Claudio Cappelletti: “La nostra categoria percorre anche 60 mila chilometri l’anno e i costi del carburante alle stelle sono insostenibili”.
Mettere mano al Fondo di Rilancio Economico e intervenire sulle accise del carburante. Questa la richiesta che i rappresentanti e gli agenti di commercio chiedono al ministro per lo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti.
A dirlo Claudio Cappelletti, presidente Fiarc del Trentino. “Siamo in forte allarme, stavamo uscendo dal tunnel della pandemia e rischiamo di finire nel tunnel dei rincari. La nostra categoria percorre anche 60 mila chilometri l’anno e i costi del carburante alle stelle sono insostenibili. A gennaio 2021 la benzina costava 1,42 euro, il gasolio 1,30; adesso superano i 2 euro. Cosi non possiamo farcela”.
Cappelletti nel rincaro delle spese richiama anche il rialzo del costo delle merci e la difficoltà di reperirle. “I ritardi nelle forniture e la mancanza delle materie prime – evidenzia il presidente di Fiarc del Trentino – stanno rimettendo in ginocchio un comparto che lavorava già in condizioni di mercato difficili dovute al post-pandemia.”
L’incremento dei costi per gli agenti è di almeno il 30%. “I nostri margini si assottigliano per la diminuzione delle vendite, per la concorrenza dell’online e per i ritardi nelle forniture – conclude Cappelletti –. Il nostro ufficio è la nostra auto e così non possiamo andare avanti. Abbiamo bisogno di interventi concreti e immediati. In tutta Italia siamo 225.000 professionisti, intermediamo oltre il 70% del Pil nazionale, siamo il motore delle Pmi, ma per continuare va ridotto il costo del carburante anche agendo sulle accise. È indispensabile calmierare i costi legati alla mobilità”.