Zoe Copertino e Selene Cailotto vincono il contest Trentino No Filter. Oltre 150 i giovani iscritti al concorso a premi lanciato dalla Provincia durante l’estate per valorizzare la cultura in Trentino attraverso il linguaggio dei social network.
Sono Zoe Copertino e Selene Cailotto le prime classificate al concorso a premi “Trentino no filter – la cultura per te”. Il contest che durante l’estate ha invitato i giovani italiani a vivere e raccontare la cultura trentina attraverso un contenuto social si è chiuso questa mattina, come puntualmente annunciato nel regolamento, con la premiazione dei vincitori.
Per la categoria 18-20 anni, oltre alla prima classificata Selene Cailotto, si sono piazzati in seconda e terza posizione Gabriele Carnio e Francesco Masina che hanno ricevuto anche una menzione speciale, così come Niccolò Voltolini. Nella categoria dai 21 ai 24 anni, dietro a Zoe Copertino, si sono distinti Marco Deavi ed Evelyn Andreatti. Due in questo caso le menzioni speciali, assegnate ad Ismaele Gregori e a Miriam Carpentari. Ai sei giovani che con spiccata creatività sono riusciti a conquistare il podio nelle due categorie sono andati i premi in denaro di 2.500 euro, 1.500 euro e 500 euro, in ordine di classifica. L’iniziativa è stata promossa dall’Assessorato all’istruzione, università e cultura della Provincia autonoma di Trento, dal Dipartimento provinciale all’istruzione e cultura, con il coordinamento di Trentino Sviluppo – Trentino Film Commission e la collaborazione di Trentino Marketing.
Cos’è per te la cultura in Trentino? Questa la domanda del contest “Trentino no filter – la cultura per te”. Ai ragazzi italiani dai 18 ai 24 anni è stato chiesto di rispondere immergendosi nell’offerta culturale trentina e di interpretarla attraverso un contenuto social accompagnato da un copy. Sono stati 155 i ragazzi e le ragazze dai 18 ai 24 anni che da giugno ad agosto si sono iscritti al concorso. Di questi, in 60 (suddivisi in 21 nella categoria dai 18 ai 20 anni e 39 nella categoria dai 21 ai 24 anni) hanno effettivamente inviato entro i termini i propri video, reel, caroselli e stories per Tik Tok, Instagram e YouTube.
Sono arrivate foto di musei, affreschi e personaggi, reel di concerti in natura, immagini aeree di castelli medievali, rievocazioni storiche in costume, collage di fotografie d’epoca confrontate con l’attualità e anche il viaggio di un canederlo tra i luoghi pop del Trentino frammentato in dieci stories. Varie anche le tecniche utilizzate per l’esecuzione dei lavori che hanno riguardato tutte le piattaforme social menzionate nel regolamento: Tik Tok, Instagram e YouTube. Prevalentemente trentini i 60 partecipanti, anche se non è mancato qualche turista che si è cimentato nel racconto social della propria esperienza culturale in provincia.
Nella categoria 18-20 anni, Selene Cailotto ha vinto con un reel sulla multidirezionalità del patrimonio culturale trentino rispondendo così alla domanda: “Cos’è cultura? … Non solo monumenti, palazzi, musei, paesaggi e opere d’arte, bensì tutto quello che ci arricchisce. … Credo però che siano le persone, con le loro esperienze, ricordi, iniziative, e progetti, a rendere vibranti e culturalmente significativi i luoghi”. Gabriele Carnio ha proposto un reel sulla cultura libera della società trentina che lo ha posizionato al secondo posto con menzione speciale. Terzo posto e menzione speciale per Francesco Masina con un video YouTube sulla Grande Guerra in cui è stato riconosciuto un importante lavoro di ricerca storica ed espressiva. Una menzione speciale è stata assegnata anche a Niccolò Voltolini per la narrazione originale del mondo dell’enogastronomia.
Nella categoria 21-24 anni, Zoe Copertino ha vinto componendo una giocosa serie di videostories in cui tre fantasmini “spinti dallo Spirito Trentino a recuperare la cultura trentina” spaziano dal Muse a Malga Andalo, dal Museo Pietra Viva di Sant’Orsola a Ledro Land Art, con un finale molto poetico. Il reel del secondo classificato Marco Deavi ha colpito per il coinvolgimento di un concerto all’alba sul Lagorai mentre Evelyn Andreatti ha rievocato la leggenda della Dama Rossa a Castel Beseno con uno storytelling particolarmente efficace. Le menzioni speciali per questa categoria sono andate a Ismaele Gregori e a Miriam Carpentari per la loro percezione di libertà e inclusione sociale in Trentin