Sull’assenza di dati fondamentali nella proposta di Partenariato Pubblico Privato per il Nuovo Ospedale a Masi di Cavalese. Nella documentazione illustrata nel corso degli incontri organizzati dalla PAT lo scorso febbraio nelle Valli dell’Avisio sulle ipotesi progettuali per il futuro dell’Ospedale di Cavalese (ricostruzione sul medesimo sedime oppure realizzazione di una nuova struttura in PPP a Masi) mancavano dati importanti quali il costo dell’indennità di esproprio dell’area a Masi (oltre 32.000 mq) e quello per la predisposizione di un servizio di trasporto pubblico da e per l’ospedale a Masi, in modo da garantire ai cittadini di raggiungere l’ospedale con i mezzi pubblici. Inoltre non erano indicati i costi energetici necessari per l’ipotetico ospedale di Masi che, vista la localizzazione infelice (fredda, umida e scarsamente soleggiata), saranno sicuramente maggiori.
Nulla si sa in merito alla destinazione del personale interno all’ospedale che oggi svolge importanti lavori di manutenzione e sicurezza. Infine, non sono state offerte rassicurazioni rispetto ai servizi non sanitari esternalizzati a maestranze locali, lasciando il dubbio che essi potrebbero perdere il proprio lavoro.
Ciò premesso, si chiede alla Giunta provinciale:
di quantificare i costi per l’indennità d’esproprio, i servizi energetici e di trasporto, di indicare quali garanzie siano state acquisite per assicurare al personale interno all’ospedale e alle maestranze ivi presenti il mantenimento del proprio lavoro in Valle se si optasse per la realizzazione di una nuova struttura a Masi.
*
Cons. Bruna Dalpalù