«C’è una donna straordinaria, che ho sposato. Si chiama Daniela. Ci siamo conosciuti in Israele quando sono andato a promuovere Inglourious Basterds, e abbiamo iniziato a uscire seriamente due anni fa. Non sono mai stato sposato prima quindi non posso fare paragoni, ma penso di essere la persona più felice al mondo».
Lo dice il regista Quentin Tarantino, attualmente a Cannes per presentare il suo atteso «Once upon a time… in Hollywood» in un’intervista al settimanale OGGI, in edicola da giovedì.
«Sto vivendo una vita davvero benedetta», dice il regista. «Prima, quando giravo un film, non volevo fidanzate intorno perché avevo bisogno di totale concentrazione. Scappavo sempre da qualche parte. Ero pronto anche a scalare l’Everest, ma dovevo essere da solo. Questa volta l’ho fatto in compagnia. Ed è stato bellissimo. Lei ha creato una meraviglioso nido, una casa dove tornavo da un duro giorno di riprese e potevo ricaricarmi immediatamente. Non so cosa mi mancava in passato, ma sono felice che mi sia mancato e di aver aspettato per la donna giusta».
A OGGI confida particolari della sua infanzia: «Quando avevo tre anni mia madre mi ha portato a Los Angeles. Si è risposata qui con un brav’uomo, un musicista che era un appassionato di cinema e mi ha trasmesso subito questo amore. Con lui vedevo tanti film che non erano cartoni animati. Mi fece vedere Conoscenza carnale (ride, perché il film del 1971 con Jack Nicholson e Candice Bergen è drammatico e impegnativo, ndr). Da bambino non avevo amici della mia età: quasi tutti erano più grandi. Insomma fui presto libero di fare quello ciò che volevo. Forse per questo ancora oggi penso che dire a qualcuno: “Non puoi fare questo e quello” sia inumano, ingiusto e alquanto miope».