Sabato a Dasindo incontro Copag sulla possibilità di coltivazione biologica della noce in Trentino. La noce del Bleggio, al via il progetto per la valorizzazione.
Uno stretto connubio tra produzione e ricerca è necessario per rilanciare la coltura della noce in Trentino e renderla economicamente più redditizia. Parte da questa premessa il progetto per la caratterizzazione della noce del Bleggio, promosso dalla Fondazione Edmund Mach che si propone di creare una vera e propria carta di identità della noce bleggiana, identificandone i caratteri distintivi, inclusi gli aspetti nutrizionali e salutistici. Una attestazione di unicità e tipicità del prodotto locale che potrà rappresentare un passo importante per la sua valorizzazione.
Il progetto per la caratterizzazione e valorizzazione della Noce del Bleggio. L’obiettivo è valorizzare la coltura del noce nel Bleggio e, più in generale, in Trentino mediante la caratterizzazione delle varietà coltivate localmente, valutandone l’adattabilità alle condizioni climatiche locali, identificandone i tratti distintivi ed interessanti per il consumatore e promuovendo tecniche più efficienti ed innovative di propagazione. Più nel dettaglio, le analisi genetiche ed isotopiche forniranno un profilo caratteristico della noce del Bleggio.
La coltivazione e il consumo. Presente in tutte le valli trentine, la noce è coltivata soprattutto nel Bleggio La commercializzazione avviene tramite vendita diretta con buoni riscontri economici. Il consumo di frutta secca (mandorle nocciole noci pistacchio ecc) è attualmente in forte aumento; Europa e Italia sono forti importatori in particolare da California e Cile. Ne deriva un contesto favorevole, dunque, al rilancio commerciale soprattutto se prodotte in ambito biologico.