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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * TERZA COMMISSIONE: « TONINA HA ILLUSTRATO LE POLITICHE DELLA GIUNTA SU ENERGIA, AMBIENTE E URBANISTICA – DA ZANOTELLI IL FOCUS SU CACCIA E PESCA »

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19.26 - giovedì 14 febbraio 2019

Gli assessori Tonina e Zanotelli in Terza Commissione. Tonina sottoporrà in luglio al Consiglio una proposta di modifica della legge sull’energia. Altri obiettivi: linee guida per il rispetto della montagna, attuazione della legge del 2015 sull’urbanistica e del regolamento urbanistico-edilizio. Zanotelli annuncia semplificazioni del regime sanzionatorio e revisione del regolamento sulla caccia, un tavolo sui danni causati dai cinghiali, l’attuazione della nuova legge sulla pesca un confronto sul problema dei cormorani che stanno decimando la trota marmorata.

Gli assessori Mario Tonina e Giulia Zanotelli hanno illustrato oggi pomeriggio alla Terza Commissione presieduta da Ivano Job le politiche nei settori di competenza loro e dell’organismo consiliare. Tonina ha presentato le strategie in materia di energia, ambiente e urbanistica, mentre Zanotelli ha segnalato gli interventi per caccia e pesca, in quanto la sua competente sull’agricoltura non riguarda la Terza ma la Seconda Commissione. Tonina ha preannunciato che sottoporrà al Consiglio provinciale ai primi di luglio una proposta di modifica della legge 4 del 1998 sull’energia e Zanotelli che semplificherà i provvedimenti disciplinari sulla caccia e istituirà un tavolo anche con le organizzazioni degli agricoltori sui danni causati dai cinghiali.

 

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ENERGIA, AMBIENTE, URBANISTICA

Tonina: in luglio la modifica della legge sull’energia.
Mario Tonina, ex presidente della stessa Commissione, accompagnato da Livia Ferrario, dirigente del dipartimento, ha indicato nell’energia un settore strategico per il quale il Trentino non ha ancora raggiunto l’autosufficienza energetica: la quota dei consumi finali lordi di energia coperta da rinnovabili è pari al 43,2%. La vision consiste nella promozione dell’efficienza e del risparmio energetico, nello sfruttamento e nell’integrazione delle risorse rinnovabili e di una mobilità sostenibile. Vi sono per Tonina potenzialità di ulteriore sviluppo di forme energetiche rinnovabili e in particolare del fotovoltaico, e occorre affrontare anche il problema del prevalente utilizzo dei mezzi privati per gli spostamenti. Quanto alla partita della riassegnazione delle Grandi Derivazioni Idroelettriche (Gdi), per 17 a scadenza il 31 dicembre 2020 è prevista una proroga di due anni fino al 31 dicembre 2022 che consentirà di definire e ultimare le procedure di gara. “Occorre – ha sottolineato l’assessore – elaborare una strategia che garantisca benefici da cui la comunità trentina è stata espropriata in passato”.

L’obiettivo più prossimo è la modifica della legge provinciale in materia, la 4 del 1998 sulla disciplina dell’utilizzo dell’energia elettrica, che la Giunta chiederà al Consiglio provinciale di approvare in luglio per recepire l’articolo 13 dello Statuto di autonomia. L’articolo consente di disciplinare le procedure per l’assegnazione delle concessioni delle Gdi, i requisiti di ammissione dei partecipanti, i criteri di calcolo dei canoni, i parametri di sviluppo degli impianti, le modalità di valutazione dell’impatto ambientale. Altri obiettivi indicati dall’assessore sono l’aggiornamento del piano energetico-ambientale 2021-2030 e del piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche 2021-2036. Per la Gara Gas si punta all’approvazione del bando di gara a fine 2019 per individuare il concessionario incaricato della distribuzione del gas. Per questo, ha sottolineato Tonina, sarà importante collaborare con i Comuni. Per le fonti di energia rinnovabile e il Piano di mobilità elettrica si porterà avanti il protocollo d’intesa con il consorzio di miglioramento fondiario di secondo grado della Val di Non per rilasci del deflusso minimo vitale, con Appa e Servizio agricoltura.

