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DE GODENZ (UPT) * ASSESTAMENTO BILANCIO PAT: « ACCOLTO ALL’UNANIMITÀ L’ORDINE DEL GIORNO PER CONTRIBUTI AGGIUNTIVI AGLI APICOLTORI TRENTINI »

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09.30 - venerdì 26 luglio 2019

Il consigliere Pietro De Godenz ha presentato nella serata di ieri al Consiglio, riunito per l’assestamento di bilancio 2019 – 2021, un ordine del giorno, approvato all’unanimità, per richiedere ulteriori fondi a sostegno degli apicoltori trentini. In particolare il suo intervento mira a ottenere contributi – sia per hobbisti che per professionisti – che permettano l’acquisto di materiale zuccherino utile per il nutrimento delle api.

“Ho voluto presentare questo ordine del giorno in seguito all’ennesimo confronto avuto con gli apicoltori trentini che seguo con attenzione da anni e che meritano ogni supporto possibile, dato il prezioso lavoro e l’eccellenza del loro prodotto – un prodotto di nicchia e valore assoluto – capace come pochi altri di caratterizzare il Trentino e riconosciuto a livello locale e nazionale e dati anche gli eventi dello scorso autunno e, soprattutto, il protrarsi dell’inverno ben oltre il mese di maggio. De Godenz ha inoltre specificato di aver predisposto anche un emendamento per dare sostanza a questo ordine del giorno e che sottoporrà nelle prossime ore all’attenzione dell’assessora Zanotelli e della Giunta . “L’importante” ha specificato De Godenz “è che il contributo venga erogato senza fare distinzione tra grandi e piccoli, tra chi segue le api per hobby e chi lo fa per lavoro: va data a ogni allevatore, se possibile ” ha detto il consigliere dell’Upt.

“Secondo i conti eseguiti assieme ai referenti degli apicoltori da me contattati” ha proseguito “e accertato in circa 31.000 il numero degli alveari trentini, un contributo di 620.000 euro potrebbe davvero essere funzionale a sostenere il comparto nell’acquisto dei composti zuccherini (considerato che il costo di tali composti è variabile ma può essere quantificato in circa un Euro al chilogrammo e che per nutrire ogni alveare in caso di bisogno sono necessari circa 20 chilogrammi di “zucchero”). In accordo con l’assessora Zanotelli ho richiesto e ottenuto – essendomi da lei stato garantito che una parte di fondi da dedicare a questo scopo sono già stati previsti dall’assessorato in manovra di assestamento – un aumento di 150.000 Euro in modo da poter intervenire in favore di ogni apicoltore provinciale.”

Sotto si riporta il testo completo dell’ordine del giorno, come approvato in aula.

Le api e coloro i quali delle api si prendono cura rappresentano per il nostro Trentino un prezioso patrimonio, incarnando appieno la tradizione della vita contadina rispettosa della natura, capace, migliorandosi e aggiornandosi costantemente di arrivare a prodotti tipici – in questo caso il miele, di vera eccellenza, riconosciuta a livello locale e nazionale. Come purtroppo confermato, sia dagli addetti ai lavori che dagli organi di informazione, gli eventi dello scorso autunno, in primis le conseguenze della tempesta “Vaia”, unitamente al prolungarsi dell’inverno praticamente fino a fine maggio – con pioggie e temperature molto al di sotto della media-stanno facendo attraversare al comparto apistico provinciale una fase molto complessa.

Di fatto gran parte della produzione – stimata quasi al 100% dall’associazione apicoltori – nei mesi di maggio e giugno del miele di acacia e millefiori è andata persa mentre con molta difficoltà gli addetti stanno cercando di salvare il salvabile per quanto riguarda altre tipologie come, ad esempio, castagno e rododendro. Il problema principale risiede nella mancata produzione di miele dovuta al freddo persistente e alla mancata fioritura dei fiori e delle piante utili che hanno causato e causeranno quindi ingenti perdite economiche ma non va scordata la necessità di nutrire le api con appositi composti zuccherini, liquidi o solidi, affinché le api non muoiano: una spesa ulteriore per gli apicoltori, al momento privi di qualsivoglia sostegno concreto. Credo perciò davvero urgente e necessario identificare e rendere subito operativi nuovi strumenti a vantaggio di tutti i produttori di miele provinciali – siano essi grandi o piccoli (la maggioranza), professionisti o amatori, con molte o poche arnie – per fare in modo che la loro attività non subisca danni irreparabili e possano superare le difficoltà continuando ad offrire un miele marchiato Trentino, caratteristico, prezioso e di altissima qualità, come confermano anche i numerosi premi sempre ottenuti nelle fiere e manifestazioni del settore. Seguendo da sempre gli apicoltori e il loro lavoro,come dimostrano i numerosi atti politici da me presentati negli anni (mozioni, interrogazioni, emendamenti) sono a conoscenza del fatto che la Commissione apistica provinciale ha avanzato specifiche richieste di contributo all’assessora competente al fine di recuperare gli introiti persi dall’inizio dell’anno a causa delle avversità sopracitate e auspico che le stesse vengano accolte. Per tali motivi la presente proposta intende concentrarsi su quanto invece speso per il mantenimento di api e alveari fino ad oggi richiedendo la possibilità che ogni apicoltore provinciale possa vedersi riconosciuto un corrispettivo una tantum ad alveare per l’acquisto del cosiddetto “zucchero” – in realtà si tratta di composti solidi o liquidi (candito o sciroppo).

Considerati i costi che gli apicoltori trentini hanno dovuto sostenere nel corso della passata primavera per la nutrizione delle api, si propone di integrare con ulteriori 150.000 Euro lo stanziamento già previsto nella manovra di assestamento a favore del settore apistico.

Per tali ragioni, visto l’articolo 33 del ddl 21 /XVI in materia di promozione dei prodotti agricoli e agroalimentari a basso impatto ambientale e per l’educazione alimentare e il consumo consapevole e utilizzando gli stanziamenti previsti sulla corrispondente missione

IL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

impegna la Giunta provinciale

a supportare fattivamente, considerate anche le difficoltà emerse in seguito alla tempesta “Vaia” e il prolungarsi della stagione invernale, tutto il comparto apistico – sia nella sua componente professionistica che in quella amatoriale – della Provincia Autonoma di Trento mediante la corresponsione di specifici contributi per l’acquisto di nutrimento zuccherino per api di varie tipologie

a reperire le risorse necessarie alla realizzazione del punto 1 sulla missione 16 sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare

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