Nel mese di gennaio il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 23,8 miliardi, risultando pari a 2.279,9 miliardi.
L’incremento rispetto al mese precedente è dovuto all’aumento da 29,3 a 54,5 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro, solo in parte compensato dall’avanzo di cassa delle Amministrazioni pubbliche (1,2 miliardi) e dall’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione del cambio dell’euro (0,2 miliardi).
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 23,3 miliardi e quello delle Amministrazioni locali di 0,5 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto pressoché invariato.
A gennaio le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 33,7 miliardi, in calo di 1,6 miliardi rispetto a quelle rilevate nello stesso mese del 2017.
Al netto di alcune disomogeneità contabili si può stimare che le entrate tributarie siano state sostanzialmente in linea con lo scorso anno.
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