 

Sull’ambiente la Giunta adotterà linee guida per il rispetto della montagna e punterà ad un turismo sostenibile.
Ambiente. Tonina si è impegnato a prestare la massima attenzione al settore per fronteggiare i problemi delle concentrazioni in atmosfera urbana (da monitorare), la crescita dei rifiuti speciali e del loro smaltimento, il perdurante gap della riduzione delle emissioni di anidride carbonica, i segnali di surriscaldamento climatico con l’aumento delle temperature, lo scioglimento dei ghiacciai e l’utilizzo dei prodotti fitosanitari ancora piuttosto elevato. La vision dell’assessorato considera l’ambiente come una risorsa di crescita, punta alla tutela e valorizzazione del territorio e specialmente delle aree protette e delle risorse idriche, garantendo l’equilibrio tra uomo e natura. Occorre poi garantire la sicurezza del territorio anche in relazione ai cambiamenti climatici.

Gli obiettivi riguardano adeguamenti normativi sulla valutazione dell’impatto con una eventuale norma di attuazione dello Statuto, la prosecuzione dell’iter di digitalizzazione della modulistica per l’autorizzazione unica territoriale, l’adeguamento alle indicazioni statali sui criteri ambientali minimi per gli appalti, il rafforzamento del monitoraggio sulla questione del rapporto tra fitofarmaci, salute e ambiente. Tonina ha annunciato di puntare entro il 2021 alla definizione del nuovo piano di tutela delle acque pubbliche, a possibili implementazioni del piano provinciale di tutela della qualità dell’aria, al piano rifiuti pericolosi e al piano delle bonifiche (in particolare di Trento Nord con il supporto tecnico del ministero per la messa in sicurezza dell’area ex Sloi). Quanto alle aree protette gli obiettivi dell’assessore sono l’adozione entro la fine di quest’anno del Piano e del regolamento del Parco dello Stelvio d’intesa con Lombardia, Alto Adige e Ministero per una gestione partecipata del territorio. Secondo: il monitoraggio sui piani di gestione e sui regolamenti delle aree protette per garantire un livello omogeneo di protezione e conservazione dell’habitat e delle specie. Terzo: consolidamento e valorizzazione della rete ecologica del Trentino (attraverso i Parchi e la costituzione di nuove Reti) con l’approvazione del nuovo Programma Azioni Prioritarie di conservazione anche in relazione al paesaggio.

Ancora: l’assessore ha annunciato l’adozione di Linee guida per il rispetto della montagna, la volontà di rafforzare la connessione tra turismo e qualità dell’offerta territoriale completando l’adesione del sistema provinciale delle aree protette alla Carta europea del turismo sostenibile. Si attuerà poi l’accordo Translagorai (“l’investimento su Malga Lagorai non è previsto quest’anno ma nel 2020 – ha precisato – perché presuppone la ricerca di un’adeguata condivisione, al Tavolo di confronto, tra tutti i soggetti coinvolti soprattutto per salvaguardare lo spirito da cui è nato il progetto”). Sono poi in fase di programmeranno specifici eventi per il il decennale delle Dolomiti Patrimonio Mondiale Unesco. L’assessore ha assicurato anche la prosecuzione dell’iter di candidatura del Monte Baldo a Patrimonio Mondiale Unesco coordinandoci con la Regione Veneto. Tonina ha concluso il capitolo ambiente assicurando il perseguimento e l’attuazione dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile previsti dalla strategia nazionale e da raggiungere entro il 2030, rafforzando il coordinamento tra la Provincia e gli altri enti competenti.

