Un evento come quello della pandemia da Covid-19, che per definizione oltrepassa i confini nazionali, ha reso ancora più evidente l’importanza di un’armonizzazione a livello europeo della qualità dei servizi sanitari. In recenti approfondimenti abbiamo ad esempio evidenziato le disparità tra gli stati membri per quanto riguarda la disponibilità di medici e di infermieri. Un altro parametro importante per valutare la situazione sanitaria è il numero di letti a disposizione nelle strutture ospedaliere – un tema che abbiamo affrontato in precedenza e rispetto al quale Eurostat ha recentemente aggiornato i suoi dati (al 2019).
Di quanti posti letto dispongono gli ospedali europei? Tra le risorse degli ospedali, oltre al personale medico e infermieristico, un ruolo particolarmente rilevante è ricoperto anche dai posti letto, in particolare quelli per la terapia intensiva. 531,94 i posti letto in ospedale ogni 100mila abitanti in Ue (2019).
Nel 2018, questo dato era pari a 534,1. In appena un anno quindi si è registrato un calo (più di 2 posti in meno ogni 100mila abitanti). Nonostante l’Unione europea promuova l’armonizzazione su questioni importanti come la sanità, sussistono ancora differenze piuttosto notevoli tra gli stati membri. Ad avere più letti a disposizione sono soprattutto alcuni paesi dell’Europa settentrionale e centro-orientale. Tuttavia non c’è una chiara divisione tra la parte più ricca e quella più povera del continente – numeri molto elevati li registrano ad esempio la Bulgaria e la Romania, mentre i paesi scandinavi si posizionano agli ultimi posti.