Sì alla carriera docenti, ma no al ddl proposto da Bisesti con le solite forzature tipiche della Giunta leghista. Questa la posizione di Casa Autonomia, che proprio oggi ha depositato centinaia di ordini del giorno per opporsi al disegno di legge lanciato dall’Assessore all’Istruzione.
“Siamo assolutamente favorevoli al miglioramento della carriera dei docenti – dichiara la consigliera Paola Demagri, presidente del Movimento -. In tutti i sistemi e in tutte le professioni è auspicabile avere la possibilità di fare carriera in modo da incentivare i lavoratori a migliorarsi costantemente e ad avere nuove possibilità prodessionali.
A noi di Casa Autonomia, però, non piacciono le scorciatoie adottate dal Governo provinciale per far passare il ddl. Come al solito non c’è stato alcun coinvolgimento delle parti coinvolte, per non parlare poi delle opposizioni, dei lavoratori, dei rappresentanti delle professioni, a cui la Giunta non presta mai attenzione o, se le ascolta, lo fa sempre in modo distaccato, senza tenere conto delle varie sollecitazioni”.
“Bisesti entra in una ferita già aperta del sistema scolastico (ddl 0-6) e affonda ulteriormente il coltello nella piaga – rincara il vicepresidente dei gialli, il consigliere Michele Dallapiccola -. La carriera evita l’appiattimento delle professioni, migliora le condizioni economiche, provoca sviluppo di nuove competenze e professionalità, ma questo ddl, se dovesse essere approvato, consegnerebbe il potere ad alcune figure apicali del sistema scolastico, non darebbe possibilità di carriera ai tanti precari, non intercetterebbe i veri bisogni del sistema, per cui si navigherebbe a vista, e lascerebbe criteri e modalità in capo ad una delibera di Giunta”.
“Ormai l’unico strumento che rimane alle forze di opposizione per bloccare gli strumenti che la Giunta produce per comandare rimane l’ostruzionismo, auspicando a tempi migliori, in cui al timone ci siano forze politiche che abbiano l’obiettivo di governare con responsabilità e coinvolgimento, tutelando sempre i cittadini”, conclude Demagri.