 

Urbanistica: l’assessore preannuncia l’attuazione della legge 15 del 2015 e il regolamento urbanistico-edilizio provinciale.
In questo campo per Tonina vi è l’esigenza di rafforzare l’immagine del paesaggio montano tradizionale, di combattere lo spopolamento dei centri storici, di riqualificare le aree urbane, di valorizzare il patrimonio immobiliare sottoutilizzato o dismesso, di combattere la perdita del senso di comunità e il rischio dell’isolamento sociale. Come? La risposta sta in una vision che punta a rafforzare l’identità del Trentino e a migliorare la qualità della vita integrando pianificazione del territorio, tutela del paesaggio e programmazione dei servizi. Per la pianificazione urbanistica l’assessore ha preannunciato l’attuazione della legge 15 del 2015 e del regolamento urbanistico-edilizio provinciale, l’adeguamento dei Prg alle previsioni di questo regolamento, l’approvazione della Carta di sintesi della pericolosità entro fine 2019, la definizione di nuovi criteri per la pianificazione degli insediamenti storici, l’adeguamento dei bonus dell’edilizia sostenibile e la pianificazione e il controllo degli interventi di trasformazione del territorio. Proseguirà poi la gestione del fondo del paesaggio con i ripristini prativi e i possibili interventi di riqualificazione degli assi viari urbani di accesso ai principali centri quali l’area ex Sav a Rovereto, l’accesso a Trento da via Brennero e l’accesso a Imer nel Primiero. Per quanto riguarda la disciplina edilizia Tonina ha assicurato la volontà di procedere spediti vero l’informatizzazione delle procedure urbanistiche ed edilizie con il completamento e l’attivazione, in raccordo con il Consorzio dei Comuni, della soluzione applicativa per la gestione online delle pratiche (atti autorizzatici Scia).

 

I consiglieri apprezzano e chiedono maggiori dettagli.
Lucia Coppola (Futura 2018) ha ringraziato l’assessore Tonina per l’illustrazione e richiamato l’attenzione su alcuni temi: le energie rinnovabili che a suo avviso dovranno essere ulteriormente implementate per ridurre la carbonizzazione e l’immissione in atmosfera di tanti veleni; l’esigenza di un piano di smaltimento complessivo dei rifiuti e non solo di quelli speciali pericolosi, individuando le situazioni critiche e rendendo omogenea la raccolta differenziata su tutto il territorio provinciale; l’edilizia sostenibile e i suoi regolamenti per affrontare il problema del riscaldamento degli edifici da cui dipende la qualità dell’aria, per cui bisognerà verificare quanto gli impianti esistenti nelle case sono ancora sostenibili. Infine il tema del paesaggio: va riaffermato il no al consumo ulteriore di territorio, che è una risorsa limitata come l’acqua e come l’aria.
Lorenzo Ossanna (Patt) ha condiviso l’approccio e la vision dell’assessore Tonina e chiesto maggiori dettagli per capire quale sia l’orientamento della Giunta rispetto alla passata legislatura in materia di rilasci idrici, aree protette e aggiornamento del piano generale delle acque pubbliche. Il consigliere ha insistito sulla necessità di semplificare le procedure urbanistiche, che causano notevoli lentezze nelle autorizzazioni. “Si potrebbe – ha proposto – implementare la conferenza dei servizi per ragionare meglio sulla disciplina edilizia”. Ossanna ha chiesto anche chiarimenti sui nuovi criteri per la pianificazione degli insediamenti storici e l’adeguamento dei bonus dell’energia sostenibile, da cui dipende anche la possibilità di aumentare i volumi.

 

