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CGIL – CISL – UIL DEL TRENTINO * ASSESTAMENTO DI BILANCIO: ” TEMPO DI UN NUOVO PATTO PER L’INNOVAZIONE E LA COESIONE SOCIALE “

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16.21 - lunedì 14 maggio 2018

Assestamento di bilancio, le priorità dei sindacati. Cgil Cisl Uil del Trentino: è tempo di un nuovo patto per l’innovazione e la coesione sociale. Accento su politiche del lavoro, welfare e conoscenza.

Qualificazione degli appalti pubblici, maggiori investimenti in formazione continua e potenziamento delle politiche attive del lavoro. E ancora manutenzione del sistema Icef, nuovo slancio alle politiche abitative e rinnovata centralità per il welfare territoriale locale e, per quanto riguarda i comparti pubblici, il completamento del rinnovo dei contratti pubblici.

Sono queste alcune delle indicazioni che Cgil Cisl Uil del Trentino hanno inviato alla giunta provinciale nei giorni scorsi in vista della definizione della manovra di assestamento di bilancio, l’ultima per questa legislatura.

Le tre organizzazioni sindacali hanno individuato un insieme di priorità a cui dare risposta con la manovra che verrà definita dall’esecutivo nelle prossime settimane.

Allo stesso tempo Cgil Cisl Uil del Trentino guardano oltre e lanciano l’invito a definire un nuovo patto per l’innovazione e la coesione sociale, che veda convergere su un insieme di obiettivi di sviluppo le istituzioni locali, le organizzazioni sindacale e quelle datoriali.

“Riteniamo che siano maturi i tempi per la sottoscrizione di un accordo che può rappresentare, da una parte, la testimonianza diretta di quanto di buono ha prodotto in questi anni la condivisione delle scelte strategiche di sviluppo tra governo locale e parti sociali e, dall’altra, l’indicazione di alcune priorità sulle quali istituzioni locali, organizzazioni sindacali e associazioni datoriali dovranno convergere per garantire lo sviluppo economico e sociale del Trentino anche nel prossimo futuro” dicono i tre segretari generali Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti.

Per quanto riguarda l’assestamento le tre confederazioni chiedono di accompagnare la selettività degli interventi di agevolazione fiscale alle imprese locali con una crescente qualificazione della domanda pubblica di beni e servizi, nella consapevolezza che gli investimenti pubblici rappresentano un significativo volano per la crescita economica.

Nel merito Cgil Cisl Uil pongono particolare attenzione al tema degli appalti pubblici chiedendo che il sistema attuale venga qualificato, in particolare nei servizi, migliorando i livelli di tutela degli addetti, potenziando le clausole sociali e innovando i capitolati.

Sulle politiche del lavoro sollecitano la Provincia ad investire maggiori risorse sulla formazione continua degli occupati, per innalzare la qualità dell’occupazione e il valore aggiunto dei beni e dei servizi prodotti sul territorio. Tema importante per le tre confederazioni è anche quello dell’invecchiamento attivo sul mercato del lavoro, per cui chiedono maggiori risorse.

Vanno inoltre potenziate le politiche attive e gli strumenti per la ricollocazione delle lavoratrici e dei lavoratori espulsi dai processi produttivi, anche con interventi dedicati ai segmenti più deboli. Un segnale importante, sul fronte dei lavori socialmente utili, sarebbe lo stanziamento delle risorse per il rinnovo del contratto per gli occupati con l’intervento 19. Parallelamente è indispensabile procedere allo sblocco del turn over del personale dei centri per l’impiego. Chiedono dunque l’avvio concreto dell’organismo per l’analisi dei fabbisogni occupazionali delle imprese.

Sul piano delle politiche sociali e per le famiglie Cgil Cisl Uil del Trentino sottolineano la necessità di arrivare alla manutenzione e indicizzazione del sistema Icef, eliminando in primo luogo i possibili disincentivi al lavoro (in particolare quello femminile) ed estendendo a più ampie fasce del ceto medio i benefici per il sostegno alla natalità e alle famiglie. Sul fronte del welfare è indispensabile che la Provincia mantenga elevata l’attenzione all’inclusione sociale dei soggetti più deboli, garantendo risorse adeguate ai bisogni rilevati sul territorio.

I sindacati esprimono un giudizio sostanzialmente positivo per le risorse stanziate per il contrasto alla povertà, ma sottolineano la necessità di incentivare anche economicamente l’uscita dei nuclei con persone in età da lavoro dai meccanismi di sostegno al reddito, includendo, di contro, senza penalizzazioni i nuclei familiari composti da pensionati che percepiscono assegni sociali o pensioni integrate al minimo.

Per mantenere all’altezza dei bisogni della comunità il welfare trentino appare, inoltre, indispensabile aumentare le risorse trasferite alle comunità di valle per le politiche sociali, dopo anni di ridimensionamento. Sulle politiche abitative Cgil Cisl Uil del Trentino ritengono non si possa più attendere un nuovo piano per la casa che preveda l’ampliamento e la riqualificazione del patrimonio immobiliare di Itea spa per rispondere alla domanda di alloggi sociali e, parallelamente, rivedere le politiche tariffarie.

Resta dunque centrale il tema degli investimenti in conoscenza, essenziale per favorire la crescita della nostra comunità, ma anche per affrontare le grandi trasformazioni imposte dalla digitalizzazione dell’economia.

Infine il tema dei contratti pubblici: le tre confederazioni sollecitano la giunta provinciale a completare i rinnovi per tutti gli ambiti della pubblica amministrazione provinciale sia per la parte economica, dove ancora manca come nella santità e vigili del fuoco, sia per la parte normativa. “Se continuiamo a ritenere importante una pubblica amministrazione di qualità è allo stesso modo necessario investire sull’ampliamento delle piante organiche agendo sulla stabilizzazione dei precari e un effettivo sblocco delle assunzioni”, concludono i tre segretari provinciali.

 

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