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DE GODENZ (UPT) – INTERROGAZIONE * CELIACHIA: « LA PAT RIVED I TAGLI CONTRIBUTIVI PREVISTI PER L’ACQUISTO DI PRODOTTI SENZA GLUTINE RIPORTATI NELL’APPOSITO ELENCO NAZIONALE »

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13.55 - lunedì 13 maggio 2019

Il cons. Pietro De Godenz ha appena depositato una interrogazione a risposta immediata in seguito alle perplessità, riportate ieri dall’Associazione Italiana Celiachia del Trentino, in riferimento ai tagli appena approvati dalla Giunta provinciale dei contributi per l’acquisto di prodotti e alimenti senza glutine.

Sotto si riporta testo completo dell’interrogazione, con gentile richiesta di diffusione.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

La scorsa settimana, la scelta della Giunta provinciale di rivedere al ribasso i contributi erogati alle persone celiache della nostra Provincia Autonoma previsti per l’acquisto di prodotti senza glutine ha ovviamente allarmato L’Associazione Italiana Celiachia del Trentino (AICT) – la quale conta oltre 1000 iscritti sul nostro territorio – che tramite un comunicato si è voluta rivolgere direttamente al governo provinciale per avere delucidazioni in merito a tale decisione.

E’ stata sottolineata poi dall’associazione una tendenza ad adeguarsi a quanto avviene a livello nazionale in base alla nuova normativa introdotta nel 2018 e, pur prendendo atto delle ragioni della revisione al ribasso dei contributi, dovute soprattutto alla necessità di contenere la spesa sanitaria a fronte della continua crescita del numero dei diagnosticati beneficiari degli aiuti pubblici, la stessa ha affermato di non condividere l’entità, definita eccessiva, di questi tagli.

AICT ha inoltre voluto ricordare come, anche nel corso di incontri avuti con l’assessora alle politiche sociali, abbia sempre fatto presente l’esigenza di tutelare i soggetti celiaci, soprattutto i più deboli, chiedendo di limitare il più possibile la riduzione contributiva erogata agli stessi per l’acquisto degli alimenti senza glutine riportati nell’apposito registro nazionale.

Speranza dell’associazione era certamente anche quella che l’autonomia speciale della nostra provincia, come già avvenuto in passato, potesse portare ad una diversa allocazione e gestione delle risorse in gioco, portando a risultati migliori rispetto al quadro nazionale e quindi ad una minore diminuzione degli aiuti fin qui garantiti.

E’ bene ricordare,infatti,come i prodotti sostitutivi senza glutine ammessi dal ministero costino ancora molto più degli alimenti definiti “normali” e come questo vada ovviamente ad incidere sui bilanci delle famiglie interessate a tali spese.

Inoltre risulta necessario sottolineare come il nostro Trentino sia un territorio particolare, una terra di montagna all’interno della quale possono esistere difficoltà per le persone affette da celiachia a raggiungere, dalle valli e dalle zone periferiche, quei luoghi di vendita di prodotti specializzati dove sia più conveniente acquistare.
Infine, ma non certo per importanza, appare evidente come i tagli, diversificati in rapporto alle classi di età, vadano purtroppo a colpire le fasce più deboli come gli over sessanta, i giovani e i bambini con, ad esempio, i bambini di nove anni che vedono il loro contributo mensile ridotto del 50% e destinato a passare dai 140 euro recepito oggi a soli 70 euro e gli over 60 destinati invece a passare da 140 a 89 euro.

Per tali ragioni, si ritiene di interpellare la Giunta provinciale affinché possa avviare una revisione delle proprie decisioni, dimostrando un senso di responsabilità e attenzione verso le persone affette da celiachia e le loro famiglie che altrimenti rischierebbe di venire meno.

Tutto ciò premesso si interroga la Giunta provinciale per sapere
1) se la stessa intenda attivare da subito un tavolo di confronto con AICT e tutte le associazioni e i soggetti interessati alle persone con celiachia avente lo scopo di rivedere i tagli contributivi appena previsti per l’acquisto di prodotti senza glutine riportati nell’apposito elenco nazionale

2) se la stessa, nella figura del Presidente e tramite l’assessorato competente in materia di Salute e politiche sociali, intenda esercitare il principio dell’autonomia speciale in merito a questo tema, ricercando soluzioni originali e più adatte alla tutela dei celiaci trentini.

3) se la stessa voglia reperire immediatamente appositi fondi da dedicare a nuove contribuzioni per le fasce più deboli della nostra società affette da celiachia in particolare neonati, giovani ed over 60.

Secondo quanto previsto dal regolamento interno chiedo risposta scritta.

-cons. Pietro De Godenz

Dott. Fabio Pizzi
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