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COPPOLA (EUROPA VERDE) – INTERROGAZIONE * COVID: « L’APSS AMMETTE SUL LUOGO DI LAVORO OPERATORI SANITARI CHE PRESENTANO POSITIVITÀ DEL TAMPONE MOLECOLARE, DOPO 21 GIORNI E IN ASSENZA DI SINTOMI? »

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15.48 - martedì 29 dicembre 2020

Nelle indicazioni diffuse dal Ministero della Salute il 12 ottobre 2020 si parla di casi positivi a lungo termine. Come tali si considerano coloro che pur non presentando sintomi quali febbre, tosse, difficoltà respiratoria, dolori muscolari e spossatezza continuano a risultare positivi al test molecolare per Sars-Cov-2 anche 21 giorni dopo la comparsa dei sintomi.

In questo caso la persona che risulta asintomatica da almeno una settimana (fanno eccezione le alterazioni di gusto e olfatto che possono registrarsi anche oltre la guarigione) potrà interrompere l’isolamento e nonostante la positività del tampone riprendere l’attività lavorativa e la normale vita di relazione.

A questa conclusione si è giunti dopo aver rilevato che la carica virale è molto alta subito prima e nei primi giorni successivi alla comparsa dei sintomi. Dopo di che tende gradualmente a diminuire fino a non essere quasi più rilevabile al giorno 21.

Questo vale anche per chi è reduce da una forma di Covid 19 severa che ha richiesto il ricovero ospedaliero.

La decisione assunta dal Ministero della Salute tiene conto dell’aggiornamento dei criteri per l’interruzione dell’isolamento dei pazienti con infezione da Sars-Cov-2 stabilito dall’OMS.

 

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Ciò premesso interrogo il Presidente della Giunta provinciale per sapere:

se l’Azienda provinciale per i servizi sanitari si attiene a questa disposizione ministeriale del 12 ottobre 2020, ammettendo sul luogo di lavoro operatori sanitari che presentano positività del tampone molecolare anche dopo 21 giorni e in assenza di sintomi;

in caso affermativo se è obbligo del lavoratore interrompere l’isolamento e prendere servizio lavorativo;

chi comunica all’Azienda sanitaria la ripresa del lavoro;

se risultano casi di lavoratori positivi al tampone dopo 21 giorni e senza sintomi che si sono rifiutati di recarsi sul luogo di lavoro temendo di essere contagiosi nonostante l’ argomentazione scientifica internazionale neghi tale contagiosità;

se la disposizione ministeriale del 12 ottobre 2020 viene applicata a pazienti degenti in isolamento ospedaliero contagiati durante il ricovero e agli utenti del servizio sanitario provinciale;

se la disposizione ministeriale del 12 ottobre 2020 è stata recentemente modificata dall’Azienda sanitaria esigendo un tampone negativo o persino due tamponi negativi consecutivi per togliere l’isolamento e rendere una persona idonea al lavoro e alla vita di relazione.

Cons. Lucia Coppola

 

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Lucia Coppola

consigliera provinciale/regionale
Gruppo Misto/Europa Verde

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