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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT * QUARTA COMMISSIONE: « FOCUS SULLE PARI OPPORTUNITÀ, LA PRESIDENTE TAUFER HA PRESENTATO LA RELAZIONE SULL’ATTIVITÀ 2022 »

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18.33 - martedì 4 aprile 2023

Incontro questo pomeriggio della Quarta commissione permanente, presieduta da Claudio Cia, con la Commissione provinciale per le pari opportunità tra donna e uomo (Cpo, presieduta da Paola Maria Taufer) per la presentazione della relazione sull’attività 2022. La commissione ha inoltre espresso unanime parere favorevole sulla proposta di deliberazione della Giunta sulla composizione del Comitato provinciale sulla condizione abitativa.

La presentazione dell’attività 2022 della Commissione provinciale per le pari opportunità tra donna e uomo è stata tenuta dalla presidente Paola Maria Taufer, presente in commissione assieme a Anna Maria Belluccio e Laura Castagnaro. La relazione ha seguito gli altri punti all’ordine del giorno della Quarta commissione, ovvero l’espressione di un parere su tre proposte di deliberazione della Giunta provinciale. La prima di queste relativa alla disciplina degli interventi provinciali in materia di edilizia abitativa e in particolare alla composizione e alle modalità di funzionamento del Comitato provinciale sulla condizione abitativa. La seconda e la terza riferite all’approvazione della disciplina di attuazione dell’assegno unico provinciale (1 luglio 2022 – 30 giugno 2023 e 1 luglio 2023 – 30 giugno 2024).

 

Composizione del Comitato sulla condizione abitativa, ok all’unanimità
La Quarta commissione era stata chiamata a esprimere un parere sulla composizione e sulle modalità di funzionamento del Comitato provinciale sulla condizione abitativa. L’assessore Giulia Zanotelli ha illustrato l’impegno assunto in questo senso dalla Giunta e ricordato le finalità del Comitato, incaricato di monitorare i fabbisogni del territorio. Tra gli obiettivi citati dall’assessore: analizzare le esigenze del settore abitativo, proporre iniziative per promuovere la collaborazione tra soggetti pubblici e privati in questo ambito e promuovere buone pratiche. Zanotelli ha ricordato inoltre la possibilità di integrare a seconda delle necessità l’elenco dei soggetti componenti indicati nell’incartamento. Il dottor Giancarlo Ruscitti ha posto l’accento su questa flessibilità indicata dall’assessore: il Comitato arriverà a coinvolgere, a seconda delle situazioni, persone che possono avere un interesse specifico sul tema trattato.

 

Ha preso quindi la parola il consigliere Paolo Zanella (Futura) che si è detto soddisfatto perché l’emendamento che ha introdotto la novità è stato portato da lui stesso a bilancio ed ha ora avuto seguito. Ha ricordato come il tema casa sia un tema emergenziale per il territorio e detto che la delibera ben declina l’iniziativa. Nell’ultima informativa chiesta in Consiglio, ha aggiunto Zanella, secondo quanto riportato dall’esecutivo è emersa una situazione preoccupante, nonostante le iniziative della Giunta. Lo stanziamento di maggiori fondi per la riqualificazione edilizia è arrivato a termine legislatura, ha detto, gli esiti si vedranno più in là. Ha comunque preannunciato un parere favorevole in merito al parere.

 

Il presidente della commissione Claudio Cia (Fratelli d’Italia) ha quindi aperto la votazione: è stato espresso parere favorevole all’unanimità.

 

Assegno unico provinciale

Spinelli: si è fatto fronte all’inflazione. Zanella: aumento parziale
Per il secondo punto all’ordine del giorno, cioè la declinazione della disciplina di attuazione della misura dell’assegno unico provinciale, è intervenuto l’assessore Achille Spinelli che ha posto l’indicizzazione prevista (+4% per le quote A e B1, +6% per la quota B3) in correlazione all’aumento del costo della vita e dei prezzi. Si è intervenuti, ha affermato, per venire incontro ai beneficiari dello strumento che, ha ricordato, interessa anche la quota B3 con un incremento maggiore, del 6% anziché del 4%.

Paola Demagri (Casa Autonomia.eu) è intervenuta per chiedere un chiarimento sulle modalità di riconoscimento per la quota B3 della presenza di una persona portatrice di disabilità.

