A fine aprile, nella top ten delle preoccupazioni degli italiani guerra, siccità e inflazione presidiano il podio. Oltre un terzo dei cittadini si dice molto preoccupato per la siccità, con picchi tra i più anziani e tra i residenti del Nord-Ovest. I principali elementi di apprensione riguardano in primis i danni all’agricoltura, temuti maggiormente nelle aree urbane e montane, seguiti dalla possibilità di subire un razionamento dell’acqua, che preoccupa maggiormente chi vive in pianura.
Tuttavia, se il 63% associa la siccità al cambiamento climatico prevedendo quindi un peggioramento in futuro, oltre un terzo dei cittadini non è convinto che i due fenomeni siano collegati: per il 23% si tratta di un evento ciclico, destinato a risolversi spontaneamente, mentre il 14% non ha un’opinione ben definita al riguardo.
La richiesta di intervento è rivolta innanzitutto al Governo, auspicando un suo impulso all’ammodernamento della rete idrica e alla costruzione di grandi invasi per l’acqua piovana. Ma si invoca anche un cambio di passo ai cittadini, da realizzare attraverso comportamenti più attenti e consapevoli.