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CONSIGLIO PAT * DIFESA CIVICA: « COMPETENZE SUL PIANO PROCESSUALE DALLA PARTE DEI DISABILI »

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19.57 - giovedì 14 settembre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Difesa civica: competenze sul piano processuale dalla parte dei disabili. Si è svolto nel tardo pomeriggio di oggi a palazzo Trentini l’incontro della difensora civica della provincia di Trento Gianna Morandi con le associazioni che nella Provincia operano a tutela della disabilità. Oggetto della comunicazione, l’informazione ai soggetti direttamente interessati (persone con disabilità e associazioni operanti a loro tutela), della possibilità del difensore civico di costituirsi parte civile nei procedimenti penali per reati commessi in danno di persona portatrice di minorazione fisica, psichica o sensoriale. Al fianco della difensora il presidente del Consiglio e l’assessora provinciale competente i materia di salute.

Riconosciute al difensore rilevanti competenze sul piano processuale. Il Consiglio provinciale, ha premesso Gianna Morandi, approvava nella seduta del 18 gennaio scorso l’ordine del giorno 627 avente ad oggetto “Promuovere una campagna informativa per le persone con disabilità e per le associazioni a sostegno di esse”, rispetto alla possibilità riconosciuta dalla legge al Difensore civico di costituirsi parte civile nei procedimenti penali per reati commessi in danno di persona portatrice di minorazione fisica, psichica o sensoriale.

L’ordine del giorno è infatti collegato all’art.36 della legge statale 104/92 che conferisce al Difensore (nonché all’associazione alla quale risulti iscritta la persona con disabilità o un suo familiare) questa facoltà. Si tratta, ha notato Morandi, di attribuzioni che vanno ben oltre le tradizionali competenze del Difensore civico quale garante dei principi di imparzialità e buon andamento della Pubblica Amministrazione a fronte di abusi, disfunzioni, carenze e ritardi. Vengono riconosciute al Difensore competenze rilevanti sul piano processuale nell’ottica di un’accentuata valorizzazione dei principi di uguaglianza e di non discriminazione di rilievo costituzionale che si pongono in coerenza con la disciplina dettata da fonti sovranazionali, improntate all’obiettivo di una piena ed effettiva integrazione della persona con disabilità.

Morandi ha ricordato a questo riguardo, accanto alla tutela costituzionale della disabilità, la Carta sociale Europea, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, che tutelano in diversa misura il pieno ed uguale godimento dei diritti delle persone con disabilità. La costituzione di parte civile, ha chiarito, è un istituto processualpenalistico che consente al soggetto danneggiato dal reato di esercitare l’azione civile nel processo penale e chiedere la riparazione nelle forme del risarcimento o della restituzione. Il requisito per avvalersi di questa prerogativa è quello dell’accertamento dell’handicap previsto dalla già citata legge 104.

La Difensora ha altresì rilevato che la tutela non ha avuto attuazione né in ambito locale né in altre regioni, anche perché manca una norma di raccordo che preveda una comunicazione/notificazione al Difensore civico in ordine alla pendenza di un procedimento penale in danno di soggetti con disabilità.

L’incontro odierno nasce con la finalità di assicurare effettività alla disciplina portando a tempestiva conoscenza del Difensore civico l’avvio di eventuali procedimenti penali in cui siano coinvolti soggetti con disabilità. Morandi ha infine annunciato che la prossima settimana sarà a Roma per relazionare nell’ambito di un convengo internazionale proprio su questo tema. La sezione web dedicata del Consiglio provinciale ne darà conto, completa delle maggiori informazioni che dovessero emergere in quella sede.

Il Presidente del Consiglio: importanza del ruolo del difensore, ulteriormente rafforzato da questa prerogativa. Il Presidente del Consiglio provinciale ha ricordato il ruolo strategico del Difensore civico, che ha definito “un salvagente per l’utente della pubblica amministrazione, quando rischia di affogare nella burocrazia di leggi e normative” e l’importanza della prerogativa di costituirsi parte civile nei processi penali che vedono come parte offesa i disabili. Ha espresso soddisfazione per l’ordine del giorno approvato dall’aula nel gennaio scorso, che chiede una campagna informativa su questo strumento, considerata la scarsa conoscenza collettiva sull’argomento e la mancata applicazione finora di questo istituto.

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