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CCIAA TRENTO – ACCADEMIA D’IMPRESA * CAMLAB 2023: BORT, « RIFLESSIONE FRA ATTORI DEL SISTEMA ECONOMICO E L’OPINIONE PUBBLICA, PER IMMAGINARE SCENARI FUTURI »

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19.26 - mercoledì 10 maggio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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CamLab 2023: dialoghi su impresa ed innovazione. QUALE FUTURO PER LAVORO E PICCOLE IMPRESE?
Al via la nuova rassegna di incontri e tavole rotonde organizzate dalla CCIAA in collaborazione con Accademia d’Impresa per affrontare il tema dei grandi cambiamenti economici e dei loro riflessi sulle pmi del nostro territorio. Oggi alle 17.00 si è svolto il convegno dal titolo “Il futuro delle organizzazioni” con Luca Solari, ordinario di organizzazione aziendale presso l’Università statale di Milano, Italo Monfredini, vice presidente della Cooperazione trentina, Massimo Travaglia, direttore di Confcommercio-Trento e Alessandro Santini, vice direttore di Confindustria-Trento.

Ha visto la luce questo pomeriggio alle 17.00 la prima edizione di “CamLab: dialoghi su impresa ed innovazione” la rassegna di incontri e tavole rotonde organizzata dalla Camera di Commercio di Trento con esperti nazionali e personaggi del mondo economico trentino per discutere dei grandi temi dell’economia e per leggerli nella prospettiva del nostro territorio.
«CamLab – ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Trento, Giovanni Bort – nasce da una constatazione: gli ultimi tre anni, segnati dai molteplici problemi provocati dall’emergenza sanitaria prima e dalla guerra poi, hanno incrementato anche per le imprese del nostro territorio il livello di complessità e di dipendenza da fattori esogeni all’organizzazione aziendale. Di qui l’idea della Camera di Commercio di proporre un momento di riflessione fra gli attori del sistema economico e l’opinione pubblica per radicare la consapevolezza dei cambiamenti in corso ed immaginare possibili scenari futuri»

Nell’appuntamento di oggi, dal titolo “Il futuro delle organizzazioni”, si è discusso di mondo del lavoro, ed in particolare del rapporto fra i nuovi modi di concepire il lavoro e i nuovi assetti delle organizzazioni. Luca Solari, ordinario di organizzazione aziendale presso la Statale di Milano, esperto di leadership ha spiegato che ci sono due modi per affrontare le sfide del futuro: “Quello non fisiologico che consiste nel mantenere in vita imprese zombie, decotte, che consumano più risorse di quelle che generano, ricorrendo a iniezioni finanziarie o protezionismo. L’altro, quello fisiologico, che consiste nel migliorare la produttività, cioè produrre più valore possibile usando meno o meglio le risorse, e nell’investire in innovazione, ossia produrre più valore usando le risorse in modo diverso. Produttività e innovazione richiedono, in entrambi i casi, di lavorare sulle persone cioè sul capitale umano. Come mi ha insegnato un vecchio manager della FIAT – ha concluso Solari – non dobbiamo mai dimenticare che paghiamo dei corpi, ma abbiamo in cambio dei cervelli che non possiamo permetterci il lusso di sprecare”.

Il tema della valorizzazione del capitale umano è stato al centro anche della successiva tavola rotonda con i rappresentanti del mondo economico trentino. Nell’ultimo anno anche il mondo del lavoro nella nostra provincia ha conosciuto in forma significativa il fenomeno delle dimissioni volontarie: oltre 25 mila, il 20% in più rispetto all’anno precedente. Come reagiscono le imprese trentine a questa emergenza? “C’è un vero e proprio cambiamento culturale – ha dichiarato Italo Monfredini, vice presidente vicario della Federazione trentina della cooperazione – che si avverte soprattutto nei colloqui di lavoro in fase di selezione del personale. I ruoli si sono capovolti: oggi non è l’azienda che sceglie la persona, è la persona che sceglie l’azienda”.

Alessandro Santini, vice direttore di Confindustria-Trento ha posto l’accento sulla necessità del coinvolgimento dei lavoratori per aumentarne la fidelizzazione: “Il modello tedesco della partecipazione ai CDA aziendali non funziona nella piccola e media azienda. Sono altre le forme di partecipazione che chiedono i lavoratori. Ci siamo accorti con l’esperienza di Industria 4.0 che le nostre aziende avrebbero dovuto investire prima in formazione che in tecnologia: prima pensare al capitale umano e poi ai mezzi di produzione”.
Il problema del disallineamento fra domanda e offerta è stato al centro anche dell’intervento di Massimo Travaglia, direttore di Confcommercio-Trento: “Oggi l’impresa deve assumere un atteggiamento diverso se vuole trattenere o attrarre i pochi lavoratori disponibili: deve farsi scegliere. I dipendenti oggi sono collaboratori: non cercano un lavoro, ma un’occupazione attraverso cui esprimere se stessi. Il lavoro diventa allora una forma di espressione personale: deve implicare la possibilità di crescere e di formarsi all’interno di un ambiente sempre stimolante”.

Il segretario generale della CCIAA di Trento, Alberto Olivo, ha ricordato nell’introduzione dei lavori che le occasioni di confronto a livello territoriale come quella offerta dall’iniziativa odierna della CCIAA, rappresentino momenti importanti per comprendere la realtà in cui viviamo e per orientare le nostre scelte verso obiettivi coerenti con il nostro sistema economico.” E’ questo il senso che l’Ente camerale assegna al ciclo di incontri intitolati “CamLab: dialoghi su impresa e innovazione”, inaugurato questo pomeriggio. Si tratta di “un laboratorio di idee, per riflettere sui grandi cambiamenti che investono l’impresa, e il territorio” ha concluso Olivo. L’incontro è stato moderato da Margherita Montanari, giornalista de “Il T Quotidiano”. Appuntamento ora al 17 maggio alle 17.00 con “La sfida della sostenibilità”.
Iscrizione sul sito della CCIAA: www.tn.camcom.it

 

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Foto: Alessia Cattarozzi

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