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Alessio Manica (Pd) ha apprezzato la relazione “per titoli” dell’assessore e che Tonina abbia riconosciuto il buon lavoro sviluppato su tutti questi fronti nelle precedenti legislature. lavoro grazie al quale la Provincia si è dotata di strumenti determinanti per la sostenibilità degli interventi sul territorio. D’altra parte – ha osservato Manica – se nella vision dell’assessore la sostenibilità è centrale, questo non si concilia con la prospettata e massiccia realizzazione di nuove strade delineata dal presidente Fugatti nella presentazione del programma di governo. Manica ha chiesto lumi sul protocollo sottoscritto per la Val di Non sull’uso delle acque e per sapere se la Giunta prevede investimenti sui bacini montani che sono stati conservati negli anni. Importante sarà a suo avviso anche il recupero dei centri storici per mettere fine all’espansione edilizia. Pianificazione urbanistica: qui Manica ha messo un warning “perché non si può disconoscere che il frazionamento della pianificazione tra le Comunità di valle e i Comuni sollevi dubbi e preoccupazioni”. Idroelettrico: giusto per Manica che l’assessore voglia riportare sotto il controllo pubblico la gestione dell’acqua come l’assessore ha preanunciato, ma bisognerebbe anche ragionare sul tema dell’azionariato diffuso, “perché i cittadini si riapproprino di questo bene fondamentale”.
Alex Marini (5 stelle) ha sollevato due questioni, la prima riguardante la concessione per il lago d’Idro e il fiume Chiese dopo la petizione che ha chiesto di garantire la tutela delle acque. In secondo luogo ha chiesto notizie sulla rete del gas metano perché non in tutte le valli esiste e la penuria di distributori impedisce alternative alla benzina.

Le risposte dell’assessore. Per le energie rinnovabile si punterà sul fotovoltaico. Sì agli investimenti per i bacini montani. Prevista l’estensione della rete di distribuzione del gas metano.
L’assessore Tonina ha ringraziato dei contributi e si è reso disponibile a tornare in Commissione per approfondire le questioni sollevate. Sui temi dell’urbanistica ha segnalato di aver convocato il tavolo di settore per fare il punto sulle problematiche accennate e si è reso disponibile a riferirne poi all’organo consiliare. Sulle energie rinnovabili Tonina ha preannunciato di voler puntare sul fotovoltaico che ha un valore – ha osservato – anche culturale e consente un vero risparmio energetico. Quanto ai parchi, l’assessore ha ricordato che per lo Stelvio si sta elaborando ora un regolamento e si sta lavorando per garantire il rispetto anche degli altri. Per la Val di Non Tonina ha detto di aver ereditato il lavoro svolto nella passata legislatura. Quanto ai bacini montani la Giunta intende investire risorse anche per il personale ritenendo strategiche queste realtà per la salvaguardia del territorio. Centri storici: ve ne sono molti – ha ricordato – con case non più abitate, per cui si tratta di capire con quali azioni si potrà incidere di più. Idroelettrico: Tonina si è impegnato a tornare a riferire su questo tema e sulla questione del lago d’Idro. Metanizzazione: c’è già un impegno importante – ha avvisato – per i territori che si sono già detti interessati come Giudicarie e Rendena.

 

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CACCIA E PESCA

L’assessora Zanotelli: semplificazione del quadro normativo che disciplina la caccia e revisione della legge che ha ormai 30 anni. Tavolo della Pat con cacciatori e agricoltore per affrontare il problema dei cinghiali. Per la pesca occorre tutelare la trota marmorata. L’assessora Zanotelli ha limitato il suo intervento ai temi di caccia e pesca, in quanto il settore dell’agricoltura a lei affidato nella Giunta è di competenza della Seconda Commissione.
Quanto all’attività venatoria, ha spiegato, è in atto un processo di semplificazione del quadro normativo della caccia a partire dal sistema sanzionatorio e dalla revisione della legge che risale a 30 anni fa. Per questo è in atto un confronto con le associazioni cacciatori.
Per il piano faunistico si conferma la validità dello strumento e non sono in programma revisioni. Si sta costituendo un tavolo tra Provincia, cacciatori e sindacati degli agricoltori per affronare la problematica della presenza eccessiva dei cinghiali sul nostro territorio. Il problema infatti non colpisce solo il mondo agricolo ma anche quello dei territori dei Comuni.
Quanto alla pesca, Zanotelli ha riferito che le previsioni riguardano l’attuazione della legge provinciale del settore introdotta nella passata legislatura, per dar corso al regolamento. C’è la conferma della validità della carta ittica provinciale, anche se – ha preannunciato – occorrerà rivedere i piani di gestione. Necessario sarà poi intensificare il controllo dei cormorani, che colpiscono la trota marmorata. Zanotelli ha concluso dichiarando di voler dar vita ad un tavolo di confronto con i territori e le associazioni dei cacciatori e del mondo della pesca dopo la tempesta Vaia che ha causato problemi anche in questi settori. L’obiettivo del tavolo sarà la tutela del paesaggio e la valorizzazione ambientale.

