(Fonte: Claudio Civettini) – Nella giornata odierna vi è stata una interruzione della seduta del Consiglio provinciale per la richiesta di un incontro urgente da parte dei lavoratori Whirlpool che sono rimasti a casa, un problema che si va a sommare a molte altre situazioni – dalla Adler di Rovereto alla ex Marsilli, dalla Malgara alla Gallox, dalla Premetal, alla Marangoni fino alla Martinelli di Ala – le quali stanno creando il panico in Trentino proprio perché sono delle famiglie che non solo non riescono ad arrivare a fine mese ma, ormai, non sanno neppure più come iniziarlo.
A fronte riteniamo serio ed opportuno che venga fatta un convocazione urgente del Consiglio provinciale perché sul tema del lavoro vengano date delle risposte da parte dell’Amministrazione provinciale anche perché i consiglieri di minoranza non possono operare laddove manca informazione, e l’informazione è determinante anche per poter definire scelte ma soprattutto strategie in ordine a quelle che, appunto, sono le priorità sul versante occupazionale, che interessano ormai migliaia di lavoratori e famiglie trentine.
Scelte delle quali, in tema di occupazione giovanile, la politica di governo, dovrebbe almeno vergognarsi, non solo per certe dichiarazioni di un ottimismo esasperato, ma per i risultati che, nei fatti, vedono una fuga generalizzata di giovani verso soluzioni evanescenti e che mettono in dubbio il loro futuro e, insieme, i futuri delle economie di tante famiglie.
In allegato il comunicato stampa:
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