3 fuori dal proprio comune tutti i giorni
La metà dei pendolari, 18 milioni circa, si è spostata esclusivamente all’interno del proprio comune. L’incidenza massima di spostamenti intra comunali si è registrata tra i residenti dei comuni al centro delle aree metropolitane, dei comuni con oltre 50 mila abitanti e del Centro (4,3 milioni circa, il 62,4%), con valori massimi nel Lazio (2,3 milioni circa, il 69,8%).

 

 

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