 

 

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Ossanna chiede semplificazioni per l’attività venatoria.
Lorenzo Ossanna ha ricordato che rispetto alla passata legislatura i consiglieri cacciatori sono aumentati da due a cinque. Per la caccia ha chiesto che il tavolo di confronto lavori anche ad una semplificazione degli esami per il rilascio della licenza, adottando ad esempio una formula a test simile a quella per ottenere la patente. Nell’attuazione del regolamento sulla pesca si dovrebbe a suo avviso facilitare la pesca-turismo.
Gianluca Cavada (Lega) ha segnalato che oggi sull’Avisio vi è stato un campionamento per capire quali danni ha causato la tempesta alla trota marmorata. Ne sono trovati morti 22 esemplari ma queste trote sono soprattutto decimate i cormorani e gli aironi.
Anche Roberto Paccher (Lega) ha evidenziato il problema dei cormorani, arrivati in Trentino negli ultimi 10-15 anni e che stanno causando l’estinzione di alcune specie ittiche autoctone.

 

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Manica ha chiesto quale sia lo stato del protocollo in tema di irrigazione in val di Non per capire a quali usi si pensi di destinare l’acqua del Noce. Ha poi chiesto sui bacini montani se vi sono delle idee per il ripristino dei danni causati dalla tempesta.
Zanotelli ha risposto ad Ossanna segnalando il confronto già avviato con le associazioni del mondo venatorio e della pesca per arrivare a semplificazioni condivise. A Cavada ha risposto che sta dedicando grande attenzione alla presenza degli aironi-cormorani che stanno causando grosse difficoltà per arrivare ad attivare soluzioni adeguate nei prossimi mesi.

A Manica per l’acqua ha risposto che l’unico progetto esistente riguarda la val di Pejo ed è in corso una valutazione con tutti i soggetti che formano il Tavolo di lavoro. L’intenzione della Giunta è verificare l’esistenza di eventuali altri progetti ma anche di non attendere troppo, in modo da arrivare ad una soluzione definitiva entro la fine dell’anno. Il problema c’è ed è rilevante per Melinda e altri soggetti del mondo agricolo. La scelta – ha rassicurato – sarà comunque ponderata anche con le amministrazioni comunali. Bacini montani: vi è stata una riunione nei giorni scorsi con l’assessore Tonina e i dirigenti del settore ed è emersa l’intenzione di portare avanti la ricerca di risorse per fronteggiare le problematiche emerse in seguito all’emergenza causata dalla tempesta Vaia. Rispondendo a Coppola ha assicurato che il Servizio bacini montani è considerato fondamentale dalla Giunta che intende sostenerne l’attività anche dal punto di vista della dotazione del personale pur valutando anche le esigenze degli altri settori.

 

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Zanotelli: non ho partecipato alla “Commissione maltempo” perché le sedute coincidevano con impegni istituzionali. Ma l’interesse c’è e cercherò di non mancare alle prossime riunioni.
Infine alla domanda di Alex Marini (5 stelle) che ha chiesto all’assessora come mai non abbia partecipato ai lavori della “Commissione maltempo”, considerato la sua presenza questa loro partecipazione sarebbe stata molto utile. Zanotelli ha risposto che vi è stato un problema di incastro e tempistica in quanto le sedute della Commissione coincidevano con importanti incontri già programmati. Inoltre ha ricordato di esserzi già confrontata sul territorio con i soggetti sentiti dalla Commissione nelle audizioni. L’assessora si è comunque resa disponibile a partecipare ai prossimi lavori dell’organismo perché il suo interesse c’è, sempre che la sua presenza non siano impedita da altri impegni istituzionali concomitanti.

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