Paolo Zanella ha anticipato la sua astensione in merito: ha parlato di un’indicizzazione parziale, a fronte di un’inflazione a due cifre. Aumentare del 4% invece che del 10%, ha precisato, significa fare un aumento parziale.
L’assessore Spinelli ha risposto in merito che la quota stabilita al 4% è frutto di un ragionamento complessivo. Ha fatto riferimento al bonus energia che, sommato al provvedimento in esame, porta l’indicizzazione totale al 10%. Secondo la Giunta c’è stata insomma una tutela rispetto al costo della vita e all’aumento dei prezzi, un’affermazione su cui Zanella ha espresso il proprio disaccordo. Rispondendo a Demagri, sempre l’assessore Spinelli ha spiegato che per il riconoscimento della presenza di un soggetto portatore di disabilità e l’inserimento nella relativa categoria (beneficiando di un ulteriore aumento) basta una certificazione. L’invalidità presa in considerazione, ha puntualizzato il dottor Gianfranco Zoppi, parte dal 74%, quindi riguarda anche situazioni di minor gravità.

 

La votazione: il parere della Quarta commissione sulla proposta di deliberazione della Giunta è stato favorevole, con 4 voti favorevoli e 3 astensioni.
La Quarta commissione si è concentrata sul terzo punto all’ordine del giorno. L’assessore Spinelli ha lasciato la parola al dottor Zoppi che ha parlato dell’introduzione per il 2023 del contributo sperimentale alla nascita di 5.000 euro dal terzo figlio in poi. Poi ha fatto riferimento all’adeguamento all’inflazione degli importi dell’assegno unico fino a giugno 2024. Per il secondo semestre 2023, ha detto, verranno mantenuti gli aumenti del 4% e del 6%, la Giunta valuterà poi per il 2024. La partenza delle domande era prevista al 14 aprile, ma slitterà all’8 maggio. Alcune precisazioni tecniche sulla titolarità a presentare domanda: nei casi di compresenza nel nucleo familiare di un tutore per i figli e di genitori che non esercitano potestà genitoriale, ha precisato Zoppi, è il tutore a presentare la domanda. I beneficiari della quota A, ha aggiunto, devono attivarsi per lavorare, gli esoneri automatici sono stati un po’ rivisti recependo la normativa del lavoro. Se prima erano automatici per madri con figli a 3 anni, ora l’esonero è fino a 1 anno, con poi una verifica da parte dei centri per l’impiego. Prima, inoltre, bastava poi dire “sto lavorando” per essere esonerati dalla ricerca di lavoro, ora verrà fatto un controllo sul lavoro precario per cercare di capire la reale condizione.

Prendendo la parola, il consigliere Zanella ha detto di far fatica a capire come 5.000 euro dati per un terzo figlio per un anno possano indurre le persone a fare un terzo figlio. Ha definito l’intervento una misura spot di nessuna utilità. Si vedranno le cifre a fine anno, ha detto, e ribadito che per l’assegno unico non c’è stata una vera indicizzazione al costo della vita.

Quindi il voto: il parere della Quarta commissione è stato favorevole con 4 voti favorevoli e 3 astenuti (Demagri, Zanella, Zeni).

 

Commissione pari opportunità: nel 2022 focus sulle violenze psicologiche

A prendere la parola per illustrare l’attività dello scorso anno della Cpo è stata la presidente Paola Maria Taufer, intervenuta in Quarta commissione assieme ad Anna Maria Belluccio e alla dottoressa Laura Castagnaro (in vece dell’assessora Segnana, impegnata in Azienda sanitaria). La presidente della Taufer ha parlato di un lavoro articolato su diversi filoni d’intervento, tutti orientati alla realizzazione delle pari opportunità in campo istituzionale, politico, economico, lavorativo, sociale e culturale. L’attività, ha detto, è stata portata avanti nell’ottica di un’attuazione effettiva e concreta dei principi di uguaglianza e parità sociale, come stabiliti dalla Costituzione. Non si è cercato solo di realizzare interventi spot, ma percorsi strutturati, ha precisato, e molte energie sono state spese per essere presenti su tutto il territorio provinciale e non solo sui principali centri. La disponibilità economica per l’anno 2022 è stata di 25.000 euro; la presidente Taufer ha ricordato che molte attività sono state svolte a titolo gratuito.

