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CIVETTINI – INTERROGAZIONE: NUOVE IMPRESE: ” MIGRANTI E DISCRIMINAZIONI, LA PAT PREMIA LE IMPRESE STRANIERE? RAZZISMO NEI CONFRONTI DEI TRENTINI? DECISIONE DA 4 MILIONI A FAVORE DEI RICHIEDENTI ASILO? PROVVEDIMENTO DA RIVEDERE “

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11.00 - mercoledì 23 maggio 2018

Interrogazione. Nuove imprese, migranti e discriminazioni inaccettabili. La Giunta provinciale premia le imprese degli stranieri? Palese razzismo nei confronti dei trentini? Decisione da 4.000.000 euro a favore dei richiedenti asilo? Provvedimento discriminatorio, da rivedere subito!

 

Verrebbe da non credere ai propri occhi, se non fosse tutto vero. Basta infatti leggersi il testo della Deliberazione giuntale n° 820 del 18/5/2018 – sul Programma Operativo 2014-2020 Fesr – Obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” – Asse 2 «Accrescere la competitività delle Pmi. Azione 2.1.1 Interventi di supporto alla nascita di nuove imprese sia attraverso incentivi diretti, sia attraverso l’offerta di servizi, sia attraverso interventi di micro- finanza» – Avviso n. 1/2018 “Progetti di avvio e consolidamento di nuove imprese – per vedere come, per questo progetto di finanziamento di progetti alle imprese, risultano avvantaggiate quelle composte da migranti.

Per la precisione, lo si può leggere a pagina 9 dove – a proposito dei punteggi legati alla percentuale di finanziamenti che le imprese possono ottenere – viene precisato: «Qualora l’impresa richiedente sia costituita esclusivamente da migranti o richiedenti asilo le predette percentuali sono aumentate di 10 punti percentuali».

Ora, considerando che i punteggi assegnabili alle aziende richiedenti finanziamenti oscilla, a livello di griglia, da quelle che hanno meno di 15 punti a quelle che superano i 25, è chiaro come un’impresa «costituita esclusivamente da migranti o richiedenti asilo» sarebbe, per il solo fatto di essere tale, enormemente premiata rispetto alle altre. Una discriminazione a danno dei trentini bella e buona, insomma.

Il che è problematico per tutta una serie di ragioni. Anzitutto per il non piccolo finanziamento previsto per quanto stabilito dalla Deliberazione giuntale n° 820 del 18/5/2018, pari a ben 4.000.000 di euro.

In secondo luogo per la natura, che pare molto arbitraria di una simile decisione: basti dire che nelle 236 pagine dell’Approvazione della modifica del Programma Operativo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) per il periodo 2014 -2020 approvata con Deliberazione Giuntale n° 513 del 29/3/2018 – provvedimento su cui la Deliberazione n° 820 si appoggia – non c’è alcun riferimento all’imprese «costituita esclusivamente da migranti o richiedenti asilo».

Lo stesso Fesr, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, uno dei cinque Fondi strutturali e di investimento europei (Sie) che, dal 2014, operano all’interno di un quadro comune e perseguono obiettivi politici complementari, non pare di per sé finalizzato a sostenere imprese costituite «esclusivamente da migranti o richiedenti asilo», essendo invece volto – come peraltro si legge nella stessa Deliberazione n° 820 – a ripristinare e incrementare la crescita e assicurare una ripresa per l’occupazione, garantendo al contempo lo sviluppo sostenibile, in linea con gli obiettivi di Europa 2020.

Il favoritismo verso le imprese costituite «esclusivamente da migranti o richiedenti asilo» sembra dunque essere, anzitutto, farina del sacco della Giunta provinciale. Giunta provinciale che, a questo punto, pare doveroso interrogare.

 

*

Tutto ciò premesso,

Il sottoscritto Consigliere interroga il Presidente della Giunta provinciale e l’Assessore provinciale competente per sapere:

Quale sia la platea di potenziali beneficiari inclusi e richiamati con il termine “migranti”, richiamato a pagina 9 dove, a proposito dei punteggi legati alla percentuale di finanziamenti che le imprese possono ottenere, viene precisato: «Qualora l’impresa richiedente sia costituita esclusivamente da migranti o richiedenti asilo le predette percentuali sono aumentate di 10 punti percentuali»

Se corrisponda al vero quanto riferito in premessa circa il fatto che, secondo quanto esplicitamente previsto dalla Deliberazione giuntale n° 820 del 18/5/2018, per gli aiuti alle nuove imprese nelle graduatorie relative alla griglia delle percentuali di finanziamento che è possibile ottenere, risultano esplicitamente premiate le imprese «esclusivamente da migranti o richiedenti asilo»;
Su che base, in caso affermativo rispetto al quesito precedente, si è presa una simile decisione, dal momento che i favoritismi alle imprese costituite «esclusivamente da migranti o richiedenti asilo» non sembrano essere né l’obbiettivo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale né risultano richiamati nelle 236 pagine dell’Approvazione della modifica del Programma Operativo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) per il periodo 2014 -2020 approvata con Deliberazione Giuntale n° 513 del 29/3/2018, provvedimento su cui la citata Deliberazione n° 820 si appoggia;
Se non ritiene che, comunque, una simile decisione com’è quella di assegnare a priori dei vantaggi – nelle graduatorie per gli aiuti previsti con Deliberazione giuntale n° 820 del 18/5/2018 – alle imprese «esclusivamente da migranti o richiedenti asilo», sia di fatto discriminatoria e penalizzante gli imprenditori e i lavoratori trentini;
Entro quali termini e secondo quali modalità, in caso affermativo rispetto al quesito precedente, intenda attivarsi tempestivamente per rivedere siffatto iniquo provvedimento.

A norma di Regolamento, si chiede risposta scritta.

Cons. Claudio Civettini

Lista civica trentina

 

 

 

 

 

 

 

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