Oggi Laborfonds ha presentato il Bilancio 2022 all’Assemblea dei Delegati. Il Fondo pensione evidenzia l’importanza della previdenza complementare soprattutto per le donne e i giovani e pone grande attenzione al contenimento dei costi.
Nuovi aderenti sempre in crescita anche tra i giovani
Gli aderenti a Laborfonds crescono anche nel 2022: più di 7.000 lavoratori (di cui il 70% sono under 40) hanno deciso di iscriversi al Fondo. Il trend positivo delle adesioni continua anche nel primo trimestre del 2023, portando a oltre 135.500 il totale degli aderenti.
“E’ molto importante che i giovani lavoratori della Regione aderiscano a Laborfonds per iniziare a costruire il prima possibile un piano di pensione complementare che per loro è oramai una scelta necessaria” evidenzia il Direttore Generale Stefano Pavesi.
Nel 2022 è cresciuta anche la contribuzione al Fondo (+4,1% rispetto al 2021), nonostante la difficile situazione economica e l’andamento negativo dei mercati finanziari.
L’Assemblea dei Delegati è chiamata oggi a votare il Bilancio che si presenta positivo e solido, con numeri di crescita importanti per una previdenza complementare di lungo respiro.
Dopo un 2022 nero per quanto riguarda i rendimenti, il primo trimestre del 2023 fa sperare in una ripresa. Da inizio anno al 31 marzo 2023 tutte le linee presentano infatti rendimenti positivi: Linea Garantita +1,07%, Linea Prudente Etica +2,70%, Linea Bilanciata +2,77%, Linea Dinamica +4,44%.
Gender Pay Gap
La differenza salariale di genere si manifesta anche nella contribuzione al Fondo Pensione: le iscritte a Laborfonds, infatti, nel 2022 hanno versato mediamente 1.870 Euro a fronte di una media di 2.734 Euro da parte degli uomini. Questo gap si ripercuote anche sul montante medio della posizione individuale che, a fine 2022, è pari a 19.123 Euro per le donne e 31.959 Euro per gli uomini. Mediamente lo zainetto delle aderenti donne è quindi di poco inferiore al 60% di quello degli uomini con una differenza, in valore assoluto, che supera 12.800 Euro. Il Presidente di Laborfonds, Michele Buonerba, sottolinea: “La differenza è addirittura superiore al gap salariale che, in media, è del 17%. Questo divario si rifletterà duramente anche sulle future pensioni delle lavoratrici: occorre verificare in quali forme può essere elevata la contribuzione sulla loro posizione complementare. Contribuzione che, oltretutto, è accompagnata da un grande vantaggio fiscale.”
Laborfonds conferma bassi costi di gestione
Laborfonds mantiene basse spese di gestione a carico degli aderenti grazie ai servizi forniti dal partner Pensplan Centrum all’interno della Convenzione regionale, recentemente rinnovata per un ulteriore quinquennio, e alle oculate negoziazioni delle commissioni con partner e gestori.