Sei i principali ambiti d’intervento approfonditi nel corso della relazione: il mondo del lavoro, la rappresentanza di genere nei luoghi decisionali, la comunicazione in un’ottica di genere, l’educazione alle relazioni di genere e la promozione di una cultura paritaria, le violenze di genere, la presenza in reti e tavoli di lavoro e relazioni esterne con associazioni e istituzioni.

Ogni ambito è stato trattato nel dettaglio. L’accento è stato inizialmente posto sul vademecum “Le pari opportunità in Trentino” redatto grazie al lavoro dell’Università di Trento (Dipartimento di Sociologia) e diffuso lo scorso aprile. Per quanto riguarda il mondo del lavoro e la rappresentanza di genere nei luoghi decisionali la presidente della Commissione ha rilevato come esistano ancora numerose difficoltà legate alla conciliazione tra vita personale e professionale e all’occupazione ha parlato di una “particolare criticità” in questo senso, anche legata alla pandemia. Taufer ha ricordato le relazioni intessute con le organizzazioni sindacali e ha sottolineato l’importanza della modifica in senso paritario della legge elettorale provinciale. Ha quindi ricordato l’iniziativa congiunta con l’Alto Adige pensata a contrasto del mobbing sul lavoro e articolata su due incontri, a Bolzano e a Trento, dedicati a lavoratori e datori di lavoro.

Per quanto riguarda la comunicazione il focus è stato sul monitoraggio della qualità della comunicazione pubblica di competenza della Cpo e sul Decalogo per l’uso di una lingua non discriminatoria e non ostile in base al genere e sull’attività della Cpo di vigilanza e stigmatizzazione di casi di mancato rispetto della donna e della sua immagine sulla stampa, sui social e anche in sede istituzionale. Purtroppo si è assistito, ha detto Taufer, negli ultimi anni a un crescente e allarmante uso di un linguaggio violento, sessista e carico di odio, prevalentemente sui social media, ma non solo.

Facendo riferimento all’educazione alle relazioni di genere e promozione di una cultura paritaria, prima di illustrare le diverse iniziative svolte, la presidente ha parlato della scuola come di un “luogo strategico” nella formazione alla cultura delle pari opportunità. La Cpo, ha proseguito, ha fortemente richiesto, e continua a farlo, la riorganizzazione e la ripresa effettiva dei corsi scolastici sull’educazione di genere sotto una regia unica e coordinata.
Taufer ha ricordato le iniziative svolte, tra cui il progetto “Ma quanto erano forti le nostre antenate!” realizzato con il Comune di Trento e la nuova edizione del calendario “Le nostre antenate”, un successo tanto grande da indurre a prevedere una nuova edizione ampliata che copra l’intero anno con l’aggiunta di altre figure femminili. Ha ricordato inoltre la mostra “Mettersi in gioco. Pioniere dello sport in Trentino”, ideata e curata da Piero Cavagna. Ancora: gli incontri con la Fondazione Demarchi (“5 passi insieme verso la parità”), lo spettacolo “Pari o dispari”, la collaborazione con il Forum per la pace e i diritti umani.

Violenze di genere: in questo caso ci si è concentrati, dopo un 2021 dedicato alla violenza economica, all’approfondimento delle violenze di tipo psicologico. Un tipo di violenza spesso misconosciuta, che si può manifestare in diversi ambiti, ha ricordato Taufer, che ha un effetto devastante su chi la subisce, che lascia segni non visibili e che è per questo spesso sottostimata. Grazie alla collaborazione con l’Ordine degli Psicologi di Trento, la Cpo ha approntato delle schede di approfondimento dei vari tipi di violenza psicologica in una prospettiva di genere. Un libro talmente richiesto da richiedere una ristampa nel 2023.

L’attività della Commissione pari opportunità si è articolata, ha spiegato Taufer, facendo rete con una serie di soggetti, territoriali e non solo, tra cui l’assessorato per le Pari opportunità, il Tavolo di lavoro sulla medicina di genere, la Cabina di regia per il contrasto al bullismo, il Tavolo per l’occupazione femminile, lo Sportello antidiscriminazioni, Comuni (ad oggi 70) e Comunità di valle, Consiglio delle donne del Comune di Trento e molti altri. Ha portato poi l’attenzione sull’attività svolta nell’ambito del Coordinamento nazionale che riunisce le presidenti delle Commissioni regionali e delle province di Trento e Bolzano. Tra le attività elencate c’è poi quella di consulenza nell’ambito dell’attività legata al Fse.

