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CONSIGLIO PAT * PRIMA COMMISSIONE: « VIA LIBERA ALLE NUOVE LINEE SUL RIORDINO DELLE SOCIETÀ PARTECIPATE »

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10.53 - mercoledì 27 settembre 2023

Prima commissione, via libera alle nuove linee sul riordino delle società partecipate. In Prima commissione in mattinata si è affrontata una lunga serie di pareri sulle delibere. La prima, approvata con 4 sì (con il voto doppio della presidente) un astenuto e 4 no, la più importante, le nuove linee programmatiche per il riordino delle società Pat per i prossimi tre anni. Il vasto documento che contiene le linee sul futuro delle partecipate tiene conto, ha spiegato il dirigente del servizio gestione delle partecipazioni societarie, del fatto che viene varato a cavallo delle legislatura e che il riassetto delle società è già stato in buona parte avviato. Partendo dalla questione più importante, il programma sposta la conclusione del progetto per il rinnovo della concessione A22. L’emanazione del bando, ha ricordato il dirigente, è in corso e la legge prevede che la procedura dovrebbe essere chiusa entro novembre, ma è inevitabile spostare ulteriormente questo termine. Rimane, inoltre, aperta la questione extra profitti e ferrovia. Inoltre, Cassa del Trentino sta valutando l’operazione per raggiungere la maggioranza di Infracis che permetterebbe di arrivare al 92% del controllo pubblico di Autobrennero. L’obiettivo generale, comunque, rimane quello di avere un unico player per la gestione completa della mobilità sulla linea del Brennero.

Sul capitolo dello sviluppo territoriale si punta al completamento del processo di fusione di Trentino Sviluppo e Patrimonio del Trentino. Riguardo a Itea rimane il punto centrale della definizione della sua mission: cioè se deve deve puntare alla gestione immobiliare o alla funzione sociale.
Infine, c’è Mediocredito. La Pat nel precedente programma aveva cercato di recuperare un ruolo nel credito in un quadro del credito coop completamente mutato e che ha portato alla nascita di Ccb e alla riduzione a 12 delle Casse rurali. Ora ci si trova di fronte al serio improvviso problema del mancato intervento del sistema del mondo del credito coop altoatesino. La palla in base al programma 2023 – 2025 tornerà alla Provincia che dovrà rinegoziare i patti para sociali, in scadenza a fine anno, per un istituto molto solido e valutato positivamente dalla Banca d’Italia. Questa in estrema sintesi i punti centrali della delibera.

Critiche severe sono venute in commissione da parte dei consiglieri di minoranza alla scelta del partenariato pubblico – privato per l’A22 al posto della soluzione in house come è stato fatto con orgoglio autonomista in Friuli. Con il rischio, è stato detto, se non la certezza, di perdere il controllo pubblico della società che già ora, è stato detto, ha preso il sopravvento sulla politica. Su Mediocredito la situazione sembra essere di totale confusione perché il governo provinciale non si mai posto la domanda di fondo: cioè, se è compito della Pat gestire banche. A complicare le cose poi l’atteggiamento del sistema del credito sudtirolese che è passato dall’idea di liberarsi delle quote dello storico istituto a quella di diventare il principale player fino, recentemente, a cambiare completamente rotta. Stessa, anzi ancora più marcata e drammatica, sempre per l’opposizione, la confusione che si registra per Itea.

Infine, con 5 sì e 4 astensioni positivi i pareri sulla delibera delle linee guida sull’aggiornamento delle linee guida del partenariato pubblico privato che, in alcune parti, sono state adeguate al nuovo codice dei contratti pubblici statale. Stesse votazioni per i nomi proposti per i cda della Apsp Valle del Vanoi; di quello della Civica di Trento; dell’Opera Armida Barelli e della Fondazione Crosina Sartori. Rinviato invece il punto che riguardava la sostituzione di un consigliere nel cda del Centro servizi culturali S.Chiara.

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