 

Il dibattito: focus sul linguaggio

Sulla relazione è intervenuta la consigliera Demagri che ha ringraziato la presidente Taufer: da quanto si è ascoltato, ha detto, la Cpo è andata oltre la mission istituzionale di pari opportunità tra uomo e donna, sviluppando una serie di azioni a favore della donna che è la parte più debole, senza nascondere la testa sotto la sabbia. Tante le attività, ha ricordato la consigliera, frutto di un programma molto articolato. La scuola, ha proseguito, è un ambito da cui partire per la sensibilizzazione.

Anche Zanella ha ringraziato Taufer per il lavoro svolto, ha parlato della qualità degli interventi svolti per la parità di genere e ha chiesto alla presidente della Cpo un approfondimento sul linguaggio e sulla parità anche in posizioni apicali e in ambienti istituzionali.

La consigliera Mara Dalzocchio (Lega) ha ringraziato per il lavoro svolto, per aver toccato molti temi che ad oggi non hanno trovato soluzione: la strada è quella giusta. Ha sottolineato il tema del linguaggio dei media sui fatti di cronaca nera e politica e ha chiesto chiarimenti: sono stati fatti passi avanti? Quando succedono fatti gravi, ha detto Dalzocchio, le donne vengono descritte come se fosse colpa loro e aggettivi sprezzanti sono utilizzati anche in politica.

Anche Alex Marini (5 Stelle) ha ringraziato per il lavoro della Cpo e ha chiesto un quadro dell’interazione della Commissione con il Consigliere di parità. Ha chiesto anche, in vista delle elezioni di ottobre, se siano stati fatti ragionamenti per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle parità di genere. Sul calendario Marini ha espresso un apprezzamento particolare: saranno proposte anche iniziative collegate per la presentazione? Infine ha fatto riferimento al tentativo di un anno fa di approvare l’impegno per valutare con la Giunta regionale la titolazione di alcuni luoghi dei palazzi delle istituzioni a delle personalità femminili.

Claudio Cia ha affermato di aver apprezzato l’attenzione sul tema del linguaggio d’odio sui social media e, facendo riferimento alla propria esperienza di padre, ha detto di cogliere questo aspetto anche in diverse canzoni rivolte ai più giovani, scritte con un linguaggio volgare e violento: secondo Cia in nome della musica si rischia di passare dei disvalori.

La risposta della presidente Taufer è partita proprio dalle canzoni: c’era già un’idea di approfondimento in tal che si vuole sviluppare a partire dagli stereotipi delle canzoni più vecchie per arrivare al linguaggio di quelle d’oggi. Rispondendo a Marini la presidente della Cpo ha parlato di un ottimo rapporto, di scambi e collaborazioni con il Consigliere di parità, agevolato dall’incardinamento in Consiglio. Riguardo alle elezioni Taufer ha ricordato l’impegno già l’anno scorso profuso con le Acli sul territorio per stimolare le donne a candidarsi. Il calendario: è pronto, è del 2024, deve essere stampato e sarà presentato in autunno. Quindi è stata la volta dell’auspicio a rivedere la toponomastica per valorizzare anche le figure femminili del passato, un’iniziativa richiesta anche dalla popolazione e su cui la Cpo lavorerà. Rispondendo a Dalzocchio, Taufer ha ricordato il protocollo su come comunicare correttamente le notizie realizzato in passato e posto l’accento su un lavoro in progress sui linguaggi relativi alle donne in politica.

Anche la dottoressa Castagnaro ha risposto a Dalzocchio: si sta lavorando con la Cpo per un’iniziativa di sensibilizzazione della stampa; il primo incontro è previsto per il prossimo mese in collaborazione con Tsm. La collaborazione con la Commissione pari opportunità, ha aggiunto Castagnaro, è a tutto tondo. Rispondendo a Marini, ha ricordato il lavoro dell’Agenzia per la coesione sociale volto a favorire la conciliazione.

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